23 maggio 2007 -  www.granma.cu (TeleSUR)

 

 

GUANTANAMO

Dopo 5 anni nella base USA un prigioniero australiano sconta il resto della pena in patria  
 

 

 

Il prigioniero australiano David Hicks è ritornato in Australia per completare la sua condanna dopo una detenzione di più di cinque anni nella base militare degli USA a Guantánamo.

 

I medici locali hanno informato che  Hicks è giunto alla base Edinburgh della  RAAF di Adelaide a bordo di un aereo mandato dal  governo australiano e quindi è stato trasferito nella prigione di Datala, per scontar quel che resta della sua pena di nove mesi, dato che si è dichiarato colpevole, nel mese di marzo, d’aver aiutato materialmente dei terroristi.

 

Nel marzo scorso  Hicks ha sorpreso con la proposta di dichiararsi colpevole d’aver dato aiuti materiali a dei terroristi in cambio di compiere il resto della pena in Australia.

 

Hicks si è impegnato a ritirare la denuncia di maltrattamenti ed ha promesso di non parlare con la stampa per 12 mesi.

 

L’uomo era stato arrestato in Afganistan alla fine del 2001 e inviato a Guantánamo all’inizio del 2002 dove è stato detenuto per vari anni senza accuse formali e in molte opportunità è stato messo in isolamento.

 

 

3 aprile 2007 -  www.granma.cubaweb.cu

 

 

GUANTANAMO

Diritti Umani - USA. Show giudiziale nella prigione
 

 

 

Mentre, nella cornice della Legge delle Commissioni Militari degli Stati Uniti,  si avvicina la prima condanna, a Guantánamo, di un detenuto  attivisti, esperti e legislatori sfidano la costituzionalità della norma davanti ai poteri Legislativo e Giudiziale.

L'australiano David Hicks, di 31 anni, si é dichiarato, la settimana scorsa, colpevole di offrire assistenza materiale a terroristi e potrebbe essere condannato all'ergastolo da una commissione militare, come pubblica William Fisher, dell'agenzia IPS.

Ma insistenti versioni indicano che il governo di George W. Bush avrebbe raggiunto un accordo con quello del primo ministro australiano John Howard affinché Hicks sia condannato ad una sentenza più leggera e che gli sia permesso di scontarla nel suo paese natale.


Howard, uno dei principali alleati di Bush nell'arena internazionale, affronta una dura campagna per la sua rielezione ed il caso di Hicks si é trasformato in uno dei punti forti della disputa interna.

Dopo che il giudice militare, colonnello Ralph Kohlmann, e gli avvocati di entrambi le parti avranno perfezionato i dettagli dell'allegato dell'imputato, una commissione militare emetterà la sentenza.


Hicks a cui normalmente si allude come "il talibán australiano" é, da cinque anni, nella base navale statunitense a Guantánamo, Cuba, dopo essere stato catturato nel 2001 dalle milizie dell'Alleanza del Nord afgana.

È conosciuta la pratica dell'Alleanza di consegnare alle forze statunitensi supposti terroristi in cambio di una ricompensa, dalla ciò é derivata la detenzione di numerosi prigionieri a Guantánamo che successivamente risultarono innocenti e liberati.

Durante la maggior parte della sua detenzione, Hicks non fu accusato di delitto alcuno, e ha goduto di accesso sporadico e ristretto ai suoi avvocati e alla sua famiglia.

Il giudizio è stato qualificato come un circo legale. Il colonello Ralph Kohlmann, a capo del tribunale, ha lasciato, in molti testimoni, l'impressione che le regole e i procedimenti di questi nuovi organi giudiziari castrensi siano ancora poco chiare.

Hicks non presentò nessun allegato nell'udienza dello scorso lunedì. Ma in quello stesso giorno, più tardi, i suoi avvocati informarono che avrebbe potuto dichiararsi colpevole di una delle accuse: quella di offrire appoggio materiale a terroristi. La seconda è partecipazione in combattimenti paramilitari con intenzione di ammazzare soldati statunitensi e della coalizione che invase l'Afghanistan.

Man mano che si avvicina la fine del processo, questo è sempre più criticato da organizzazioni dei diritti umani, esperti in diritto e legislatori.

"David Hicks assicura essere stato sottoposto a tortura ed altri abusi in prigione, ma non ha il diritto all' hábeas corpus per mettere fine a questo trattamento" ha detto ad IPS Mary Shaw, di Amnesty International.

Il centro delle questioni è la Legge delle Commissioni Militari, promulgata da Bush il 17 ottobre scorso. Fu il secondo tentativo presidenziale, questa volta coronato da successo, di spogliare i prigionieri del loro diritto a tribunali civili attraverso la risorsa dell' hábeas corpus per discutere la legalità della detenzione.

Tale diritto era stato riaffermato in due occasioni dalla Corte Suprema di Giustizia: nel caso Rasul contro Bush, nel 2004, e nel caso Hamdan contro Rumsfeld, nel 2006.

Ma la Legge delle Commissioni Militari oltre a negare l'hábeas corpus, ammette come prove il risultato di interrogatori mediante tortura, in contravvenzione delle Convenzioni di Ginevra, ed amplia la facoltà presidenziale di qualificare un detenuto come "combattente nemico".

"Il problema basilare dei tribunali a Guantánamo è che le regole sono forgiate per una facile vittoria del governo statunitense. Dall'inizio alla fine, non sapremo se quelli che i tribunali considerano terroristi lo sono realmente, né se le loro confessioni sono mere fantasie" ha detto, ad IPS, il costituzionalista Brian J. Foley, della Scuola di Diritto della Costa della Florida.

Il Centro dei Diritti Costituzionali, a cui fanno capo centinaia di avvocati difensori di detenuti di Guantánamo, ha presentato una domanda di incostituzionalità contro la Legge delle Commissioni Militari, principalmente per la sospensione dell' hábeas corpus.

L'IPS informa che il senatore repubblicano Arlen Specter, principale figura del Comitato Giudiziale del Senato, il 22 di marzo, in uno scritto, ha appoggiato la domanda del Centro dei Diritti Costituzionali.
 


EPILOGO



Un tribunale militare statunitense ha condannato, lo scorso venerdì, l'australiano David Hicks a nove mesi di prigione per appoggio al terrorismo. Questa è la sentenza dopo cinque anni di dura carcerazione.
 

 

2 marzo 2007 -  www.granma.cu (RHC)

 

 

GUANTANAMO

Un Tribunale Militare giudicherà un recluso: "Va condannato per giustificare la sua detenzione" dice
un ex primo ministro australiano


 

 

 

Un tribunale militare degli Stati Uniti eseguirà il processo giudiziario in maniera formale contro l'australiano David Hicks, detenuto nella base navale di Guantánamo senza sapere di che cosa è accusato.

 

Alcune fonti del Dipartimento della Difesa statunitense hanno confermato che Hicks sarà processato per "aver dato appoggio materiale al terrorismo", dopo cinque anni di arbitrario sequestro dell’imputato.

 

La Casa Bianca risponde così alla richiesta del governo dell’Australia suo alleato, che infastidito dalla pressione popolare ha dovuto intercedere per i diritti del recluso durante una recente visita del vicepresidente Richard Cheney a Sydney.

 

In precedenza una corte militare aveva processato Hicks per accuse simili, ma la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato il processo considerandolo illegale.

 

Le udienze che si svolgono nel centro di detenzione contano sull'approvazione del Congresso e della Corte d’Appello del Distretto di Columbia, ma i gruppi pacifisti e le organizzazioni che patrocinano i diritti umani dichiarano che in questi processi avverranno molte violazioni dei codici di giustizia internazionale.

 

Le commissioni speciali convalidano inoltre le confessioni o rivelazioni ottenute con la tortura fisica e la pressione psicologica ed hanno la facoltà di proibire alla difesa l'accesso a documenti definiti "riservati".

 

Malcolm Fraser, ex primo ministro australiano, ha sottolineato che il suo governo come quello degli Stati Uniti "devono" condannare Hicks per giustificare il lungo periodo di detenzione illegale a Guantánamo.

 

 

Sidney 30 gennaio 2007 -  www.radiocittaperta.it (ANSA)

 

 

GUANTANAMO

Australiano Hicks: detenuto da 5 anni, attende imputazioni, incatenato al pavimento, rare le visite dell'avvocato
 

 

 

David Hicks, unico australiano ancora rinchiuso nella base Usa di Guantanamo a Cuba, e' tenuto incatenato al pavimento della cella in cui e' rinchiuso in isolamento per 22 ore al giorno. E ha visto la luce del sole solo tre volte da dicembre, quando e' stato trasferito nella nuova sezione detta Camp Six. Lo ha riferito oggi il suo avvocato australiano David McLeod, che e' riuscito a visitare il suo cliente per la prima volta da oltre un anno.


''David mostra segni di deterioramento mentale e di disperazione, tutti i segni di chi e' tenuto in isolamento da moltissimo tempo'', ha detto alla radio australiana Abc l'avvocato, che ha paragonato Guantanamo ad un campo di sterminio nazista, e intende presentare una protesta alle autorità USA.


Il 31/enne padre di due figli, catturato nel gennaio 2002 in Afghanistan insieme a combattenti taleban, si era dichiarato non colpevole dei reati di complotto, assistenza al nemico e tentato omicidio.

 

Le imputazioni sono state accantonate quando la Corte suprema Usa ha stabilito che le commissioni militari di Guantanamo erano illegali. Ora attende di essere incriminato nel quadro un sistema modificato, che comunque secondo i suoi legali non offre alcuna speranza di un processo equo.

 

La famiglia di Hicks ha chiesto che sia sottoposto ad una visita psichiatrica indipendente, ma il ministro degli Esteri australiano Alexander Downer ha assicurato che ''non vi e'
alcuna indicazione'' che Hicks soffra di una malattia mentale.


Il governo conservatore di John Howard, fedele alleato militare di Washington in Afghanistan e in Iraq, e' da tempo sotto pressione, anche da parte di parlamentari conservatori, oltre che dei partiti di opposizione, dei gruppi per i diritti umani e di esperti legali, perche' prema sugli Usa per ottenere un processo equo e spedito, o il rimpatrio di Hicks.

 

 

2 gennaio 2007 -  peacereporter

 

 

GUANTANAMO

Procuratore militare attacca gli Usa per la detenzione di un australiano

 

 

 

Il procuratore militare capo australiano, Lyn McDade, ha definito "abominevole" il trattamento subito nel centro di detenzione di Guantanamo da David Hicks, un australiano tenuto prigioniero come "combattente nemico" da cinque anni nella base statunitense a Cuba.

 

Si tratta del commento più duro mai fatto da un ufficiale australiano sulla questione.

 

Il procuratore generale Philip Ruddock ha accolto i commenti di McDade dicendo che questi "riflettono la posizione del governo".

 

Canberra sta facendo pressioni su Washington affinché Hicks affronti un processo, che finora gli è stato negato.

 

"Crediamo che questo ritardo sia particolarmente irragionevole e inappropriato, e che debba essere affrontato il prima possibile", ha detto Ruddock.