21 Dicembre 2007 - www.granma.cu (PL)

 

Cuba e la lotta all’AIDS

 

 

Da quando si è scoperto il primo caso di AIDS a Cuba nel 1985, l'Isola ha messo in moto un programma di prevenzione dell’HIV con una forte componente di attenzione materno-infantile per diminuire la trasmissione verticale (l’infezione al bambino durante la gravidanza).

 

Trattamenti antiretrovirali alla madre ed ai bambini che lo richiedano ed analisi come la tecnica a reazione a catena della polimerasi a 15 giorni dalla nascita, sono presenti nella strategia di Cuba per limitare al massimo questa via di trasmissione.

 

Per l'investigatrice dell'Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kourí, Ida Gutiérrez, “la strategia cubana ha permesso di diminuire l'incidenza di questa via di trasmissione dal 1997”.

 

D'accordo con le fonti ufficiali, un totale di 9.039 persone, l’81% di loro uomini, si sono infettate con l’HIV a Cuba e 3.427 di questi si sono ammalati di AIDS.

 

A Cuba attualmente convivono col virus dell’AIDS 7.379 persone e fino ad ora ne sono decedute 1.550 per causa dell’AIDS e 110 per altri motivi, conferma il Centro Nazionale di Prevenzione delle Infezioni di Trasmissione Sessuale ed HIV.

 

6 Dicembre 2007 - di Felix Cossolo dalla redazione di Clubbing http://www.gay.it/channel/attualita/23783/Cuba--Junto-a-ti--contro-l-Aids.html

 
 
 
Cuba, 'Junto a ti' contro l'Aids
 
 
 
A Cuba manifestazioni per la prevenzione della diffusione dell'AIDS (SIDA), distribuzione di profilattici e lubrificanti.
E sulla tv di stato, i giornalisti con il 'red ribbon'.
 

 

 

Io ero a l'Havana proprio il primo dicembre 2007, giornata di lotta e di prevenzione dell'Aids. Dal mattino i conduttori della tv di Stato avevano appuntato sul vestito il fiocco rosso simbolo della sensibilizzazione e della solidarietà. Sono stato invitato a partecipare alla presentazione di un video musicale che ha come scopo quello di parlare di 'diversidad sexual', finanziato e sostenuto dal Ministero della Salute cubana, curato da uno staff gay e gay friendly e da un cantante cubano dichiaratamente gay, Joel.

Alla manifestazione, tenutasi al teatro Karl Marx, erano presenti personalità del mondo istituzionale, dei mass media internazionali (compresa la Cnn) e artisti del calibro del gruppo musicale Buena Vista Social Club. 

Dopo un cocktail offerto dall'organizzazione è stato presentato il video 'Junto a ti', è seguito un dibattito e la distribuzione di depliant, profilattici e lubrificanti (il programma prevede la diffusione gratuita di ben un milione di confezioni). Lo slogan dell'iniziativa: 'Siempre conmigo', rispettare, intendere e accettare la diversità sessuale aiuta a prevenire l'Aids. Nella sala  moltissimi i gay presenti, i volontari, i militanti delle associazioni anti Aids e gli attori del video che in serata si sono dati un nuovo appuntamento alla discoteca Macumba dove tra condom gonfiati e svolazzanti hanno ripresentato il video con grande successo di pubblico e partecipazione emotiva. L'appello che è stato  più volte sollecitato è quello di utilizzare il "condon en cada practica sexual - evita la eyaculacion en la boca..." pubblicizzando la "help line aids-sida", Tel. Avana: 830 3156.

Sono stati snocciolati un po' di dati pubblicati, per l'occasione, dal quotidiano Granma. "A Cuba le cifre dei diagnosticati dal 1986 superano i 9000 casi e le persone che attualmente convivono con il virus sono 7300, numero che aumenta annualmente".  Dai dati si rileva che le persone più mature sono meno attente alla protezione rispetto ai giovani che probabilmente sono più sensibili agli appelli del Ministero della Salute. L'81% per cento sono di sesso maschile, con un lieve incremento delle donne infettate probabilmente a causa di bisessuali che trasmettono il virus alla propria sposa o partner. Il trattamento medico è gratuito e sono stati istituiti ben 13 centri specializzati. Nella capitale l'Avana si registrano il 53% dei casi di tutto il Paese e i quartieri più a rischio sono quelli di Avana Vieja e Centro Avana...Comuque Cuba (sempre secondo il Granma) presenta uno degli indici minori di infezione dall'Aids del continente Latinoamericano. Necessario il lavoro dei volontari per diffondere la migliore medicina: prevenire è meglio che curare".

 

3 dicembre 2007 - www.granma.cu

 

A Cuba  288 bambini figli

di madri sieropositive

 

Nell’Isola tutti i contagiati, piccoli e adulti, vengono

curati gratis con i medicinali più moderni ed efficaci

 

 

A Cuba 288 bambini sono figli di madri sieropositive 30 hanno sviluppato il virus, hanno riportato i mezzi di stampa, in occasione del Giorno della lotta contro il VIH/SIDA.

 

Fino al 25 settembre scorso hanno partorito 268 donne sieropositive e sono nati 288 bambini, ha segnalato il quotidiano Juventud Rebelde, in un articolo nel quale sono sottolineati gli sforzi del paese per evitare le infezioni durante la gravidanza, il parto e l'allattamento.

 

Su 30 bambini con il VIH/SIDA contratto per questa via, due sono nati senza sintomi e 10 sono morti per questa causa, mentre gli altri 18 sono assistiti con trattamenti antiretrovirali di grande efficacia.

 

Inoltre 197 bambini sono diagnosticati come non infetti o sani e 59 sono ancora sotto controllo, perché non hanno ancora compiuto i due anni.

 

Da quando è stato scoperto il primo caso di VIH/SIDA nel 1985, l'Isola ha attivato un programma di prevenzione con una precisa componente nell’attenzione materno-infantile per diminuire la trasmissione verticale, cioè l’infezione al bambino durante la gravidanza, ha ricordato il giornale.

 

Trattamenti antiretrovirali alla madre ed ai bambini che lo richiedano ed esami prove come la tecnica a reazione a catena della polimerasi a 15 giorni dalla nascita, sono sempre presenti nella strategia applicata a Cuba per limitare questa via di trasmissione.

 

L'investigatrice dell'Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kourí, Ida Gutierrez, ha detto che “la strategia cubana ha permesso di diminuire l'incidenza di questa via di trasmissione dal 1997” e in accordo con le fonti ufficiali, un totale di 9.039 persone, l’81% sono uomini, si sono infettati con l’HIV/SIDA a Cuba e 3.427 sono ammalati.

 

Attualmente convivono col virus  7.379 persone e fino ad ora sono morte 1.550 cubani di VIH/SIDA e 110 per altri motivi, dice il Centro Nazionale di Prevenzione delle Infezioni di Trasmissione Sessuale e  HIV.

 

Gli specialisti di vari paesi analizzeranno a Cuba alcune strategie di prevenzione del HIV/SIDA, come la relazione arte-sessualità durante un incontro internazionale sul tema, ha informato a L’Avana il promotore culturale Rudy Fernandez, annunciando che a “Cuidarte de arte, salud y sexualidad” parteciperanno vari artisti cubani, molto noti, che parleranno dell’erotismo nell'arte, da una prospettiva avviata alla promozione di una vita sana.

 

Tra i partecipanti all'appuntamento che si realizzerà sino al 8 dicembre Prossimo ci sono i pittori Adigio Benitez, Nelson Dominguez, Eduardo Roca (Chocolate)  con vari musicisti dell'Isola vincolati a programmi di prevenzione dell’HIV. La sessione inaugurale sarà a carico di Aitana Alberti, che presenterà un recital di poesia erotica con opere di suo padre, il poeta spagnolo Rafael Alberti, ha anticipato Fernandez.

 

 

19 gennaio 2007 - www.prensa-latina.it

 

 

IL VIH/SIDA (AIDS)

 

La notevole efficacia degli antiretrovirali cubani per il SIDA (Sindrome da Immuno Deficienza Acquisita), ha fatto diminuire quei 623 casi del 2001 ai 152 del 2005...

L’utilizzo degli antiretrovirali cubani da parte dei pazienti infettati con il VIH-SIDA negli ultimi cinque anni, ha permesso di ridurre del 70% e oltre le malattie opportuniste che sono più di 600.

 

Il dottor Jorge Pérez Ávila, vice direttore dell’Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kourí (IPK) ha segnalato alla AIN che questi prodotti di provata efficacia e molto effettivi, la cui produzione è iniziata a Cuba nel 2001, hanno dato risultati simili ai medicinali prodotti da compagnie leader nel mondo.

 

Il dottor Ávila ha detto i sei antiretrovirali di produzione nazionale soddisfano la domanda del paese e garantiscono in forma gratuita la triple terapia a tutti pazienti che la necessitano, che sono circa duemila.

 

L’esperto ha precisato che negli ultimi cinque anni il tasso di morte per ogni 1000 casi di SIDA è diminuito al 6% e che si è ridotta la mortalità in valori assoluti, mentre le malattie opportuniste che attaccano questi malati e possono provocare la morte, sono diminuite da 623 casi del 2001 a 152 del 2005.

 

 

17 gennaio 2007 - www.prensa-latina.it

 

 

Cuba mantiene bassi i tassi

di infezione di AIDS



Il Ministero della Sanità (MINSAP) ha comunicato ch attualmente il paese ha uno dei tassi più bassi al mondo di infezione da HIV-AIDS  e la malattia é concentrata in gruppi di popolazione specifici.

Da quando si registrò il primo caso nel 1986, 7963 persone hanno contratto il virus dell'AIDS, dei quali l’81% sono uomini, e di questa cifra, un 86% sono omosessuali e bisessuali.

Il paese dispone di un Programma Nazionale di Lotta contro l'AIDS in vigore da quella data, che stabilisce l'attenzione gratuita dei malati con una terapia antiretrovirale e vengono applicati sei farmaci generici di fabbricazione nazionale.

Secondo il Centro Nazionale di Prevenzione delle Infezioni a Trasmissione Sessuale, ciò dimostra la necessità di potenziare in forma ancora più effettiva le strategie di prevenzione con la popolazione a rischio.

“Uno degli obiettivi principali del gruppo è educare ed orientare queste persone per diminuire la loro vulnerabilità biologica, sociale, psicologica ed epidemiologica”, dichiarò alla stampa il coordinatore dell'entità, Raul Regueiro Segura.

La popolazione cubana attuale è di 11,2 milioni di abitanti, di loro due mila 700 svilupparono l'AIDS e mille 300 sono deceduti, secondo le notizie del Centro diffuse in aprile dell'anno scorso.

Tra i lavori che realizza il Centro di Prevenzione, per evitare la propagazione dell'AIDS, c’è la distribuzione di materiali educativi, che aiutano a conoscere le pratiche alternative del piacere sessuale.

“Il nostro lavoro”, ha spiegato Regueiro, “si è consolidato nei suoi sette anni di esistenza, e ci sono gruppi e squadre tecniche in tutte le province”.