Parigi 17 aprile 2007 -  www.granma.cubaweb (PL)

 

 

Washington ripete la sua doppia morale con Posada Carriles 

 

 

 

 

 

Lo scrittore ed investigatore francese Salim Lamrani ha affermato che il tentativo di liberare Luis Posada Carriles, illustra l'inaccettabile doppia morale del governo degli Stati Uniti nella sua supposta guerra contro il terrorismo.

In un'intervista a Prensa Latina, il giovane professore di spagnolo nell'Università Denis-Diderot di Parigi ha qualificato Posada Carriles come uno dei peggiori assassini del continente americano.

È uno spietato terrorista che ha confessato i suoi crimini e l'amministrazione Bush (George W.) ha tutti gli elementi per processarlo come tale.

Lamrani è firmatario di una dichiarazione di intellettuali di Europa, America Latina e Stati Uniti che si sono pronunciati contro il trattamento concesso da Washington a Posada Carriles e reclamano lo si giudichi "per tutti i crimini commessi".

Ha ricordato che per convincersi della colpevolezza di Carriles, basta solo leggere la sua autobiografia "I cammini del guerriero" in cui rivendica la sua lunga storia di brutale violenza contro innocenti.

Ha aggiunto che ugualmente servirebbe leggere l'intervista che concesse al giornale The New York Times il 12 luglio 1998, nella quale si vanta essere l'autore intellettuale dell'ondata di attentati che colpì l'industria turistica cubana nel 1997.

Sarebbe ugualmente sufficiente leggere i documenti declassificati della CIA e FBI, del 2005 e 2006, che implicano direttamente Posada Carriles nell'esplosione dell'aeroplano della Cubana di Aviazione che costò la vita a 73 persone innocenti, il 6 di ottobre 1976.

Lamrani, dell'Università della Sorbona di Parigi, ha concluso  che è ben eloquente la relazione della Corte di Panama dove, nel 2000, Posada Carriles tentò assassinare il presidente cubano, Fidel Castro, con potenti cariche esplosivi.

Washington protegge noti terroristi come Posada ed Orlando Bosch e condanna a pene inimmaginabili, quattro ergastoli più 77 ani, cinque cubani che hanno rischiato la loro vita per combattere questo flagello.

Gerardo Hernández, Rene González, Ramón Labañino, Antonio Guerriero e Fernando González sono, da quasi nove anni, in una ingiusta reclusione soffrendo trattamenti crudeli ed inumani. È urgente denunciare questa ingiustizia ed esigere la loro immediata liberazione.

Lamrani, anche noto per i suoi articoli, ha osservato che la cosa peggiore è l'atteggiamento dei media internazionali che accettano, assimilano ed applicano la dottrina del terrorista buono e cattivo.

La grande stampa qualifica Posada Carriles come "militante anticastrista", ciò che costituisce un inqualificabile ed imperdonabile atto di complicità col terrorismo che aggredisce Cuba.

Quando non possono occultare la verità sul terrorismo contro Cuba, ha proseguito, lo minimizzano ed assolvono i colpevoli in maniera indecente come é dimostrato dalla descrizione che fanno di Posada Carriles.

I media giustificano un certo tipo di violenza. Dipende da chi è la vittima: se è europea o statunitense, i responsabili sono assassini senza fede né legge; se la vittima è cubana i terroristi si trasformano in "militanti anticastristi".