Washington 17 gennaio '08 - www.granma.cu (PL)

 

GUANTANAMO

Denunciata cospirazione USA contro Al Jazeera

 

 

La detenzione del cameraman Sami Al-Haj nel carcere di Guantánamo è parte delle ostilità degli Stati Uniti contro l’emittente televisiva Al Jazeera, nella quale cerca di infiltrare agenti segreti, ha denunciato oggi il fratello del prigioniero Asim Al-Haj.

 

In un’intervista alla catena radiotelevisiva comunitaria Democrazy Now, Asim ha assicurato dal Sudan che suo fratello è vittima della politica del governo di George W. Bush contro l’emittente del Qatar, alla quale cerca di imputare legami con Al Qaeda.

 

Il cameraman è detenuto da oltre sei anni ed è stato interrogato in 130 occasioni, per ottenere dichiarazioni sui presunti legami di Al Jazeera con Al Qaeda.

 

"Hanno tentato anche di reclutarlo come spia dei servizi segreti statunitensi per lavorare all’interno dell’emittente qatariota, in cambio avrebbero concesso la cittadinanza nordamericana a lui e alla sua famiglia", ha rivelato il fratello.

 

Dal 7 gennaio 2006, Sami è entrato in sciopero della fame, che ancora continua. E’ alimentato con la forza attraverso sonde dai guardiani della prigione di Guantànamo, territorio cubano occupato dagli Stati Uniti contro la volontà del governo e del popolo dell’isola.

 

In questa enclave, il Pentagono detiene ancora 300 prigionieri, etichettati come "combattenti nemici", termine con il quale Washington si attribuisce il diritto di trasformare la detenzione in indefinita e ai margini di ogni assistenza legale.