I cambi intrapresi in Bolivia

sono irreversibili

Evo Morales ha reso omaggio al 50º Anniversario della Rivoluzione

 

 

5 gennaio '09 - W.Mendiluza www.ganma.cu (PL)

 

     

 

Il presidente boliviano, Evo Morales, ha definito irreversibili le trasformazioni politiche, economiche e sociali fomentate dal Movimento al Socialismo, MAS. 

 

In accordo con Morales, le conquiste del 2008  derivano dalla capacità di superare le debolezze, consolidando la rivoluzione democratica e culturale intrapresa tre anni fa.

 

L’alfabetizzazione di 824000 cittadini, la crescita economica, i benefici monetari consegnati a bambini e anziani e la resistenza agli attacchi dell’opposizione, costituiscono alcune delle vittorie  più evidenti del dirigente d’origine Aymara.

 

Durante un incontro svolto nel dipartimento di Cochabamba per valutare la gestione annuale dell’esecutivo, il leader del MAS  ha attribuito la crescita  all’applicazione di politiche responsabili e al risparmio delle risorse.

 

“Il nostro prossimo passo per completare la transizione dal neoliberismo a un paese plurinazionale, è l’approvazione del progetto della nuova Costituzione, che sarà sottoposto ad un referendum il prossimo 25 gennaio”, ha ricordato  Evo.

 

“Il sostegno popolare alla Costituzione apporterà equità e riposte a vecchie domande, come le autonomie, il rispetto dei diritti umani, l’accesso senza esclusioni ai servizi di base, come la salute, la scuola, la terra, la casa, l’acqua” ha detto.

 

Parlando degli ostacoli da superare, il capo dello Stato ha segnalato: “La corruzione, la burocrazia e la mancanza di coordinamento in occasioni esistenti in entità  del governo e dobbiamo conoscere questi problemi per servire meglio il popolo”, ed ha  incitato ministri, vice, prefetti e dirigenti a lavorare con trasparenza e decisione.

 

Morales ha reso omaggio al 50º Anniversario del Trionfo  della Rivoluzione cubana che, ha detto, va considerata un’ispirazione per continuare a fomentare i cambiamenti, i benefici sociali in Bolivia ed ha condannato con forza l’aggressione d’Israele contro la Striscia di Gaza,  che ha già provocato la morte di centinaia di persone a ferito migliaia di civili palestinesi