6 novembre '08 - L.de Jesus www.granma.cu (PL) 

 

 

Il blocco é obsoleto

 

 

 

“La condanna dei 209 imprenditori statunitensi delle regole

Imprenditore nordamericano a favore delle relazioni con Cuba

 

 

7.11.08 (AIN) - Michael Mauricio, presidente della compagnia nordamericana Florida Produce, ha espresso il suo appoggio alle relazioni economiche e commerciali tra Cuba e gli Stati Uniti.

In una dichiarazione fatta alla AIN nel Padiglione 24 della FIHAV 2008, in Expocuba, dove espongono i loro prodotti 200 imprese degli USA, quest’uomo d’affari, che è nipote di un cubano, ha detto: “Io voglio che si elimini il blocco nordamericano contro l’Isola”.

Mauricio è soddisfatto di questa edizione della Feria Internacional de La Habana (FIHAV 2008), ed ha aggiunto: “Ho già firmato tre contratti per rifornire Cuba di uva, pere e uvetta”. 

Già alla fine del 2001, quando si aperse la prima breccia per commerciare con Cuba, il presidente della Florida Product cominciò negoziare con Alimport e nel 2002 realizzò il suo primo imbarco di cipolle, seguito da altri di frutta fresca e frutta secca.

FIHAV 2008, alla quale partecipano 1420 firme di 56 paesi, è la più grande sino ad oggi per le rappresentazioni ufficiali, imprenditoriali e gli spazi occupati.  Il proposito dell’incontro che durerà sino a sabato 8, è negoziare affari e identificar opportunità commerciali.

 imposte da  Washington a Cuba è assoluta”, ha assicurato Pedro Álvarez Borrego, presidente dell’impresa cubana importatrice di alimenti Alimport, durante la terza giornata della XXVI Fiera Internazionale di L'Avana che consegnerà i suoi premi, oggi giovedì 6.

 

"Le proibizioni di viaggi, di finanziamento, di vendita ed acquisto, etc., dagli  Statu Uniti a Cuba danneggiano sensibilmente il nostro paese e anche i produttori nordamericani che in questa situazione speciale di crisi economica  stanno perdendo un mercato vicino, un potenziale compratore e fornitore di beni e servizi. Nonostante tutto questo la partecipazione delle imprese degli USA nella Fiera è cresciuta quest’anno, con 110 compagnie presenti, ed  esistono le possibilità di materializzare importanti accordi per Cuba.

 

Alimport deve firmare, nell’ambito di questa Fiera, contratti per un valore di 300.000.000 di dollari con vari paesi: Cina, Vietnam, Venezuela, Brasile, Cile e Argentina”, ha sottolineato Pedro Álvarez Borrego.

 

Sino ad oggi il commercio con il vicino a nord è andato in una sola direzione.

 

Di fronte ad un’eventuale eliminazione di queste restrizioni che vigono da quattro decenni e dieci amministrazioni nordamericane questi acquisti si potrebbero moltiplicare, pur mantenendo Cuba i suoi soci tradizionali.

 

Questa politica è superata e non si deve più mantenere. 

 

Ogni giorno è più importante per gli agricoltori, i portuali, gli imprenditori, i trasportatori e lo stesso popolo degli USA la necessità di cambiare e d’eliminare questo blocco che è negativo per tutti.

 

Jay Brickman, presidente della compagnia navale nordamericana Crowley, ha confermato a Granma che esistono possibilità reali d’incrementare gli affari tra Cuba e gli Stati Uniti, ma che questi sono ostacolati dal blocco.

 

“Il blocco pregiudica il popolo cubano e anche quello nordamericano perchè le esportazioni sono entrate. Abbiamo problemi di deficit nella nostra bilancia commerciale internazionale ed una forma di cambiare è una maggior esportazione ed in questo Cuba può svolgere un ruolo molto importante”, ha detto.

 

Inoltre ha ricordato che un anno fa una delegazione degli Stati Uniti ha visitato l’Isola per fare uno studio del commercio agricolo ed ha concluso che se non esistessero le restrizioni imposte dal blocco, i negoziati potrebbero facilmente raddoppiare, con un calcolo molto conservatore. 

La  Crowley è stata la prima compagnia navale a trasportare carichi dagli USA  a Cuba, nel dicembre del 2001, e l’unica sino ad oggi che trasporta contenitori. Da allora realizza una media di 52 viaggi l’anno.

 

Riferendosi all’influenza possibile della nuova amministrazione statunitense  nelle relazioni commerciali tra i due paesi, Brickman ha assicurato che “Dovrà offrici le opportunità che non abbiamo avuto sino ad oggi, perchè i permessi, le dette licenze, hanno sempre ridotto le possibilità a uno spettro molto ristretto. Spero proprio di vedere una maggior flessibilità”, ha concluso.