13 giugno '08 -  www.granma.cubaweb.cu

Consiglio Europeo a Bruxelles

 

Ministri degli esteri della UE hanno deciso di revocare l'ingiuste sanzioni contro Cuba

Bruxelles, 19 giugno- La Commissario per le relazioni estere della UE, Benita Ferrero-Waldner, citata dalla Reuters, ha comunicato che l'Unione Europea ha approvato la revoca delle sanzioni contro Cuba.


"Le sanzioni contro Cuba sarranno revocate" ha detto la Ferrero-Waldner ai giornalisti dopo che i Ministri degli Esteri del blocco di 27 paesi hanno raggiunto un accordo, a Bruxelles, sulla questione.

Le ingiuste misure della UE furono imposte, nel 2003, con il pretesto deel’arresto, a Cuba, di 75contras, pagati e sostenuti dal governo degli Stati Uniti di sovvertire l’ordine politico, economico e sociale dell'isola.

Le sanzioni includevano, tra le altre cose, limiti alle visite governative, ridurre la partecipazione europea ad eventi culturali a Cuba, e invitare contras a ricevimenti organizzati in occasione di festività nazionali degli Stati membri della UE.

Oltre alla eliminazioni delle sanzioni, l'Unione Europea cercherà di rilanciare il dialogo politico con L'Avana. Seguendo la posizione dell’attuale governo  della Spagna (paese che ha sostenuto l'applicazione di tali misure durante il governo di destra di José María Aznar, fedele alleato di George W. Bush), la presidenza a rotazione dell'Unione Europea (della Slovenia nel corso del primo semestre del 2008) aveva preparato un testo che proponeva annullare le sanzioni e avviare un dialogo politico con il Governo guidato dal Presidente Raúl Castro Ruz.

Questo documento, ha riportato AFP, ha raggiunto l’accordo politico dei ministri degli esteri dei 27, durante l'apertura del vertice del Consiglio Europeo, ed ora devrà essere approvato in modo ufficiale, probabilmente la prossima settimana in un Consiglio dei ministri dell'Agricoltura della UE, in Lussemburgo.

Su proposta della Repubblica Ceca - uno dei governi, all'interno della UE, più piegato agli interessi degli Stati Uniti - si è introdotto nel testo un "rinnovato impegno" con la cosiddetta Posizione Comune del 1996, sostenuta da Aznar, e che è diventata uno strumento di ingerenza negli affari interni di Cuba.

Secondo AFP, i 27 si sono impegnati a riesaminare, entro un anno, "i risultati del dialogo politico e dei diritti umani". "Ciò che non verrà riesaminato è l'attuazione delle misure, perché queste sono definitivamente revocato" ha assicurato il ministro degli Esteri spagnolo, Miguel Angel Moratinos.

"I ministri degli Esteri dei 27 hanno deciso all'unanimità di revocare definitivamente le misure del 2003 e di avviare una fase di dialogo che non è condizionato né limitato da  alcuna misura che il governo spagnolo crede che non siano mai servite a molto e siano state addirittura controproducente" ha affermato il titolare della diplomazia spagnola in una conferenza stampa.

Da Washington, nel frattempo, la reazione è stata di delusione. "Non siamo favorevoli che l'Unione europea o qualsiasi altro annulli, in questo momento, le sanzioni" ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato, Tom Casey. "Non appoggeremo mai  la flessibilizzazione di tali restrizioni da parte dell'Unione Europea o di chiunque altro" ha aggiunto.

 

13 giugno '08 -  www.granma.cubaweb.cu

 

Messico e Spagna chiedono di levare

le sanzioni UE contro  Cuba

 

 


 

Madrid 12 giugno - I governi del Messico e Spagna hanno espresso il loro sostegno  all’eliminazione delle sanzioni economiche e diplomatiche contro Cuba che l’Unione Europea mantiene dal 2003.
  
Il presidente del governo spagnolo, José Luis Rodríguez Zapatero, ha detto che l'Unione Europea "deve far passi", che potrebbe essere inteso come sarebbe auspicabile che i 27 paesi revochino le sanzioni diplomatiche che gravano sull'isola. Tali sanzioni sono state sospese nel 2005 ma non annullate.
  
Zapatero ha anche considerato che gli Stati Uniti dovrebbero "cambiare" la loro strategia di blocco economico.
  

Il capo del governo spagnolo, José Luis Rodríguez Zapatero, e il presidente messicano, Felipe Calderón, hanno fatto capire il loro desiderio che si produca un cambio nell’atteggiamento degli Stati Uniti verso Cuba.

 

Questo dipenderà dal cambio che si produrrà negli Stati Uniti, soprattutto  a partire dal novembre prossimo con le elezioni presidenziali, ha affermato Zapatero, aggiungendo che le dichiarazioni di uno dei candidati in relazione a Cuba avevano una sfumatura distinte, parlando durante una conferenza stampa congiunta con Calderón.

 

Zapatero ha precisato che si riferiva al candidato democratico  Barack Obama, ma che comunque “qualsiasi opinione espressa ora sarebbe solo anticipare gli avvenimenti”.

 

“Siamo rispettosi con le decisioni sovrane di ogni paese”, ha affermato il presidente messicano in visita ufficiale in Spagna, che si è mostrato contrario al blocco economico degli USA contro l’Isola.

 

“Le strategie del blocco non sono adeguate e non hanno mai dato frutto alcuno, se non la carenza dei beni”, ha detto Calderón, che ha stimato che si deve permettere che attui la diplomazia, nel rispetto assoluto delle decisioni del popolo cubano.


Nel corso di una conferenza stampa i due leader, Calderon ha chiesto che sia la diplomazia ed il rispetto per le decisioni del popolo cubano ciò che marchi il futuro politico di Cuba.
  
Lunedì prossimo, nel corso di una riunione dei cancellieri della UE, in Lussemburgo, si proporrà porre termine alle sanzioni contro la nazione antillana.