Il presidente boliviano, Evo Morales, ha elogiato i cambi sociali resi vigenti da una fiammante Costituzione Politica dello Stato, approvata nei dettagli dai membri dell’Assemblea Costituente, riuniti nella città di Oruro.

 

Morales ha segnalato la rapprensentatività ottenuta dall’Assemblea ed ha celebrato la conclusione della nuova "Carta Magna", nonostante le azioni dei conservatori che hanno tentato d’impedire la trasformazione democratica e pacifica reclamata dal popolo.

 

Il riconoscimento costituzionale di Sucre come capitale della Bolivia ha risolto la polemica che aveva minacciato una positiva redazione di una nuova Costituzione.

 

L’ancestrale domanda regionale affrontata dai Dipartimenti di Chuquisaca e La Paz per la sede dei poteri statali è stata selezionata con la modifica dell’Articolo Sei del testo, che riconosce Sucre come capitale della Repubblica.

 

Il ministro boliviano di governo, Alfredo Rada, ha considerato un trionfo delle forze democratiche l’approvazione della nuova Costituzione Politica dello Stato, che consolida l’unità nazionale ed ha dichiarato che la conclusione di questo documento ha rafforzato l’unità del popolo boliviano, che si è imposto a quei settori che istigano il caos e lo scontro.

 

La Centrale Operaia Boliviana - COB - ha valutato l’essenza anti-neoliberista della recentemente approvata Costituzione, che rafforza il carattere sociale dell’attuale processo in Bolivia.