29 settembre '08 - www.granma.cu (PL)

 

Il sud america vive una rivoluzione continentale
 

 

Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha definito opportuno e produttivo il viaggio realizzato in Cina, Russia, Francia, Portogallo e Cuba.

 

“Di fronte al maremoto che sconvolge il mondo dobbiamo dire: “Meno male che è giunta a tempo qui la Rivoluzione Bolivariana, come ha scritto il compagno Fidel in una delle sue Riflessioni”, ha affermato il capo di Stato, ed ha anche fatto allusioni dirette alla crisi finanziaria provocata dagli Stati Uniti, che minaccia l’umanità.

 

Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha offerto a Cuba tutto l’appoggio necessario per riparare i danni provocati dal passaggio dei due uragani Gustav ed Ike in pochi giorni. 

 

“Cuba conta sul nostro appoggio per recuperare tutto quello che va recuperato dopo il disastro lasciato dai cicloni”, ha dichiarato Chávez durante una manifestazione di massa nel Poliedro di Caracas, dove il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) ha iniziato la sua campagna elettorale.

 

Chávez ha trasmesso ai membri del PSUV e al popolo venezuelano i saluti del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, che ha incontrato all’inizio e al termine del suo giro internazionale, che lo ha portato in Cina, Russia, Francia  e Portogallo.

 

“Da qui diciamo, Viva Fidel, e mandiamo un saluto solidale al popolo  cubano. Da qui ti diciamo, Fidel, che vinceremo e che stiamo vincendo”, ha affermato lo statista.

 

“Chi vuol vedere una Rivoluzione venga in sud america dove si vive una Rivoluzione continentale”, ha dichiarato Chávez, dopo aver salutato il popolo dell’Ecuador e il suo omologo Rafael Correa, durante la giornata del Referendum costituzionale, poi vinto a gran maggioranza.

 

Durante la cerimonia per l’inizio della campagna elettorale, per le elezioni regionali e municipali del prossimo 23 novembre, del Partito Socialista Unito - PSUV - Chávez ha segnalato che questa era la forza politica che mancava nel paese, la forza necessaria.

 

“Ci mancava un Partito che avesse come avanguardia il popolo, che dia impulso e orienti e che muova le grandi masse”,ha dichiarato ancora.  

 

 

4 giugno '08 - J.A.Borrego www.granma.cu (PL)

 

Il Partito Socialista Unito del Venezuela

elegge i candidati a governatori e sindaci

 

 

La democrazia vera è quelle che sale dal popolo, ha proclamato il leader bolivariano e presidente del Partito Socialista Unito del Venezuela, (PSUV), Hugo Chávez, valutando il processo d’elezione dalla base dei candidati di questo gruppo politico, in vista delle elezioni dei governatori e dei sindaci previste per il mese di novembre.

 

Dopo aver votato nella scuola Tecnica Robinsoniana, Manuel Palacio Fajardo, dell’emblematica parrocchia di Caracas 23 di Gennaio, Chávez ha definito storica la giornata di domenica 1º giugno che, nonostante l’interesse meschino dell’opposizione per denigrare l’esempio del PSUV, non ha precedenti nella storia democratica della nazione.

 

In un breve scambio con la stampa, Chávez ha segnalato il significato che ha avuto per questo processo la formazione del Partito, che conta già su 14000 battaglioni consolidati in tutto il paese e che, prima di giungere a questo momento, ha sviluppato con successo il suo congresso di fondazione nel quale sono stati definiti i principi programmatici, le norme interne e la strategia dell’organizzazione. Poi è stato eletto il direttivo nazionale.

 

"Necessitiamo governatori e sindaci che vogliano costruire il socialismo", ha detto Chávez, che ha reiterato il carattere strategico delle elezioni di novembre per il processo rivoluzionario, quando si eleggeranno 328 sindaci, due municipi maggiori e 23 governatori, di fronte alle minacce secessionista e alla destabilizzazione dell’oligarchia e dell’imperialismo nordamericano.

 

Chávez ha anche sottolineato l’entusiasmo con cui le forze rivoluzionarie partecipano alle elezioni primarie dei candidati - sono iscritti 5722000 militanti del PSUV - oltre alle garanzie esistenti per la trasparenza delle stesse ed ha ringraziato il lavoro del Consiglio Nazionale Elettorale, l’ente incaricato d’organizzare le votazioni come stabilisce la Costituzione e quello della Forza Armata Nazionale che in virtù del Piano Repubblica realizza la custodia del processo.