15 maggio 2007 -  O.O.Leon www.granma.cubaweb.cu

 

Il piano Bush e

 l'Emendamento Platt

 

 

 

Il chiamato Piano Bush che nel 2006 fu completato perfino con un paragrafo segreto nel suo impegno a ricolonizzare Cuba, compie il suo terzo anno con l'indurimento del blocco all'Isola ed altri atti di destabilizzazione, ma con un magro raccolto che riconferma il fallimento dei suoi propositi.

Bisognerà aspettare di vedere che "nuove" porta la Casa Bianca il prossima 20 maggio, anniversario dell'aborto e data importante per Washington, perché questo stesso giorno del 1902 nacque la repubblica ostaggio dall'occupazione yankee e dell'Emendamento Platt.

Secondo il denominato programma di "transizione verso una Cuba libera", la storia è stata ricalcata da quella che privò i mambises e gli ideali di indipendenza  del successo, dopo tanto sangue versato.

Se fosse abbattuta la Rivoluzione, la Costituzione cubana smetterebbe di esistere per decreto, qualcosa di simile a quello che accadde con quella prima Carta Magna della nuova "repubblica", censurata nel suo articolato dal governatore Leonardo Wood, commissario dell'Isola, e dal presidente degli Stati Uniti quale riaffermazione della sua condizione di neocolonia.

Nella ripetizione Wood sarebbe rimpiazzato da qualchesignori: il pro console... generale del Pentagono, e Caleb McCarry avrebbe il ruolo di proconsole di Roma, pardon, Washington, salvando le differenze col Nerone che oggi consuma Baghdad.

Quell'Emendamento Platt avrebbe una riedizione, quale referente storico, nel denominato Piano Bush, un ricettario per l'intervento, con l'ordine presidenziale di creare una squadra di agenzie del governo statunitense per implementare la transizione, leggasi ricolonizzazione.

E per quando questo succeda, si darà anche compimento a quell'altro ordine: "Processare gli ex funzionari e membri del Governo, del Partito, delle forze di sicurezza, delle organizzazioni di masse ed altri cittadini pro governativi, magari anche a molti membri dei Comitati di Difesa della Rivoluzione". "La Lista potrebbe essere lunga", conclude l'editto.

E non c'é da dubitare che tra i nativi designati per amministrare la giustizia ci siano Posada Carriles, Orlando Bosch ed altri terroristi che hanno causato lutti al popolo cubano, per essere "liberato".