| Caracas 29 maggio 2007 | www.granma.cu (PL)|

Opposizione venezuelana accusata

 

di istigare alla violenza

 

 

 

Il vicepresidente dell'Assemblea Nazionale del Venezuela, Roberto

Chávez afferma che è in marcia un piano di destabilizzazione
 

Gli studenti venezuelani sostengono le misure del Governo

 

30.5 - Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha affermato martedì che dietro le proteste dell’opposizione sul caso dell’emittente televisiva RCTV è in marcia un processo di destabilizzazione che propizia la violenza e, in un discorso radiotelevisivo, ha chiamato i settori popolari a stare allerta, riporta AFP.

“Allerta sui monti, nei quartieri e nei villaggi per difendere la nostra Rivoluzione da questo nuovo assalto fascista”, ha esclamato.

Il presidente ha detto che alcune televisioni, emittenti radiofoniche e quotidiani “si sono assegnati il compito di distorcere i fatti. Non possiamo accettare, lo Stato non può accettare, che si lancino sotto il suo naso appelli a disconoscere le autorità e, cosa ancora più grave, ad uccidere il Presidente per generare un caos”, ha enfatizzato.

Gli studenti dell’Università Bolivariana del Venezuela (UBV), così come quelli delle differenti missioni educative che hanno permesso l’accesso all’istruzione di più di due milioni di persone, sono sfilati in corteo fino al Palazzo presidenziale di Miraflores a sostegno della misura del Governo di non rinnovare la concessione all’emittente televisiva RCTV e, nello stesso tempo, per condannare gli atti vandalici dei gruppi d’opposizione.

La ABN ha precisato che hanno partecipato alla mobilitazione anche studenti dell’Università Sperimentale della Forza Armata (UNEFA) e della Sperimentale Rómulo Gallegos (UNERG); del Collegio Universitario José Lorenzo Pérez, così come alunni delle missioni Robinson, Ribas e Sucre.

 

 Hernández, ha denunciato che settori dell'opposizione utilizzano giovani studenti come scudi nelle azioni violente registrate in varie località del paese.

Hernández ha precisato che gli ultimi fatti accaduti in differenti regioni del paese fanno parte di una strategia orchestrata dai partiti politici di opposizione, l'impero (governo) statunitense e Marcel Granier, presidente del gruppo 1BC.

Questi settori stanno generando fuochi di violenza per provocare morti e feriti nel tentativo di dare l'immagine, davanti al mondo, che il Venezuela è ingovernabile.

Hernández ha considerato che si tratta di un agire infame che riflette la bassa morale dell'opposizione, istigando manifestazioni violente, dopo il termine della concessione a Radio Caracas Televisión, RCTV, di trasmettere in segnale aperto da canale 2.

Ha insistito in che detti settori continuano a cercare uno sbocco golpista che non ottengono e ha direttamente responsabilizzato di stare cospirando contro la democrazia l'impresario Granier ed i partiti Prima Giustizia, Azione Democratica e COPEI.

Ha chiarito che il governo non sta perseguendo nessuno bensì semplicemente democratizzando lo spettro radioelettrico come bene del popolo venezuelano.

Hernández ha puntualizzato che non è un segreto che l'Agenzia Centrale di Intelligence, CIA, ed i suoi lacché creoli (venezuelani) stanno cercando il colpo di Stato e l'assassinio del presidente Hugo Chávez.

Ha aggiunto che non lo potranno ottenere, perché né il popolo né la Forza armata sono disposti a compiacere ai settori violenti del paese".

Ha concluso ricordando che sono otto gli anni di trasformazioni rivoluzionarie a beneficio della maggioranza dei venezuelani senza ricorrere alla repressione.