11 aprile 2007 -  www.granma.cu (ABN)

 

 

Un gruppo di avvocati si appella

 contro la decisione di liberare Posada  

 

 

 

Un gruppo di avvocati del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha sferrato una contro offensiva per evitare che si realizzi la liberazione del terrorista Posada Carriles, per ordine del tribunale, prima che si svolga il processo che lo attende in un tribunale federale del Texas, ha informato il quotidiano nordamericano The Miami Herald.

 

Gli avvocati hanno chiesto alla giudice di distretto, Kathleen Cardone, di riconsiderare la sua decisione della scorsa settimana di accordare la libertà su cauzione, con il pagamento di 350.000 dollari ed hanno domandato di svolgere un’udienza che permetta di verificare se la proprietà e i contributi offerti come garanzia della cauzione sono sufficienti per prevenire la fuga del terrorista.

 

Una nota apparsa nel portale online www.miamiherald.com ha reso noto le gestioni che stanno svolgendo questi avvocati, che hanno esortato il tribunale federale a detenere Posada sino quando sia valutato l’edificio commerciale di 1,5 milioni di dollari di valore, ubicato in Coral Way (a Miami), di proprietà di uno degli avvocati difensori e presentato come garanzia della cauzione.

 

Nel documento consegnato dai procuratori Paul Ahern e John Van Lonkhuyzen, gli avvocati sostengono di non capire perchè è stato accettato un bonus di 250.000 dollari al posto dell’offerta di 1,5 milioni di dollari per assicurare la cauzione, considerando le molte fughe dell’accusato.

 

I professionisti hanno sostenuto che la decisione della giudice non garantisce la presenza di Posada Carriles al processo del 11 maggio prossimo, quando il reo si dovrà presentare per rispondere all’accusa d’aver commesso delitti migratori e se sarà giudicato colpevole potrà ricevere una condanna anche di 40 anni di carcere.

 

Il terrorista Luis Posada Carriles è ricercato dalla giustizia del Venezuela da 31 anni per la sua partecipazione all’esplosione di un aereo della Cubana de Aviacíon, nella quale morirono 73 persone innocenti. Posada fu poi aiutato a fuggire da un carcere del Venezuela.