Gli Stati Uniti  promuovono
 
l'illegalità in Cuba

 

 

 

 

24 novembre '08 - L.L.Perez www.granma.cu (AIN)

 

 

 

 

Gli Stati Uniti  promuovono illegalità in CubaRicardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, ha denunciato che l’amministrazione degli USA promuove l’illegalità e l’ indisciplina sociale in Cuba, mediante la loro legge Helms Burton.

 

“La nostra nazione è l’unica dove il paese più poderoso del pianeta s’impegna a fomentare la discussione, la dissoluzione, i vizi e la disobbedienza sociale”, ha avvisato Alarcón in una cerimonia per celebrare il 35ª anniversario della Procura Generale della Repubblica e del Tribunale Supremo, nel cinema-teatro Astral.

 

Alarcón ha chiarito che il socialismo non può convivere con queste immoralità che anche se non si possono paragonare per importanza a quelle predominanti nel mondo, vanno sradicate perchè vogliamo la continuità di un progetto che è alle origini della nazione cubana.

 

Alarcón ha anche reiterato la sua denuncia di prevaricazione sui Cinque cubani condannati a pene assurde ed eccessive per aver controllato le intenzioni delle organizzazioni controrivoluzionarie, radicate nel sud della Florida con l’ approvazione delle autorità statunitensi.

 

Inoltre ha insistito sulle arbitrarietà avvenute nel processo contro  Antonio Guerrero, Fernando González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino e René González, ai quali la Corte d’Appello sell’XI Circuito ha negato, nel settembre scorso, la richiesta di riconsiderazione del caso.

 

Alarcón e altri dirigenti hanno consegnato riconoscimenti ai fondatori del settore ed uno speciale all’attuale Giudice della capitale, L’Avana, Manuel Urrutia Bernal, per i suoi 50 anni di lavoro e perchè è un maestro di generazioni.

 

I giudici ed i procuratori cubani hanno festeggiato il 23 dicembre la creazione avvenuta nel 1973 della Procura Generale della Repubblica e del Tribunale Supremo Popolare, in coincidenza con il 132º anniversario della nascita del Maggior Generale dell’Esercito di Liberazione, avvocato Ignacio Agramonte y Loynaz.