Miami: terroristi provocano l’aggressione
dei pacifisti che esigono l’arresto di Posada
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14 gennaio '08 - www.granma.cu |
Miami è senza dubbio l’unica città al mondo dove i terroristi possono convocare apertamente, con la collaborazione della stampa, proteste violente senza temere che la polizia intervenga.
Così è successo ancora una volta, sabato scorso, quando convocati attraverso Radio Mambí, dal lider del gruppo terrorista Alpha 66, e la stampa, da noti terroristi, decine di simpatizzanti dell’assassino e torturatore Luis Posada Carriles hanno aggredito un gruppo di donne pacifiste che reclamavano il suo arresto.
Le rappresentanti dell’organizzazione pacifista Codepink, arrivate a Miami da varie città degli Stati Uniti, sono state vittime di numerosi atti intimidatori e un loro cartellone è stato distrutto, senza che gli agenti della polizia presenti intervenissero.
Ernesto Díaz, capo di Alpha 66, nelle ore e nei giorni precedenti, aveva lanciato numerosi appelli a manifestare utilizzando le frequenze di Radio Mambí, emittente radio locale che costantemente utilizza la sua licenza federale di stazione radiofonica per dare appoggio a personaggi legati al terrorismo.
Le attiviste di Codepink erano arrivate a Miami per chiedere che l’FBI adotti con Posada Carriles ed i terroristi cubanoamericani lo stesso rigore che utilizza con i terroristi di qualsiasi provenienza e l’inserimento di Posada nella lista dei criminali più ricercati.
Le rappresentanti dell’associazione femminile dall’annuncio che avrebbero visitato il ristorante Versailles, base della mafia terrorista di Miami, avevano ricevuto numerose telefonate minacciose.
Il veicolo di Codepink assaltato aveva uno striscione che diceva “Ricercato dell’FBI: Luis Posada per terrorismo”, con la fotografia di Posada e il numero di telefono dell’FBI di Miami, (305) 944-9101.
Alpha 66, che ha provocato le aggressioni, è un’organizzazione terrorista creata a principio degli anni ’60, sotto l’orientazione dell’Agenzia Centrale d’Intelligenza (CIA), il cui interminabile percorso di aggressioni contro Cuba è ampliamente documentato, tanto nell’Isola che dalle stesse autorità nordamericane.
L’organizzazione assassina, ubicata in un viale centrale di Miami, beneficia da quasi 50 anni di una totale tolleranza, e molte volte della complicità, tanto della polizia federale nordamericana come della polizia locale.
TRE TERRORISTI INCORAGGIATI DALLA STAMPA MAFIOSA
Organi della stampa mafiosa di Miami hanno anche diffuso una convocazione per impedire la presenza di Codepink, a firma di persone riconducibili sempre ad Alpha 66, che da mesi organizzano attività in sostegno di Posada, con l’obiettivo di presentare come accettabile una sua liberazione da parte dell’apparato giudiziale di George W. Bush.
Questo ridotto comitato, fondato dal terrorista Santiago Alvarez, principale responsabile dell’entrata illegale di Posada in territorio USA, è diretto da Nelly Rojas, vecchia complice che il delinquente utilizza come segretaria, e dai noti terroristi Héctor Fabián e Reinol Rodríguez.
In qualsiasi altra parte del mondo, Nelly Rojas, cittadina venezuelana residente negli Stati Uniti con la compiacenza dei servizi migratori, in compagnia di suo marito Pedro Morales, sarebbe stata già arrestata per terrorismo. Rojas collabora con Posada Carriles dagli anni ’70, quando l’agente della CIA, incorporato al DISIP, sotto il nome di Commissario Basilio, assassinava e torturava giovani rivoluzionari venezuelani.
Rojas è stata complice delle attività della CORU, organizzazione creata da Posada con Frank Castro, Orlando Bosh e altri collaboratori della CIA. Insieme al marito ed ad altri venezuelani d’origine cubana come Joaquín Chaffardet, Francisco "Paco" Pimentel, Salvador Romaní Orúe, Ricardo Koesling, molti dei quali legati alla Fondazione Nazionale Cubana Americana, non ha mai abbandonato le attività cospirative violente.
Nel 1997, Rojas, era costantemente informata della campagna terrorista organizzata da Posada contro Cuba, come dimostrano le “Llamadas Fatales” (Telefonate Fatali), pubblicate a Cuba dal giornalista e studioso Reinaldo Taladrid. Rojas ha partecipato anche all’intento di omicidio di Fidel dell’Isola Margarita, accidentalmente interrotto dall’intercettazione, da parte della Guardia Costiera nordamericana, dello yacht La Esperanza.
Un’altro organizzatore della contromanifestazione di sabato, Héctor Francisco Alfonso Ruiz, alias Héctor Fabián, è stato membro attivo di una grande quantità di gruppuscoli promossi dall’intelligence nordamericana negli anni ’60. Ha fatto parte del Direttorio Insurrezionale Nazionalista, del Fronte di Liberazione Cubano e, nel 1968, si è legato a Potere Cubano del suo amico Orlando Bosh.
Anche l’FBI sa che nel 1972 partecipò agli attentati dinamitardi contro quattro agenzie che si dedicavano alla spedizione di pacchi a Cuba, che nel 1978 per conto del CORU partecipò all’attacco contro la nave Rio Bobabo in Perù, che partecipò da Miami all’invio di pacchi bombe alle Ambasciate cubane in Messico, Canada, Argentina e Perù.
In quanto a Reinol Rodrìguez, un documento segreto declassificato dell’FBI, datato 16 agosto 1978 e con codice 2-471, lo identifica quale capo del CORU in Porto Rico e successivamente di un chiamato Esercito Latinoamericano Anticomunista (ELAC). L’FBI non ignora che è l’assassino del giovane militante Carlos Muñiz Varela, codardamente ucciso il 28 aprile 1979.
Tra i manifestanti professionisti che hanno aggredito le attiviste di Codepink c’era Miguel Saavedra, capo di Vigilia Mambisa, collaboratore del parlamentare Lincoln Díaz-Balart, sempre disposto a riunire il suo gruppo di delinquenti, tra cui molti dal passato criminale, per partecipare a manifestazioni pubbliche. E’ famoso per aver provocato l’interruzione del processo di riconteggio dei voti che, nelle elezioni presidenziali del 2000, consentì la vittoria di George W. Bush.
Il gruppo femminile Codepink si è fatto conoscere lo scorso anno per aver interrotto un’udienza di Condoleezza Rice , segretaria di Stato di Bush.
Nel caso di Posada, Codepink esige, inoltre, che il governo statunitense conceda l’estradizione in Venezuela, dove è ricercato dalla giustizia dai tempi della sua fuga dal carcere, dove era detenuto per l’attentato contro l’aereo della Cubana, distrutto nel 1976 in pieno volto con 73 persone a bordo.
TUTTO PER SALVARE IL TERRORISTA DEI BUSH
In una città come Miami, dove centinaia di persone hanno partecipato ad azioni terroristiche, molte volte come mercenari della CIA, durante i quasi 50 anni di guerra sporca degli USA contro Cuba, un solo terrorista appare nella pagina web degli individui ricercati dall’FBI locale.
Si tratta di un saudita chiamato Adnan G. El Shukrijumah, ricercato “in relazione a possibili minacce terroriste” contro gli Stati Uniti.
Luis Posada Carriles è in libertà a Miami, in attesa di una decisione della Corte d’Appello di New Orleans, in un caso manipolato dai procuratori anti terroristi del Dipartimento di Giustizia di Bush. Dal suo arresto fino ad oggi, hanno moltiplicato le manovre dilatorie affinché il terrorista più pericoloso del continente, agente della CIA e legato ai Bush, non debba rispondere dei suoi crimini.
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