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Ricardo Alarcón e Abel Prieto incontrano la delegazione dei pacifisti USA
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15 gennaio 2007 - J.Carrasco www.granma.cu |
Ricardo Alarcón de Quesada, presidente della Assemblea Nazionale del Poder Popular, ha ricevuto i membri della delegazione internazionale pacifista che giovedì 11 gennaio ha manifestato vicino alla Base Navale illegale degli Stati Uniti a Guantánamo, esigendo la chiusura immediata della prigione installata dall’amministrazione di George W. Bush in questo territorio cubano usurpato.
Medea Benjamin, Zohra Shaban Zewawi e suo figlio Taher — madre e fratello di Omar Deghayes, prigioniero in questo campo di concentrazione da più di quattro anni, Adele Welty il cui figlio pompiere è morto l’11/9/ 2001 a New York, la ex colonnella e diplomatica Ann Wright e altri pacifisti hanno ascoltato da Alarcón la storia della Base, che costituisce una provocazione per il popolo cubano, che ha sempre reclamato quella che è una parte dell’Isola di Cuba.
I pacifisti hanno ringraziato per l’accoglienza e le facilità che il governo e il popolo dell’Isola hanno dato loro nello svolgimento di queste azioni contro la guerra e il giovane Taher Deghayes ha affermato che gli piacerebbe ritornare in altre circostanze, quando il territorio della base sarà libero.
Il gruppo ha incontrato anche il ministro della Cultura, Abel Prieto, ed ha assistito in una sala della capitale alla proiezione di “Il cammino per Guantánamo”, un documentario del giovane regista britannico Matt Winterbottom, che integra la delegazione pacifista.
Il filmato narra la storia nell’infame prigione di quattro giovani musulmani tra i quali Asif Iqbal, che fa parte della comitiva, che ha marciato sino al Punto d’Ingresso 8 della Base.
I pacifisti durante il solo soggiorno nell’Isola hanno realizzato un incontro con i professionisti di Guantánamo, al quale ha partecipato anche il reverendo Raúl Suárez, del Centro Martin Luther King, con altri rappresentanti delle chiese cubane.
Nella capitale hanno visitato l’ospedale oculistico Ramón Pando Ferrer e la scuola Latino Americana di Medicina (ELAM), mentre a Santiago di Cuba hanno portato una corona di fiori nel Mausoleo dove si custodiscono i resti dell’Eroe Nazionale José Martí, nel cimitero di Santa Ifigenia, tra i vari luoghi d’interesse dell’Isola.
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Pacifisti statunitensi criticano il loro governo per usurpare il territorio cubano
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Guantanamo 11 gennaio 2007 - J.J.M.Cautin www.granma.cubaweb.cu |
Chiediamo perdono al popolo cubano
per la decisione del governo del nostro paese di usurpare, da più di un secolo,
una parte del territorio dell'Isola e averla, successivamente, trasformata in un
centro di tortura e vessazione.
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Cindy Sheehan è impressionata dalla Scuola Latinoamericana di Medicina
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8 gennaio 2007 - D.F.Mexidor www.granma.cu |
“Sono rimasta impressionata dalla Scuola, dalla qualità degli studenti, non avevo mai visto niente di simile nel mondo. Non importa da quale paese veniamo, né se i nostri governi hanno buoni rapporti tra loro; abbiamo gli stessi cuori pieni d’amore”.
Così ha scritto Cindy Sheehan, la pacifista nordamericana madre di un soldato morto in Iraq, nel libro dei visitatori della Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM), dopo aver percorso il centro docente, dove si stanno formando più di 10.000 giovani di 28 nazioni, compresi 91 statunitensi.
La Sheehan e gli altri attivisti contro la guerra che l’accompagnano, conversando con gli alunni e i dirigenti dell’istituzione, hanno messo in risalto i valori del nobile progetto umanitario e quel che questo significa per gli Stati della regione.
Intanto Ann Wright, colonnello ritirato dell’Esercito, ha ringraziato per l’offerta immediata d’aiuto fatta dal Governo cubano dopo la tragedia dell’uragano Katrina nell’agosto 2005. “Anche se l’Amministrazione Bush ha rifiutato di accettare la vostra proposta, il popolo nordamericano l’ha gradita moltissimo”, ha precisato.
Cindy e il gruppo di pacifisti che si trovano a Cuba da domenica scorsa, si recheranno oggi (martedì) a Guantánamo per esigere (dalle immediate vicinanze della base navale ubicata nella porzione di territorio nazionale illegalmente sottratta all’Isola) la chiusura del carcere nordamericano, in concomitanza con il quinto anniversario, l’11 gennaio, dell’arrivo dei primi prigionieri.
Lunedì la comitiva ha sostenuto un incontro nella sede della Federazione delle Donne Cubane ed ha visitato diverse parti dell’ospedale oftalmologico Ramón Pando Ferrer, dove hanno ricevuto un’ampia spiegazione sull’Operazione Miracolo, programma sostenuto da Cuba e Venezuela che ha permesso di restituire la vista a più di 500.000 persone di 28 paesi, compresa Cuba.
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