Gli Stati Uniti, rafforzando il blocco  economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba, vogliono – questo è uno dei loro principali obiettivi - impedire ed ostacolare lo sviluppo turistico dell'Isola.

 

Regolamenti e leggi che impediscono o quasi il contatto dei loro nazionali con la realtà cubana e gli ostacoli alle operazioni commerciali normali in questo settore, imposti alle imprese situate nel loro territorio e a tutte le filiali all'estero servono per impedire lo sviluppo del settore. 

 

Mentre si proclamano difensori delle libertà, gli USA puniscono i loro cittadini che visitano l’Isola come turisti con forti multe e condanne e impediscono le attività alle agenzie commerciali specializzate. 

 

Le distinte azioni che svolgono gli Stati Uniti contro l'industria turistica di Cuba  hanno provocato una perdita di 1419.4 milioni di dollari, denuncia una relazione presentata da Cuba presso le Nazioni Unite. 

 

Il governo degli Stati Uniti inoltre ostacola l’utilizzo dei siti web degli uomini d'affari che lavorano come agenti di viaggio in altri paesi, per evitare l’inclusione della promozione di viaggi a Cuba. 

 

Varie imprese nordamericane sono state multate durante il 2007 ed il 2008 per aver venduto passaggi per cuba e soggiorni in hotel dell'Isola e le linee aeree canadesi, se sorvolano il territorio nordamericano, devono consegnare le liste dei loro passeggeri con 72 ore d’anticipo. 

 

Un'altra illegalità contro la libertà di commercio e dei viaggi è la pressione esercitata dal governo nordamericano sull'impresa Boeing e sulla linea aerea Air Europa invitando a non affittare più aerei alla Cubana de Aviación, per il trasporto dei turisti a L'Avana dalla Spagna, dal Regno Unito e dalla Francia, fatto che ha provocato la perdita di due milioni di dollari all'industria turistica cubana.