1 ottobre 2007 - www.granma.cu

 

Correa qualifica “trionfo indiscusso” le

elezioni per la Costituente ecuadoriana

 

Il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, ha ottenuto un “trionfo indiscusso” nelle elezioni dei 130 membri che fanno parte dell’Assemblea Costituente che redigerà laCorrea saluta il popolo a Quito dopo aver votato. nuova Costituzione della Nazione.

 

“Queste sono state elezioni pulite, democratiche, efficienti, trasparenti (...) le proiezioni sono chiare: la vittoria dei cittadini è indiscussa”, ha segnalato Correa in una conferenza stampa nel Palacio de Carondelet, segnala AFP.

 

Il Presidente ecuadoriano ha fatto gli auguri al Partito Alleanza Paese – nel Governo- per la vittoria raggiunta e ha assicurato che accettano “il trionfo con totale umiltà e responsabilità”. Ha anche sottolineato che sono consapevoli del fatto che non possono fallire nel cambiamento che avviene a partire dell’Assemblea, segnala EFE.

 

“Il popolo ecuadoriano ha vinto nella più importante battaglia”, ha precisato.

 

21 settembre 2007 - www.granma.cu (PL)

 

 

Rafael Correa ha sottolineato

l’importanza della costituente

 


Il presidente dell'Ecuador, Rafael Correa, ha affermato che le elezioni del 30 settembre prossimo per la formazione dell'Assemblea Costituente saranno il processo più democratico della storia nel suo paese.

 

In un incontro nella sede dell'Associazione delle Madri di Plaza de Mayo, con membri della comunità ecuadoriana che vivono in Argentina, Correa ha detto che sarà una giornata in cui si deciderà - con tutto o niente - il futuro della nazione sud-americana.

 

"Se perdiamo, sarà la fine di una possibilità, ma se vinciamo avremo l'opportunità storica di costruire un Ecuador per il nuovo millennio, una Patria degna, per tutti e di tutti", ha esclamato tra forti applausi.

 

Il presidente ha ricordato la sua condizione di professore universitario ed ha impartito una classe magistrale della storia del paese, dalla fine del secolo scorso fino ad oggi, con enfasi sulla situazione d’emergenza a cui lo hanno portato l'oligarchia, la partitocrazia ed i governi corrotti.

 

Correa ha sottolineato il risveglio delle masse popolari che hanno eliminato la gestione di Lucio Gutierrez – che ha definito un traditore della Patria – ed ha esortato al cambiamento.

 

"Le elezioni ogni quattro anni non garantiscono la democrazia", ha detto ancora Correa aggiungendo che il suo trionfo alle urne, che ha avuto l’approvazione più alta registrata nella storia degli ultimi 30 anni, non significa aver conquistato il potere.

 

"Democrazia, è il mandato del popolo e per il popolo, e questo significa che chi non lo compie deve andare a casa, il resto è solo illusione di potere", ha dichiarato il giovane presidente di 44 anni.

 

"Per questo sottolineo l'importanza dell'atto del 30 settembre, la creazione di un’Assemblea Costituente, con parità di genere e con la presenza, per la prima volta nel Congresso, di rappresentanti di cittadini emigrati". Questa dichiarazione ha provocato una vera ovazione nell'auditorium.

 

In un altro momento del suo discorso Correa ha segnalato che il Socialismo del XXI Secolo è una rotta cominciata in America Latina e nei Caraibi con movimenti popolari in Venezuela e in Bolivia, guidati da Hugo Chavez e da Evo Morales, e che l'Ecuador si dispone a percorrerla a sua volta.