Dichiarazione di Antonio, Fernando

e Ramon sulla nuova sentenza

 

10 dicembre 2009

 

 

Cari fratelli e sorelle a Cuba e del mondo:

Abbiamo già scontato più di 11 anni di prigione senza che si sia fatta giustizia in nessuna delle istanze del sistema giudiziario degli Stati Uniti.

 

Noi tre siamo stati trasferiti a Miami per essere sentenziati di nuovo dopo un ordine del 11º Circuito della Corte d’Appello di Atlanta, che ha determinato che le nostre prime sentenze erano state erroneamente imposte.

 

Gerardo Hernández, nostro fratello che sta scontando due ergastoli più 15 anni di prigione, è stato arbitrariamente escluso da questo processo di nuove sentenze. La sua situazione continua ad essere la principale ingiustizia nel nostro caso. Il governo degli Stati Uniti conosce la falsità della accuse contro di lui e l’ingiustizia della sua condanna.

 

Questo è stato un processo complesso, molto discusso in ogni dettagli, trattati assieme ai nostri avvocati. Non cediamo nemmeno una virgola dei nostri principi, del decoro e dell’onore, difendendo sempre la nostra innocenza e la dignità della nostra Patria.

 

Cosi come al momento del nostro arresto ed in altre occasioni durante questi lunghi anni,  anche ora abbiamo ricevuto proposte di collaborazione dal governo degli Stati Uniti, a cambio di sentenze più benevole. Ancora una volta abbiamo respinto tali proposte, una cosa che non accetteremo mai in nessuna circostanza.

 

Nel risultato di queste udienze di nuove sentenze è presente il lavoro del gruppo dei legali e l’indistruttibile solidarietà di voi tutti.

 

È significativo che il governo degli Stati Uniti, per la prima volta, dopo 11 anni, è stato obbligato a riconoscere che non abbiamo causato danni di sorta alla sicurezza nazionale nordamericana. 

 

Per la prima volta il Pubblico Ministero ha riconosciuto pubblicamente l’esistenza di un forte movimento internazionale in appoggio alla nostra immediata liberazione, che danneggia l’immagine del sistema giudiziario degli Stati Uniti di fronte alla comunità internazionale.

 

Si conferma ancora una volta il carattere assolutamente politico di questo processo. Puniscono i Cinque per accuse mai provate.

 

Anche se tre sentenze sono state ridotte parzialmente, l’ingiustizia si mantiene con tutti noi e i terroristi cubano-americani continuano a godere la più totale impunità. Reiteriamo che noi, i Cinque, siamo innocenti!

 

Siamo profondamente commossi e grati per la permanente solidarietà che ci offrite, così decisiva in questa lunga battaglia per la giustizia.

 

Assieme a voi giungeremo sino alla vittoria finale, conquistata solamente con il ritorno dei Cinque nella loro Patria.

 

Antonio Guerrero Rodríguez

Fernando González Llort

Ramón Labañino Salazar

 

Miami, 8 Dicembre del 2009.