16 aprile '08 -  www.granma.cu (AIN)

 

La produzione di alimenti


 

 

Le autorità cubane hanno sviluppato un programma per rafforzare le capacità produttive di 15 Cooperative per la Produzione Agricola e l’Allevamento, che in complesso dovranno produrre nel 2010 circa 138 mila tonnellate di alimenti.

 

Il settimanale Trabajadores ha pubblicato una nota in cui di dice che gli investimenti nelle entità di tutta l’Isola garantiranno le risorse materiali e tecniche che permetteranno di aumentare la resa agricola. 

 

Questo programma è cominciato alcuni anni fa in 58 cooperative, ma la mancanza di risorse aveva obbligato a ridurne il numero. 

 

I piani si basano sugli studi della qualità dei suoli, l’irrigazione e la forza di lavoro, considerata uno dei titoli deficitarii a Cuba.

 

Nel 2007 la produzione è stata di circa 50.600 tonnellate di tuberi, ortaggi, frutta e graminacee; quest’anno il programma prevede una produzione di almeno 92.000 tonnellate e di 115.000 nel 2009. 

 

Il membro della segreteria del Comitato Centrale del PCC, Maria del Carmen Concepcion, ha assicurato che produrre alimenti nell'Isola è una questione di sicurezza nazionale, considerando gli alti prezzi e la mancanza di prodotti nei mercati internazionali. 

 

Il presidente dell'Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori, Orlando Lugo, ha analizzato con i dirigenti delle cooperative i fattori obiettivi che ostacolano il loro funzionamento ed ha portato vari esempi: in provincia di Holguín, una cooperativa per mancanza dei pneumatici di un trattore perde giornalmente

200 litri di latte, che nel mercato mondiale  costa 53 centesimi di dollaro a litro. 

 

Il dirigente dei Piccoli Agricoltori ha segnalato che gli stessi coltivatori hanno deciso la rotazione delle semine in 1.792 ettari di terra dedicati alla coltivazione della patata ed hanno deciso di seminare 504 ettari a patate dolci, 332 a malanga e il resto a zucca, pomodoro, yucca, banane, cetrioli, angurie, mais e soia.