Appuntamento segreto

 

di mafiosi

 

 

23 aprile '08 - P.Montesinos www.granma.cubaweb.cu

 

 

Si è celebrato in Spagna un incontro segreto tra mafiosi e terroristi anticubani capeggiato da Caleb McCarry, proconsole designato da Washington per materializzare il denominato Piano Bush contro l'isola caraibica.

McCarry, l'equivalente dell'amministratore dell'occupazione statunitense in Iraq, Paul Bremen, ha visitato Madrid in maniera quasi clandestina, e si é riunito nell'ambasciata degli Stati Uniti con noti terroristi ed agenti della Agenzia Centrale di Intelligence (CIA).


L'appuntamento con soggetti e figuri pericolosi come lo scribacchino Carlos Alberto Montañer e Leopoldo Fernández Pujals, ha avuto come proposito, secondo una notizia edita nel giornale conservatore ABC sotto il titolo "Diplomazia discreta", "non impartire dottrina, bensì ascoltare i suoi interlocutori".

L'incontro, sempre secondo ABC, é stato organizzato dall'ambasciatore nordamericano in Spagna, Eduardo Aguirre, noto per i suoi stretti vincoli di amicizia con lo screditato capo del regime nordamericano, George W. Bush, e le sue continue intromissioni nei temi interni di questo paese europeo.

Il proconsole nordamericano é arrivato a Madrid camuffato, come parte di un
viaggio segreto per il denominato Vecchio Continente, che ha incluso vari paesi, diretto a cercare di obbligare l'Unione Europea, UE, a conservare una posizione ostile verso Cuba.

Il suo viaggio d'ingerenza europeo avviene in un momento in cui esiste un favorevole avvicinamento  dell'UE verso Cuba, e Washington vede in ciò il pericolo che potrebbe portare il Gruppo dei 27 ad eliminare una volta per tutte le sanzioni applicate alla maggiore delle Antille e che in questo momento sono sospese.

Precisamente, nel prossimo giugno, la UE dovrà rivedere queste ingiuste misure imposte a Cuba, che dalla sua introduzione nel 2003, hanno sottolineato la posizione poco indipendente dei 27 rispetto all'Isola.

Inoltre a Madrid McCarry, con sorpresa di analisti e giornali, é stato ricevuto dal direttore generale del dipartimento Iberoamericano del Ministero degli Esteri, Javier Sandomingo, che, secondo quanto afferma lo stesso giornale, è il "suo interlocutore abituale".

Il regime di Bush non ha cessato un solo istante in cercare di obbligare la UE a che mantenga le sanzioni contro Cuba, e per far ciò ha utilizzato ogni tipo di pressioni e perfino grossolani ricatti.

Non fu casuale che nel maggio dello scorso anno, dopo una
positiva visita ufficiale a L'Avana del cancelliere spagnolo, Miguel Moratinos, Washington scatenò una escalation diplomatica diretta a troncare qualunque possibile cambiamento della posizione della UE verso la nazione latinoamericana.

Da allora vari funzionari della Casa Bianca sono stati inviati urgentemente in Europa con tale obiettivo, tra loro lo stesso McCarry che, di sicuro, fu
contestato in ognuna delle sue visite da rappresentanti dell'ampio Movimento di Solidarietà con Cuba esistente nel Vecchio Continente.