21 novembre 2007 - J.D.Nusa Penalver  www.granma.cu (AIN)

 

 

A nudo il dossier terroristico

 

di Luis Posada Carriles 

 

 

 

 

 

 

Il libro "Posada Carriles, quattro decenni di terrore", la nuova opera del giornalista canadese Jean-Guy Allard che pone a nudo la natura criminale del principale terrorista dell'Emisfero Occidentale, é stata presentata nel Centro della Stampa Internazionale della capitale cubana.

Tubal Páez, presidente dell'Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC), nella presentazione del titolo ha detto che l'investigazione di Allard, collega del settimanale cubano Granma Internazionale, porta alla luce il macabro itinerario di un tipico assassino a stipendio per lo sviluppo di operazioni di terrorismo di Stato contro Cuba.

Ha puntualizzato che l'autore si avvale di interviste, documenti
declassificati, conversazioni telefoniche di Posada Carriles e materiali giornalistici, che anche mettono a nudo la scandalosa decisione del Governo del (presidente George W.) Bush di non accusarlo per i suoi crimini né di restituirlo al Venezuela e, per di piů, ha aggiunto, di metterlo in libertŕ.

Ha segnalato che non č difficile per un giornalista tirare uno dei capi liberi nella matassa di Posada Carriles durante 40 anni di azioni terroriste, traffico di droga, di armi ed esplosivi, protetto dalla Casa Bianca.

Allard, anche autore del libro "Il Dossier Robert Ménard in Canada", denuncia che fu a partire dal giudizio a cui venne sottoposto Posada Carriles, a Panama, per aver tentato di assassinare, nel 2000, il presidente Fidel Castro che decise di scrivere questo nuovo volume di 200 pagine, il quale concentra importanti dati su un assassino professionale.

Allard si é inoltre riferito al grosso curriculum di questo negligente elemento al servizio dell'Agenzia Centrale di Intelligence nordamericana in azioni tanto contro Cuba, come contro il Venezuela, Guatemala, Honduras, El Salvador ed il suo vincolo con la mafia anticubana di Miami.

Ha evidenziato che l'agire di mercenari come l'autore della bomba che fece esplodere, in pieno volo, un aeroplano civile cubano, nel 1976, di fronte alle coste delle Barbados
e d’aver preparato varie azioni terroriste contro le installazioni turistiche della capitale cubana negli anni ’90, una delle quali provocň la morte del giovane italiano Fabio di Celmo,  obbliga Cuba a difendersi.  

 

Ha indicato che ciň che facevano Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labańino, René González ed Antonio Guerrero, ingiustamente incarcerati negli USA,  era raccogliere informazione su questi gruppi terroristici di Miami ed inviarla a L'Avana per impedire azioni violente contro la nazione antillana.

Camilo Rojo, del Comitato dei Familiari delle Vittime del terrorismo, ha espresso che il libro del giornalista canadese č un prezioso documento di denuncia contro un individuo che é pagato per ammazzare. 

 

Ora Posada Carriles č libero a Miami e per lui si sta sviluppando un ciclo di dilazioni giudiziarie, per evitare di processarlo come terrorista.

 

Il governo nordamericana ha appellato una sentenza per violazioni alla legge migratoria del pese da parte di Posada, ma non risponde alla domanda d’estradizione del Venezuela, dove si esige un processo per l’esplosione dell’aereo civile cubano, nel 1976.