6 maggio 2007 - M.J.Mayoral www.granma.cubaweb.cu

 

 

Gli USA mettono in libertà

 

altri due terroristi

 

 


 

Ricardo Alarcón, Presidente del Parlamento cubano, ha denunciato che, con la decisione presa da un tribunale federale USA di ridurre le condanne a Santiago Álvarez ed Osvaldo Mitad, entrambi complici di Luis Posada Carriles, altri due terroristi possono essere rimessi in libertà.

Alarcón ha fatto tale dichiarazione
intervenendo nella giornata finale del VI Incontro Emisferico di lotta contro i Trattati di Libero Commercio e per l'Integrazione dei popoli, i cui lavori, iniziati giovedì scorso, finiranno nel pomeriggio di questo sabato, nel Palazzo delle Convenzioni dell'Avana.

Il Presidente dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare ha segnalato che Posada Carriles già da due anni é sotto la protezione del regime di Washington, ciò che é sufficiente a provare i legami tra l'assassino e la Casa Bianca.

Ma non è tutto come dimostrano le due mozioni recentemente approvate dagli USA; il governo di questo paese è disposto ad impedire che Posada Carriles eserciti il diritto a provare la sua lunga associazione con Washington e la CIA.

La prima di queste mozioni ha l'obiettivo di restringere al massimo l'agire del tribunale che il prossimo 11 maggio dovrà giudicare Carriles come bugiardo. Secondo questo ordine, i giudici potranno solamente considerare l'unica accusa presentata dalla Casa Bianca contro il terrorista: essere entrato negli USA con documenti falsi.

Il secondo scritto è concentrato su un punto specifico: il governo nordamericano non vuole che in nessuna forma, diretta o indiretta, mediante domande o risposte, per iscritto o verbalmente, si possa parlare, nel prossimo processo, dei legami tra Posada, l'Agenzia Centrale di Intelligence e la direzione del regime.

Il passato 30 aprile, Luis Posada Carriles ha presentato la sua risposta al governo USA; in essa ratifica formalmente, sotto giuramento, che ha lavorato per la CIA per più di 25 anni ed ha affermato ciò ad un tribunale federale perché pensa che questo è il suo principale argomento di difesa. Ciò evidenzia l'esercizio, da parte di Washington, del terrorismo di stato.

Negli USA, ha denunciato Alarcón, su nessuno di questi fatti,  i grandi mezzi stampa, scrivono una sola parola benché si vantino di un supposto esercizio della libertà di stampa.

L'atteggiamento di Washington viola la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che segna l'obbligatorietà degli Stati di punire i terroristi, a cooperare con altri per ottenere questo obiettivo, come a giudicarli nel suo territorio o ad estradarli,
per i crimini commessi, verso il paese che lo sollecita. Alarcón ha anche fatto notare che questo organo dell'ONU non ha fatto, ad oggi, un solo passo per rispondere alla formale denuncia presentata dai governi di Cuba e Venezuela circa il caso di Luis Posada Carriles.

Tutto questo, ha riassunto, ci insegna una lezione
principale: i nostri Cinque compagni, prigionieri in carceri nordamericane, non sono delinquente; sono ciò che abbiamo detto e continueremo sempre a dire: Cinque Eroi che non commisero delitto alcuno, stavano compiendo il dovere di impedire le azioni di terroristi che gli USA promuovono.