30 marzo 2007 - www.granma.cu

 

31 marzo: il giorno

del libro cubano

 

 

Il 31 marzo del 1959, pochi mesi dopo la vittoria popolare contro la tirannia di Fulgencio Batista, il Governo Rivoluzionario, mediante la Legge 187, creò la "Imprenta Nacional de Cuba" (tipografia nazionale), stabilendo in questa forma le basi per la pubblicazione di massa e sistematica di libri, opuscoli e riviste, in un paese il cui consumo pro capita di libri era di solo lo 0,2 %.

 

Nacque cosi per la prima volta nella storia di Cuba, il progetto di un sistema editoriale conseguente con una visione culturale nazionale, anche se allora non c’erano personale qualificato, risorse materiali e officine per la stampa necessarie per la realizzazione dell’obiettivo.

 

Nel marzo del 1960, un conflitto di lavoro e politico tra i lavoratori e i padroni di due noti e influenti quotidiani della capitale che appartenevano alla stessa impresa (il Excelsior e il El País), fece sì che le officine dei due giornali divenissero la prima unità grafica di produzione di libri, per rispondere alle necessità culturali e educativi più urgenti e immediate della popolazione cubana.

 

In un’assemblea dei lavoratori della nascente Imprenta Nacional, il 15 marzo del 1960 il Comandante in Capo, Fidel Castro, in un intervento offerse i dettagli sul progetto culturale e rivoluzionario e inoltre s’impegnò a garantire la permanenza di questo centro di lavoro senza licenziamenti.

 

Anticipando i compiti futuri della tipografia, Fidel disse: "Adesso i bambini e i loro genitori leggeranno centinaia di libri e migliaia di case avranno una biblioteca, mentre prima questo era un privilegio dei più ricchi".

 

Da quel progetto sorse la felice iniziativa che il primo titolo da pubblicare doveva essere "El ingenioso hidalgo Don Quijote de la Mancha", di Miguel de Cervantes Saavedra, con il quale si inaugurò la Collezione Biblioteca del Popolo, destinata ai classici della letteratura universale.

 

Come segnalò nel 1979 il Dottor Armando Hart Dávalos, no fu casuale la selezione dell’opera: il simbolo del personaggio immortale che incarna i più puri ideali umani, si univa ala volontà di riconoscere come proprio il patrimonio culturale dell’umanità, in un omaggio a tutto quello che, come un tesoro comune, è compreso nella nostra langua e nelle figure più esemplari dei suoi scrittori.

 

Oggi quella edizione in quattro volumi di El Quijote rappresenta un gioiello bibliografico per coloro che lo conservano, non solo per le circostanze nelle quali avvenne la stampa - i primi anni del processo rivoluzionario - ma per il suo significato culturale e storico.

 

Nel 40 Anniversario di quella memorabile edizione, l’Istituto Cubano del Libro pose in circolazione nelle biblioteche pubbliche dell’Isola un edizione facsimile, per rendere un giusto omaggio a tutti coloro che in qualche forma avevano contribuito alla realizzazione dell’opera.

 

La Imprenta Nacional de Cuba costituì un’importante via di diffusione culturale, educativa e politica durante la sua breve esistenza (agosto del 1960-aprile del 1962).

 

Quando fu chiusa nel maggio del ‘62 disponeva di 75 unità di produzione in tutta Cuba e di catalogo editoriale che non si può certo ignorare nella storia del libro cubano nella Rivoluzione.

 

Era già stata creata la base materiale poligrafica che avrebbe differenziato la politica editoriale dei libri e altre pubblicazioni affini e nacque così la Editorial Nacional de Cuba (diretta dall’inizio e sino al 1966 da Alejo Carpentier), che seguì e amplio le funzioni della Imprenta Nacional sino alla creazione, il 27 aprile del 1967, con la Legge 1203, dell’Istituto del Libro, oggi Istituto Cubano del Libro e del suo sistema editoriale.

 

Stabilito per ricordare la creazione della Imprenta Nacional de Cuba, il Giorno del Libro Cubano ricorda le prime Fiere del libro, organizzate dal 1937 da Emilio Roig de Leuchsenring e da José Luciano Franco.

 

Inoltre ricorda i Festivals del Libro Cubano che, su iniziativa di Alejo Carpentier e di altri intellettuali locali ebbero uno spazio come estensioni dei Festivals del Libro Latino Americano.