Una giornata memorabile

a Costa de Sauipe

 

18 dicembre '08-  www.granma.cu

 

Cuba ha partecipato ad un avvenimento memorabile, descritto dal presidente Raul Castro, dal benvenuto all'Isola del Gruppo di Río alle commosse parole dei capi di Stato presenti in questa città sulla costa brasiliana.

 

“È un privilegio dare il benvenuto a Cuba come membro del Gruppo di Río”, ha detto il presidente messicano, Felipe Calderon, che ha anche sottolineato  che la presenza di questo paese fraterno sarà molto preziosa per la costruzione di un destino comune con valori condivisi. 

 

“Resistiamo e siamo qui, in questo appuntamento memorabile”, ha ha detto Raul Castro prima di rivelare che poco prima aveva commentato a Felipe Perez Roque quanto gli dispiaceva che non fosse presente fisicamente Fidel, anche se sicuramente li stava guardando alla televisione. 

 

Nonostante la fitta agenda del programma della giornata, i capi di Stato hanno insistito nel sottolineare l'entrata di Cuba nel Gruppo di Río o, come  l’ha considerata il presidente venezuelano, Hugo Chavez, un atto di giustizia storica. 

 

I presidenti Tabaré Vazquez, dell’Uruguay, Manuel Zelaya di Honduras ed il primo ministro Bruce Golding della Giamaica hanno posto in risalto l'avvenimento. 

 

Il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, ha sottolineato il momento speciale, con parole di ammirazione verso Fidel Castro colui che –ha detto – è  presente in ogni parola pronunciata in questa riunione. 

 

Lula ha insistito nell'irrazionalità del blocco  statunitense contro Cuba e sulla necessità di arrivare alla sua fine.  

 

Al termine  della sessione i presenti hanno salutato personalmente Raul Castro, in una manifestazione d’appoggio, solidarietà e riconoscimento per l’Isola dei Caraibi. 

 

Ringraziando, Raul Castro ha ricordato alcuni momenti della lotta per l'indipendenza, l'ottimismo nella vittoria che ha distinto sempre Fidel Castro, e la resistenza di cui è stata protagonista Cuba in mezzo secolo di aggressioni e di blocco degli Stati Uniti.  

 

Il presidente cubano ha scartato un reingresso all'Organizzazione degli Stati Americani. “Questa è la nostra opinione, Noi rispettiamo la vostra, voi siete membri della OEA, e noi  che siamo membri del Gruppo di Río. La nostra regione sperimenta un formidabile rinascere dello spirito dei suoi paesi, con la nascita di una vigorosa forza cittadina disposta ad assumere i destini dei  rispettivi paesi, per fare valere la priorità che meritano i programmi sociali, per difendere le ricchezze nazionali e lottare per la giustizia”, ha detto. 

 

Il presidente cubano ha segnalato che il momento è chiaramente propizio: “Per proporci un paradigma regionale che superi le differenze, privilegi la nostra comunione d’interessi e necessità, promuova l'azione solidale ed ampli la cooperazione”. 

 

Raul Castro ha ricordato che a Salvador de Baia, capitale di questo stato, Fidel Castro, 15 anni fa, parlò con veemenza  della necessaria integrazione delle nostre nazioni.

 

“Permettetemi,ha detto, di finire il mio intervento ricordando le sue parole, quando ha affermato:  “Ieri eravamo una colonia ma domani possiamo essere una grande comunità di paesi strettamente uniti. La natura ci ha dato  ricchezze incalcolabili e la storia ci ha dato le radici, la lingua, la cultura e  vincoli comuni, come in nessun’altra regione della Terra”.

 

Festeggiato l’ingresso di

 

Cuba nel Gruppo di Río

17 dicembre '08 -  www.granma.cu (PL)

 

I Capi di Stato e di Governo dell’America Latina e dei Caraibi hanno festeggiato l’ingresso formale di Cuba nel Gruppo di Río in questo meccanismo permanente di consultazione e decisione politica della regione.

 

"Questo è un passo in più nel processo che assicura che Cuba occupa il posto di dignità che merita nella regione e nel mondo", ha detto il primo ministro della Giamaica, Bruce Holding, a nome della Comunità dei Caraibi (CARICOM).

 

Il capo di Governo ha esortato a rendere possibile questo processo ed ha augurato che in poco tempo potremo festeggiare l’integrazione totale del governo e del popolo di Cuba nella comunità internazionale.

 

"L’entrata dell’Isola in questo blocco è un grande avvenimento. È un privilegio dare il benvenuto a Cuba come membro del Gruppo di Río in questa riunione (...) La presenza di questo paese fraterno sarà molto utile per la costruzione di un destino comune, con valori condivisi", ha segnalato il presidente messicano, Felipe Calderón, coordinatore del Gruppo.

 

A nome dell’Uruguay, il presidente Tabaré Vázquez ha espresso "l’enorme allegria" ed ha definito la novità come "un giusto ingresso e integrazione dei nostri fratelli cubani in questo gruppo di lavoro. La cosa più importante è che sto parlando a nome della maggioranza del popolo dell’Uruguay che è stato sempre a lato del popolo cubano e della sua Rivoluzione", ha sottolineato.

 

Poi il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha valutato la giornata come "un momento dorato", ed ha lamentato che il leader di Cuba, Fidel Castro, "non sia qui presente assieme al presidente Raúl Castro, nell’occasione".

 

"Felicità al popolo cubano", ha detto ed ha ricevuto un applauso dei presenti alla riunione del Gruppo di Río, nell’ambito del I Vertice dell’America Latina e dei Caraibi su Integrazione e Sviluppo.

 

"Molti si chiederanno che cosa sta accadendo in questa nostra America Latina", ha commentato Lula, considerando che l’integrazione di Cuba si è fatta aspettare per molto tempo.

 

" È un uragano, un tornado politico e ideologico che comincia a propiziare cambi profondi nell’evoluzione politica dei nostri popoli",ha risposto alla sua domanda il governante brasiliano, ponendo come esempio le vittorie elettorali di Evo Morales e Fernando Lugo in Bolivia e Paraguay, rispettivamente.

 

Inoltre ha segnalato la vittoria di Barack Obama nelle elezioni presidenziali nordamericane, anche se ha ricordato che tra le elezioni e il compimento del mandato, si potranno presentare molte difficoltà.

 

L’unione dell’Isola al Gruppo, creato nel 1986 con la Dichiarazione di Río de Janeiro, del quale fanno parte 23 nazioni oltre a CARICOM, si rivela nell’opinione dei politici latino-americani un buon passo verso il futuro.

 

Il meccanismo è sorto durante la guerra fredda e di fronte all’Organizzazione degli Stati Americani, OEA, dominata dagli Stati Uniti e dalla quale Cuba era stata espulsa nel 1962.

 

Il Gruppo ha la sua origine in Contadora e dall’appoggio a questo blocco, quando i governi di Colombia, Messico, Panama e Venezuela formarono un sistema d’azione congiunta per stabilire la pace in centro America.

 

Sino ad oggi si sono svolti 20 Vertici e negli ultimi anni le voci dell’area che reclamavano l’entrata di Cuba nel Gruppo, si erano alzate molte volte.

 

Nel marzo del 2003, durante la realizzazione della riunione annuale si accordò l’entrata di Haiti.

 

Dopo l’annuncio ufficiale dell’inclusione di Cuba, il governo di L’Avana ha ringraziato le nazioni che lo hanno promosso ed ha mostrato la sua disposizione a collaborare per l’incorporazione piena del resto delle Repubbliche dei Caraibi che non sono ancora membri.

 

Cuba entra nel Gruppo di Rio

 

14 novembre '08-  www.granma.cu (AIN)

 

I ministri degli esteri riuniti a Zacatecas hanno accordato di considerare Cuba a partire da oggi, 14 novembre, membro con pieno diritto.

 

A Zacatecas, in Messico, si è svolta la 27ª Riunione Ministeriale del Meccanismo Permanente di Consultazione e Concertazione Politica (del Gruppo di Río), durante la quale i ministri degli esteri hanno redatto un Comunicato che stabilisce che Cuba da oggi è membro con pieno diritto dello stesso.

 

Il detto documento spiega che attuano convinti che l’ampliamento è un elemento centrale per il rafforzamento del Gruppo di Rio, che arricchisce la sua natura diversa e plurale e afferma i suoi pronunciamenti con rinnovata autorità.

 

Questo significa l’inclusione naturale di Cuba in un meccanismo genuinamente latinoamericano e caraibico, senza nessuna presenza extra regionale e costituisce un altro simbolo dei cambi nel continente e del fallimento della politica nordamericana, oggi solitaria, d’isolare Cuba.

 

Numerosi paesi membri del Gruppo de Rio avevano reiterato negli ultimi anni e in diversi eventi la loro volontà di far entrare Cuba in questo gruppo, insistendo nell’idea che l’entrata di Cuba era desiderabile e necessaria per riparare un’assenza propria di tempi già trascorsi e completare il Gruppo di Rio come entità latino americana e caraibica, nella sua proiezione includente e rappresentativa di tutta la regione.

 

Il Gruppo di Rio è stato fondato nel dicembre del 1986, derivato dal Gruppo di Contadora e il Gruppo d’Appoggio, relazionati alla ricerca della pace in America Centrale ed ha effettuato venti Vertici, ha ampliato il numero dei suoi membri in quattro occasioni a tutti i paesi latinoamericani, con eccezione di Cuba e la maggioranza di quelli dei Caraibi.