Cuba condanna le aggressioni

radio televisive degli Stati Uniti 

 

19 ottobre 2007 -  www.granma.cu (PL)

 

Cuba ha denunciato nelle Nazioni Unite ONU la realizzazione degli Stati Uniti di trasmissioni radiofoniche e televisive  che hanno l’obiettivo di destabilizzare il governo rivoluzionario, in una costosissima campagna propagandistica di menzogne.

 

Le emittenti radicate negli Stati Uniti trasmettono a Cuba circa 2073 ore di programmi radio e televisivi settimanali, su 31 differenti frequenze di onde medie, brevi, FM e televisione, ha denunciato l'ambasciatrice cubana Ileana Nuñez.

 

“Queste trasmissioni illegali cercano, utilizzando false notizie e tergiversazioni di promuovere tra la popolazione  delusione, ribellione contro l'ordine costituzionale, confronto con le autorità e l'emigrazione illegale”, ha spiegato la Nuñez intervenendo durante la riunione  della Quarta Commissione dell'Assemblea Generale sull'Informazione.

 

Inoltre ha  segnalato che per l'anno fiscale 2007, il congresso statunitense ha approvato per queste trasmissioni un bilancio di 36 milioni di dollari, 10 milioni più che nel 2004.

 

Queste aggressioni violano apertamente i principi del Diritto Internazionale che riguardano le relazioni tra gli Stati, le norme e i regolamenti dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT).

 

Ileana Nuñez ha ricordato che il 5 agosto del 2006, l'Ufficio per le Trasmissioni a Cuba (OCB) del governo degli Stati Uniti aveva annunciato l’utilizzo di un nuovo aeroplano G-1, per incrementare le trasmissioni televisive di disturbo per l'Isola.

 

La diplomatica cubana ha ricordato che sono ben 22 le stazioni radio che trasmettono programmi sovversivi contro Cuba e 14 inviano direttamente i loro segnali all’Isola.

 

Tre emittenti: La Voce delle Americhe e le dette Radio e TV Martí, sono proprietà dello stesso Governo degli Stati Uniti, ha sottolineato alla conclusione del suo intervento.