22 novembre '08 - www.granma.cu (AIN)

 

 

Il Diario di René

Testimonianza dell’ingiustizia

 

 

 

 

 

René Gonzalez Sehwerert ha cominciato la redazione di un Diario, il 21 novembre del 2000, sei giorni prima dell’inizio del processo, a Miami, nel quale  lui, Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez ed Antonio Guerrero sono stati condannati ad un totale di quattro ergastoli più 77 anni di reclusione per aver protetto Cuba dalle azioni terroristiche.  

 

“Queste incredibili sentenze e la loro natura politica, assolutamente ingiusta hanno motivato il Diario, ha detto il suo autore, più di quel che potevo immaginare in quel giorno in cui ho cominciato a scriverlo: all’inizio pensavo che sarebbe stato semplicemente la lettera più lunga della mia vita”, ha raccontato René a sua moglie Olga Salanueva.  

 

La lunga lettera si è trasformata nelle prime pagine di appunti personali dell'antiterrorista e in una testimonianza dei delle manipolazioni ordite dal governo statunitense contro i Cinque patrioti che sono reclusi da dieci anni  nelle carceri di massima sicurezza della nazione nordamericana.  

 

I Cinque Eroi della Repubblica di Cuba sono rimasti per 17 mesi in cella d’isolamento, prima che il loro caso giungesse in tribunale.

 

René ha scritto, riferendosi a questo arbitrio: “Un trattamento individualizzato e meticolosamente progettato per scaricare su di noi tutto il rancore del Procuratore generale ed ostacolare in tutti i modi possibili la nostra difesa, uno schema nel quale le condizioni d’isolamento hanno svolto  un ruolo molto importante.  

 

René è stato condannato ingiustamente a 15 anni di prigione, accusato di cospirazione  contro gli Stati Uniti e come agente straniero senza previa dichiarazione. Come punizione addizionale non permettono che  sua moglie lo visiti da quando è recluso violando i diritti umani, i diritti  del detenuto e le stesse leggi degli USA.  

 

L'ultima volta che si sono visti è stato il 16 agosto 2000, quando le autorità federali arrestarono Olga per tre mesi, mantenendola reclusa nella prigione statale di Fort Lauderdale e quindi mandandola in Cuba nel novembre di quell'anno.  

 

“Il vero obiettivo della mia detenzione era fare pressioni su René, perché firmasse un accordo negoziato con la Procura Federale del sud della Florida, nel quale si dichiarava colpevole e garantiva di testimoniare contro gli altri accusati. Lui non ha accettato e pochi giorni dopo mi hanno arrestato”, afferma Olga Salanueva nelle dichiarazioni pubblicate nel libro “El Dulce Abismo”.  

 

Per la nona occasione il Dipartimento di Stato nordamericano ha rifiutato il visto ad Olga. Questa volta ha specificato che questa ineleggibilità ha carattere permanente, e le impedisce per sempre di viaggiare negli Stati Uniti per vedere il marito.  

 

Il Diario di René dimostra che durante tutto il processo giudiziario contro I Cinque è prevalsa la violazione della Costituzione nordamericana; dettaglia la forma in cui la Procura ha creato i crimini senza provarli nel processo, come ha manipolato le prove ed ha promosso un ambiente ostile nella comunità.  

 

Le annotazioni di René smascherano le vere intenzioni del Governo degli USA: proteggere i gruppi terroristi anticubani e punire coloro che lottano contro di loro.