18 giugno '08 -  www.granma.cubaweb.cu

Evo denuncia azioni sovversive

dell’USAID in Bolivia

 

     

 

La Paz - Il presidente boliviano, Evo Morales, ha chiesto a suo omologo nord americano, George W. Bush, di esigere una spiegazione dall’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) per le sue azioni sovversive in Bolivia.

Morales ha fatto la richiesta dopo che il presidente degli Stati Uniti ha richiamato il suo ambasciatore in questo paese andino, Philip Goldberg, per ricevere informazioni sulle massicce proteste che si sono verificate la scorsa settimana davanti alla sede diplomatica USA di La Paz.

Il governante sudamericano ha  sottolineato che se Washington ha convocato Goldberg per la marcia iniziata nella vicina città di
El Alto dovrebbe convocare anche l’USAID che si dedica a "cospirare contro il governo e la democrazia".

A più riprese l'amministrazione di Morales ha denunciato le continue attività, in suo pregiudizio, che questa entità e Goldberg promuovono per fomentare l'instabilità interna, ivi compreso il finanziamento di gruppi di oppositori.


Il governo boliviano aveva annunciato nel marzo scorso la decisione di controllare le finanze di varie Organizzazioni non Governative, ONG’s, che ricevono denaro dalla USAID per svolgere campagne contro il presidente Morales


Il 9 giugno scorso, organizzazioni sociali di
El Alto hanno sfilato davanti alla sede diplomatica di Washington, chiedendo l'estradizione dell’ ex presidente Gonzalo Sánchez de Lozada e dell’ex ministro della Difesa, Carlos Sanchez, accusati, in Bolivia, di genocidio.

Evo ha qualificato questa manifestazione come una "reazione del popolo contro le politiche del governo degli Stati Uniti che protegge e nasconde delinquenti e i popoli hanno il diritto di protestare".

 

Sanchez de Lozada e il suo ex ministro alla Difesa sono accusati in Bolivia di genocidio per aver provocato la morte di 70 persone e più di 400 feriti nell’ottobre del 2003.