24 febbraio '08 - www.granma.cu (PL)

 

Raúl Castro è il nuovo

presidente di Cuba
 

Cuba ha un nuovo Consiglio di Stato

 

 

Raúl Castro è il nuovo presidente di Cuba

L’Assemblea Nazionale del Poder Popular ha eletto Raúl Castro Ruz come presidente del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba per i  prossimi cinque anni.

 

Raúl Castro è il nuovo presidente di Cuba. In un processo di votazione diretta e segreta, i deputati al Parlamento hanno eletto anche il primo vicepresidente e altri cinque vicepresidenti.

 

Come primo vicepresidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri è stato  eletto José Ramón Machado Ventura, che era vicepresidente del Consiglio di Stato.

 

Juan Almeida Bosque, Julio Casas Regueiro, Esteban Lazo Hernández, Carlos Lage Dávila y Abelardo Colomé Ibarra, sono i vicepresidenti del Consiglio di Stato, e José Miguel Miyar Barrueco continua come segretario.

 

Come integranti sono stati confermati José Ramón Balaguer Cabrera, Ramiro Valdés Menéndez, Pedro Saez Montejo, Luís Herrera  Martínez, Iris Betancourt Téllez, Roberto Fernández Retamar, Francisco Soberón Valdés, Felipe Pérez Roque, Carlos Valenciaga Díaz e  Orlando Lugo Fonte.

 

Il Consiglio di Stato è stato rinnovato al del 41,9 per cento, con l’inclusione di 13 nuovi membri: Yolanda Ferrer Gómez, Salvador Valdés Mesa, Juan José Rabilero Fonseca, Julio Martínez Ramírez e María del Carmen Concepción González. Tania León Silveira, Regla Dayamí Armenteros Mesa, Inés María Chapman Bou, Dignora Montano Perdomo, Zurina Acosta Brook, Guillermo García Frías, Leopoldo Cintra Frías e Álvaro López Miera.

 

I deputati si sono riferiti a Fidel Castro chiamandolo “Il nostro invitto Comandante in Capo, realizzatore dei sogni dell’Eroe Nazionale cubano José Martí e dei nostri martiri più illuminati di tutte le epoche”.

 

24 febbraio '08 - www.granma.cu (PL)

 

I deputati al Parlamento cubano

hanno prestato giuramento

 

 

I nuovi deputati all’Assemblea Nazionale del Poder Popular (ANPP) di Cuba hanno prestato giuramento in sessione solenne dopo che le autorità della Commissione Elettorale Nazionale (CEN) hanno esaminato e convalidato i loro certificati d’elezione.

 

Raúl Castro

La più giovane deputata è Liaena Hernández Martínez, di 18 anni, dirigente studentesca nell’orientale provincia de Guantánamo, ed ha giurato a nome dei 614 deputati che integrano la VII Legislatura del Parlamento cubano.

 

Lealtà alla Patria, osservare e far osservare la Costituzione della Repubblica e altre norme giuridiche, compiere al meglio gli obblighi che impone questa responsabilità e subordinarsi alla volontà degli elettori sono stati i temi del testo letto dalla Hernández.

 

La presidentessa della CEN, María Esther Reus, ha dichiarato valido il quorum stabilito per la sessione ed ha comunicato l’assistenza di 597 deputati, ossia il 97,23%, con 17 assenti giustificati tra i quali Fidel Castro, per ragioni di salute.

 

285 parlamentari sono delegati di base, pari al 46,42%, 348 sono maschi e 266 femmine.

 

La  Reus ha segnalato l’elevata partecipazione femminile nell’organo legislativo, che è un riconoscimento del popolo agli sforzi e alla tenacia femminili in tanti anni così difficili e complessi.

 

131 deputati hanno tra 18 e 40 anni; 373 tra 41 e 60, e 106 più di  60 (il 17,25 per cento), e quindi il 56% di tutti i deputati è nato dopo il Trionfo della Rivoluzione del 1959. L’età media è di 49 anni.

 

La composizione giovanile non solo rappresenta l’accesso naturale delle nuove generazioni nei posti di decisionali, ma anche la continuità dell’opera rivoluzionaria iniziata nel gennaio del 1959, ha aggiunto la titolale della CEN, aggiungendo che 481 deputati sono laureati (il 78,34 per cento) e 127 hanno diplomi di scuole superiori, pari al 99,02 per cento .

 

Il 35,67 per cento sono negri e meticci e il 64,33 per cento bianchi, dato che  corrisponde alla composizione etnica attuale della popolazione cubana.

 

175 deputati sono vincolati alla produzione e ai servizi (operai, contadini educatori e il settore della sanità;  altri 25 appartengono a sfere d’investigazione scientifica;  10 sono sportivi; 16 sono lavoratori della stampa e 26 scrittori, artisti e lavoratori della cultura; 4 appartengono a istituzioni religiose e 39 sono capi, ufficiali e membri dei ministeri delle Forze Armate Rivoluzionarie e degli Interni.

 

22 febbraio '08 - A.R.Gavilan www.granma.cu

 

Verso l’insediamento

del nuovo Parlamento

• Il prossimo 24 febbraio si costituirà la nuova Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular

 

 

 

Poche ore ci separano da uno dei momenti più decisivi per i cubani. Il prossimo 24 febbraio, i 614 deputati eletti recentemente dal popolo s’insedieranno, costituendo la nuova Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare (Parlamento ndt.).

 

Con questo passo Cuba metterà il punto finale al processo delle elezioni generali convocate nel giugno del 2007. Si percorreranno nuovi cammini, in nome della democrazia, della Rivoluzione, della patria, del socialismo, dell’indipendenza e della sovranità.

 

Costituirsi per una nuova legislatura, il cui mandato è di cinque anni, non è l’unica gran responsabilità morale, legale e storica, che affronterà l’organo supremo del potere dello Stato. I parlamentari dovranno scegliere, tra i propri membri, prima la direzione della stessa assemblea e, in secondo momento, il Consiglio di Stato.

 

Secondo la Costituzione della Repubblica di Cuba e la Legge Elettorale, durante l’esercizio delle funzioni, i deputati hanno il dovere di sviluppare il proprio lavoro a beneficio dell’interesse del popolo, mantenere i contatti con gli elettori, ascoltarne le proposte, i suggerimenti e le critiche. Allo stesso tempo devono spiegare la politica dello Stato e rendere conto del proprio operato.

 

Tra le altre funzioni, l’Assemblea Nazionale del Potere Popolare deve discutere e approvare i piani nazionali di sviluppo economico e sociale, discutere e approvare il bilancio dello stato, approvare i principi del sistema di pianificazione e direzione dell’economia nazionale, determinare il sistema monetario e creditizio e approvare le linee generali della politica estera ed interna.

 

Non meno importati sono le responsabilità di dichiarare lo stato di guerra in caso di aggressione militare e approvare trattati di pace, stabilire e modificare la divisione politica amministrativa del paese, esercitare il più alto controllo sugli organi dello Stato e del Governo, e designare, su proposta del Presidente del Consiglio di Stato, il Primo Vicepresidente, i Vicepresidenti e gli altri membri del Consiglio dei Ministri.

 

Il 24 febbraio, dopo l’esame e la convalida dell’elezione di ogni deputato, sarà costituita ufficialmente l’Assemblea Nazionale, che eleggerà, tra tutti i suoi membri, il Presidente, il Vicepresidente e Segretario dell’assemblea, in virtù delle proposte che presenterà la Commissione Nazionale delle Candidature.

 

L’Assemblea, sempre tra i propri membri, sulla scorta del progetto che presenterà la Commissione Nazionale delle Candidature, eleggerà il Consiglio di Stato, composto da un Presidente, un Primo Vicepresidente, cinque Vicepresidente, un Segretario ed altri 23 membri. Il Presidente del Consiglio di Stato è capo dello Stato e capo del Governo.

 

Saranno i deputati che, con elezione diretta e segreta, eleggeranno i compagni che copriranno questi incarichi. Risulterà eletto chi otterrà più del 50% dei voti validi espressi.

 

Prima di queste importanti votazioni, la Commissione Nazionale delle Candidature – composta da rappresentanti della CTC (Centrale dei Lavoratori Cubani), della FMC (Federazione delle Donne Cubane), dei CDR (Comitati di Difesa della Rivoluzione),  della FEEM (Federazione Studenti Scuole Superiori), dell’ANAP (Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori) e della FEU (Federazione Studentesca Universitaria) -  sta realizzando le consulte necessarie, a tutti i livelli, inclusi incontri con i deputati, per presentare progetti di candidature d’alta qualità.

 

I 614 deputati eletti lo scorso 20 gennaio  rappresentano l'opera della Rivoluzione in tutti i settori, territori e gruppi generazionali. Persone con talento, solide convinzioni rivoluzionarie, alta preparazione e provate qualità umane.

 

Lo conferma il fatto che oltre il 28% sono operai, contadini e lavoratori legati ai servizi, all’insegnamento e alla salute. Le donne sono 265, pari al 43,16%, ovvero il 7,16% in più rispetto alla scorsa legislatura. Il 35,65% dei deputati sono neri e meticci.

 

L’età media del futuro Parlamento è di 49 anni, oltre il 56% è nato dopo il trionfo della Rivoluzione, il 63,22%, pari a 385 deputati, è al primo mandato mentre degli uscenti sono stati confermati 224, pari al 36,78%.