Visitando mio fratello

 

3 aprile '09 - M.Guerrero* www.granma.cu

 

 

Dal passato 17 marzo sono in Colorado in compagnia di mio nipote Tony per visitare mio fratello nella prigione di Florence; le visite sono il fine settimana, venerdì, sabato e domenica, abbiamo avuto già due fine settimana e vi racconto che siamo molto contenti per questi incontri, mio fratello si vede molto bene fisicamente, la sua salute è buona e con molto ottimismo e forza, con la speranza nel nuovo processo davanti alla Corte Suprema.

 

Durante le visite lui gioca a carte ed a Scrable con mio nipote ed io sono quella che annota tutto nella mente perché non possiamo usare né un pezzo di carta né una matita; nonostante le tensioni del luogo e dell'ambiente, noi rendiamo questi incontri molto allegri, Tony racconta sempre barzellette e ridiamo e perfino abbiamo cantato alcuni canzoni dei nostri anni di gioventù, dico quelli di mio fratello ed io, i sabati e le domeniche viene un ufficiale con una macchina fotografica per ritrarre e facciamo alcune foto affinché rimangano dei ricordi ed anche questo è divertente. La Prigione di Max a Florence ha un regime molto duro e dall'anno scorso è diventato ancora più forte, dovuto a molti incidenti che sono successi, per indiscipline gravi e pagano per peccatori, secondo il regolamento; ovviamente Tony ha un espediente con un’eccellente condotta, continua il suo lavoro di dare classe di matematica, inglese e spagnolo per aiutare gli altri carcerati che hanno bisogno di lui; intanto sta chiedendo un trasferimento in un’altra prigione, può chiederlo in base alla sua buona condotta, ma questo non dipende da lui, perché deve essere approvato dalle istanze superiori dell'Ufficio delle Prigioni Federali degli Stati Uniti. Bhè, voi sapete già che le probabilità sono scarse, dal momento che si tratta di uno di questi casi dove non vale la legge né la ragione, ma predomina l'odio e la vendetta politica.  

Inoltre, lui continua i suoi progetti di pittura e poemi, pieni di amore e fermezza, e questo l'aiuta molto a mantenere la sua mente occupata, per offrire questa arte autodidatta a chi sia utile. Poco a Poco risponde anche a centinaia di lettere provenienti da Cuba e da molte parti del mondo, che gli arrivano giornalmente.  

È chiaro che in ognuno dei nostri incontri siete presenti voi, gli amici solidali che c'accompagnano in questa lotta da più di dieci anni e che rappresentate la maggiore speranza per ottenere giustizia, parliamo delle attività, le azioni che si realizzano, la comunicazione che abbiamo anche con voi e voi con loro, perché voi siete la parte più importante di questa battaglia per il loro ritorno, se non avessimo tanti e tanti amici solidali non avremmo nessuna speranza sul fatto che si possa fare giustizia, in questi momenti in cui il caso aspetta la decisione, se si approva o no l’esame della  Corte Suprema, dobbiamo raddoppiare gli sforzi, avviando le nostre azioni verso il nuovo governo degli Stati Uniti, Obama sì può fare in modo che si faccia giustizia.  

Dobbiamo continuare anche ad esigere per il diritto dei visti dei parenti, principalmente per il caso di Adriana Perez, la moglie di Gerardo, che da più di undici anni non lo ha visto e le hanno negato il visto 9 volte, e per il caso di Olga Salanueva, la moglie di Rene: questo fatto viola tutte le leggi ed i regolamenti dei diritti umani.  

A nome delle nostre famiglie e dei Cinque vi ringraziamo infinitamente per la vostra dedicazione per la liberazione di Tony, Renè, Fernando, Gerardo e Ramon, a nome di mia mamma specialmente che lotta ogni giorno per questo ritorno e potere avere il tempo sufficiente per vedere suo figlio a casa.  

La lotta è di tutti i giorni e dobbiamo incidere sugli Stati Uniti.  

Con molto affetto,  

Maruchi    
 



*l’autrice è la sorella di Antonio Guerrero, uno dei Cinque cubani prigionieri politici negli USA-traduzione Ida Garberi