6 ottobre '08 - www.granma.cu (PL)

 

Evo Morales invita a garantire il

Referendum costituzionale

 

 

     

 

Il presidente boliviano, Evo Morales, ha appena presentato ai nove prefetti dei dipartimenti una proposta che aiuta a rendere viabile il dialogo e pacificare il paese.

 

In accordo con il portavoce di Palacio Quemado, Iván Canelas, l’iniziativa include un richiamo al Congresso Nazionale su una legge di convocazione ad un referendum, per ratificare la nuova Costituzione Politica dello Stato – CPE – un progetto approvato in Oruro nel dicembre scorso.

 

Il testo intitolato "Le basi per installare il dialogo e costruire un gran accordo nazionale", letto da Morales, raccoglie anche le principali conclusioni delle tavole tecniche sulle autonomie e la distribuzione delle entrate provenienti dalle imposte dirette sugli idrocarburi, IDH.

 

Morales ha presentato le proposte dopo tre ore di conversazioni nella Casa Campestre di Cochabamba.

 

L’iniziativa del Capo dello Stato implica l’accettazione degli accordi raggiunti nelle conversazioni, che raccolgono la domande delle regioni di Beni, Pando, Santa Cruz e Tarija, in relazione alle autonomie locali.

 

Morales ha ricordato che esistono gruppi radicali che sanno che il popolo ha una coscienza e deciderà con il suo voto nelle urne il futuro della nuova legge, ma senza la violenza di alcuni governanti.

 

Il vicepresidente della Federazione delle Associazioni Municipali (FAM), Luis Revilla, ha segnalato che l’accordo della nuova costituzione garantisce l’uguaglianza delle gerarchie costituzionali con le distinte autonomie dipartimentali, municipali ed indigene.

 

Sono state stabilite anche le competenze dello Stato e dei governi autonomi, ha precisato.

 

Sul IDH, Revilla ha spiegato che se quest’anno ci saranno eccedenti nel fondo delle pensioni vitalizie d’anzianità, il Governo li consegnerà alle regioni.

 

Le organizzazioni sociali alleate all’esecutivo hanno anticipato che sperano in una risposta del Parlamento all’iniziativa di Morales, prima d’iniziare una marcia il prossimo 13 ottobre, che si concluderà con una presenza attorno al Congresso, a La Paz.