12 maggio '08 - www.granma.cu 

 

I migliori ed i peggiori

paesi per le madri

 

 

 


Save the Children, un’organizzazione umanitaria indipendente globale, radicata negli USA, ha emesso il suo nono Indice delle Madri (Mother’s Index) annuale che classifica i migliori ed i peggiori paesi per madri e bambini.

 

L’Indice, incluso nello studio dell’organizzazione sulle Condizioni delle Madri nel Mondo 2008 (State of the World’s Mothers 2008), compara il benessere delle madri e dei bambini in ben 146 paesi, più che negli anni precedenti.

 

I paesi nordici hanno conquistato i primi posti delle classifiche dei miglior luoghi per le madri, mentre i paesi dell’Africa subsahariana sono fanalini di coda.

 

Tra i paesi industrializzati, gli Stati Uniti occupano la 27a posizione quest’anno, scendendo rispetto allo scorso anno. Nelle classifiche dei paesi meno industrializzati, Cuba, Argentina, Uruguay e Costa Rica figurano tra i primi dieci per le madri.

 

Nell’indice completo, i paesi classificati nelle prime posizioni, generalmente, hanno indicatori molto alti per le madri ed i bambini nei settori della salute, dell’educazione e dell’economia, mentre i paesi delle ultime posizioni sono l’immagine invertita con un disimpegno mediocre in tutti gli indicatori.

 

Le condizioni per le madri ed i loro bambini nei paesi ultimi classificati dell’Indice sono implacabili.

 

In media, 1 madre su 21 muore per cause legate alla gravidanza. Più di un bambino su 6 muore prima del suo quinto compleanno, approssimatamene 1 su 3 soffre di denutrizione e solo 3 bambine su 4 s’iscrive alla scuola elementare.

 

"Il benessere della madre è relazionato a quello del suo bambino", ha spiegato Charles MacCormack, presidente e CEO di Save The Children, "non sorprende che nei peggiori paesi per le madri, sia le donne che i bambini muoiono giovani".

 

"In America Latina, il rischio per la donna di morire per cause legate alla gravidanza è di 1 su 290. C’è una grande divisione delle condizioni di salute e benessere delle madri tra i paesi ricchi ed in paesi poveri", ha aggiunto MacCormack.

 

"Nelle nazioni ricche, dove le donne hanno accesso ai servizi sanitari basici, partorire è generalmente un momento di allegria. Senza dubbio, nei paesi poveri, dove c’è poco o zero accesso a professionisti della salute qualificati, è generalmente qualcosa di tragico".

 

"Per chiudere la breccia e migliorare le condizioni per le madri ed i bambini, specialmente nelle aree più povere, la comunità globale ha bisogno di lavorare meglio per offrire alle madri accesso all’educazione, opportunità per guadagnare e servizi sanitari di base per le madri ed i bambini", ha concluso MacCormack.

 

INDICATORI CHIAVE

 

La condizione delle madri è stata comparata in 146 paesi, in base ai seguenti indicatori del benessere delle donne e dei bambini: Rischio di morte per gravidanza, percentuale di donne che utilizzano anticoncezionali moderni, assistenza qualificata al momento del parto, aspettativa di vita per le donne, numero di anni d’educazione stimata per le donne, relazione tra i salari donne ed uomini, benefici del congedo di maternità, partecipazione delle donne al governo nazionale, indice di mortalità dei minori di 5 anni, percentuale di bambini minori di 5 anni con insufficienza di peso moderata o grave, indice d’iscrizione alla scuola, relazione tra bambine e bambini iscritti alla scuola elementare, percentuale della popolazione con accesso all’acqua potabile.

 

Save the Children è un’organizzazione indipendente, dedicata a creare un cambio duraturo per i bambini bisognosi negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Per ulteriori informazioni, visita l’indirizzo www.savethechildren.org .

 

L’agenzia lavora per assicurare il benessere e la protezione dei bambini in oltre 120 paesi.