27 novembre 2008 -  www.prensa-latina.cu

 

Cuba registra il più basso

tasso di AIDS dei Caraibi

 

 

Cuba registra un tasso di prevalenza di AIDS del 0,1%, la più bassa dei Caraibi, ha assicurato la dottoressa Rosaida Ochoa, direttrice del Centro Nazionale di Prevenzione della malattia.  Nell'isola è ridotta la mortalità per malattie relazionate con l'AIDS, e la trasmissione madre-figlio è infima, tuttavia, l'epidemia aumenta in forma sostenuta, specialmente tra la popolazione maschile, ha segnalato l'esperta alla stampa.  


Fino ad oggi, l’80% dei sieropositivi cubani sono uomini e, di loro, l’85% ha relazioni sessuali con altri uomini, ha osservato Ochoa.  


La capitale del paese è la provincia più colpita, ha aggiunto.  
 

Attualmente nella nazione cubana 8607 persone vivono con l’AIDS, e più di tre mila ricevono terapia contro i retrovirus, secondo le indicazioni internazionali, ha segnalato da parte sua, il laureato Manuel Hernandez, vicedirettore del centro.  


Nel 2008, fino ad ora, si sono scoperti mille 150 nuovi casi, e realizzati più di 1,7 milioni di test diagnostici.  


Hernandez ha sottolineato il programma nazionale di prevenzione che sviluppa il paese dagli inizi dell'epidemia, che incorpora dei piani di investigazione, valutazione, formazione e orientazione a tutta la popolazione, specialmente alle persone con HIV e gruppi vulnerabili.  


Ha messo in risalto il lavoro del Centro, che compie 10 anni di creazione, ed i progetti che sono stati realizzati per il miglioramento della qualità di vita delle persone sieropositive.  


Ha distinto la Linea di Appoggio alle persone con HIV, una rete nazionale ubicata in tutte le province e municipi che realizzano lavori di orientazione, di presa di coscienza, abilitazione e programmi di aiuto alla comunità colpita.  


Il paese prepara una serie di attività per celebrare il Giorno Mondiale di Risposta all'Epidemia dell’AIDS, il prossimo 1° dicembre, tra le quali risaltano, un gala culturale, funzione speciale del Circo Nazionale, fiere di prevenzione, giornate scientifiche e festival di teatro.
 

 

 

5 agosto '08 - www.granma.cu (PL) 

 

L’esperienza di Cuba nella

prevenzione del VIH/SIDA


 

“I risultati del lavoro di prevenzione del VIH/SIDA in Cuba partono dal criterio d’affrontare questo male con una messa a fuoco integrale”, ha segnalato  a Città del  Messico il vice ministro della sanità cubana, Luis Strucht, che si è riferito all’interesse mostrato nell’esperienza cubana nei temi d’educazione e prevenzione dell’infezione da parte dei partecipanti alla XVII Conferenza Internazionale sul tema, che si sta svolgendo nella capitale del Messico. 

 

“Le migliaia di medici e infermiere - con i maestri - che lavorano nel sistema di salute sono direttamente coinvolti nella lotta prioritaria che riguarda il VIH/SIDA nella società cubana”, ha detto lo specialista in epidemiologia e igiene.

 

“A Cuba i casi di contagio tra giovani di 15 – 24 anni sono diminuiti grazie  ad una maggiore coscienza nella pratica delle relazioni sessuali in forma protetta.

 

Vivono con il VIH attualmente 8200 cubani, l’80% dei quali sono di sesso maschile e tra i quali l’85% ha acquisito il virus facendo sesso con altri uomini.

 

Sino ad oggi a Cuba sono morte come conseguenza del VIH/SIDA 1800 persone”, ha precisato Strucht.

 

Il tasso di presenza del VIH/SIDA a Cuba nella popolazione sessuale attiva è uno dei più bassi del mondo ed inoltre i malati ricevono tutte le cure necessarie gratuitamente con gli antiretrovirali di produzione nazionale.