Obama deve liberare i

Cinque Eroi cubani

 

 

30 dic.'09 - Miguel Maury Guerrero www.granma.cu (AIN)

 

 

 

Il Governo USA ha negato a Olga Salanueva un colloquio umanitario

 

Una nota della Presidenza dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular afferma che  lo scorso 18 dicembre 2009, il Dipartimento per la Sicurezza della Patria degli Stati Uniti ha respinto la richiesta di un colloquio umanitario, fatta da  Olga Salanueva per far sì che le permettano d’entrare nel territorio USA con l’unico scopo di vistare il marito René González, condannato a 15 anni di reclusione.

La richiesta di Olga, presentata il 23 ottobre 2009, era avallata da un gruppo di lettere di’importantissime Istituzioni Religiose e dei Diritti Umani, tra le quali il Consiglio Mondiale delle Chiese, il Consiglio delle Chiese di Cristo degli Stati Uniti ed il Consiglio delle Chiese di Cuba, oltre ad Amnesty Internacional, tra le tante.

Il rifiuto omette le ragioni della decisione negativa  con cui ancora una volta il governo USA viola i diritti umani di uno dei 5 cubani ingiustamente reclusi in questo paese per aver ostacolato le azioni di terrorismo contro l’Isola,  e viola i diritti dei familiari dei Cinque, impedendo, come in questo caso, la visita della moglie.

Olga Salanueva, moglie di uno dei Cinque Eroi cubani antiterroristi, prigionieri politici dell’impero, ha indirizzato da L’Avana un reclamo di libertà per questi Cinque Patrioti al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.

 

“È ora che Obama risponda su perchè si mantengono reclusi degli uomini che lottavano contro il terrorismo. Solo lui li può porre in libertà”, ha detto la moglie di René González, nella sede dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP).

 

In un incontro con i membri del gruppo nordamericano solidale con Cuba, “Global Exchange”, Olga Salanueva ha spiegato gli aspetti del tortuoso cammino legale seguito dalla difesa dei Cinque per ottenere una nuova sentenza per tre di loro (Antonio Guerrero, Fernando González e Ramón Labañino).

 

Dopo un riepilogo delle azioni di terrorismo sferrate contro Cuba in cinque decenni, Magalis Llort, madre di Fernando González, ha spiegato la situazione paradossale in cui si trova suo figlio, che è la stessa di Antonio,René, Ramón e Gerardo Hernández, dato che tutti loro lottavano per impedire azioni violente di terrorismo.

 

“Se voi non sapete chi sono  Luis Posada Carriles, Orlando Bosch o Félix Rodríguez, noi li conosciamo bene, perchè loro hanno fatto e continuano ad organizzare azioni criminali contro Cuba”, ha detto Rosa Aurora Freijanes, sposa di Fernando, prima di chiedere ai presenti la loro solidarietà.

 

“Informatevi su questo caso, ha suggerito, chiedete ai congressisti che s’interessino e attuino per ottenere giustizia”, ha segnalato.

 

Erano presenti Kenia Serrano, presidentessa del ICAP, Mirta Rodríguez e Irma Sehwerert, madri di Antonio e René, rispettivamente.

 

Global Exchange, che in questa occasione è giunto a Cuba con più di un centinaio d’integranti, è un’organizzazione solidale che promuove le visite e gli scambi con esponenti di differenti settori sociali cubani.