Washington 21 febbraio 2007 - www.juventudrebelde.cu

 

 

GUANTANAMO

Corte USA approva le detenzioni arbitrarie

 

 

 

Prensa Latina informa che una corte federale degli Stati Uniti ha approvato la detenzione arbitraria di più di 400 persone nell'illegale Base Navale di Guantánamo, negando il diritto all'appello come prevede il sistema legale nordamericano.

Il Tribunale Federale del Distretto della Columbia ha così confermato una decisione presidenziale di fine 2005 e lasciato senza voce centinaia di detenuti che neppure conoscono le imputazioni mosse a loro carico.

Per due voti a favore ed uno contro, l'istanza giudiziale ha determinato che il Congresso ha operato dentro le sue attribuzioni quando convalidò, come misura preventiva, l'incarceramento di cittadini stranieri.

Così le istituzioni civili rimangono escluse in quanto non possono operare nel terreno della giustizia militare e, in conseguenza, la corte ha respinto tutte le richieste di revisione presentate dai prigionieri in questo campo di concentramento.

La magistrata Judith Rogers ha respinto l'idea che i congressisti possano sospendere il diritto a ricorrere contro procedimenti arbitrari senza offrire alternative per lo svolgimento della difesa.

Il presidente George W.Bush, nell'ottobre 2006, legalizzò  il limbo giuridico in cui vivono i carcerati nella base nordamericana, stabilita contro la volontà del popolo e del governo cubani.

Bush ordinò, allora, che solo i tribunali dell'apparato militare potevano rispondere ai casi dei reclusi, sottoposti a torture fisiche e psicologiche.

Cittadini tedeschi e britannici, che sono riusciti ad uscire dal centro penitenziario, hanno successivamente manifestato la loro indignazione per il maltrattamento a cui sono stati sottoposti.

In alcuni casi, spiegano queste persone che percorrono il mondo per denunciare la situazione dei loro compagni di prigionia, si arrivava agli interrogatori senza avere la più pallida idea di quello che ti domandavano e dovevi difenderti da false accuse.

La settimana scorsa, il senatore democratico Christopher Dodd, aspirante alla presidenza, ha proposto un disegno di legge per modificare varie clausole all'iniziativa di Bush.

Tra altri aspetti, Dodd ha deciso di ripristinare il diritto di denunciare le detenzioni illegali ed autorizzare i giudici a non tener conto delle testimonianze ottenute sotto tortura.