Il Centro America ed i Caraibi sono

le principali rotte del narcotraffico

 

18 marzo '09 - www.granma.cu

 

 

Il Centro America ed i Caraibi continuano ad essere le principali rotte del narcotraffico tra sud e nord America, ha segnalato uno studio divulgato dalla Giunta Internazionale per il Controllo dei Narcotici.

 

Il documento, che è stato reso noto della sede dell’ONU, segnala che i cartelli dell’America centrale conservano la loro associazione con le reti del traffico di stupefacenti e mantengono rapporti con le bande omologhe degli Stati Uniti, il paese dove esiste il maggior consumo di queste droghe.

 

Lo studio precisa che l’abuso di droghe in alcuni paesi centroamericani e caraibici aumenta a causa di questo crescente commercio illecito.

 

La Giunta Internazionale per il Controllo dei Narcotici ha affermato che nella Repubblica Domenicana, dal 2006, la lotta alla corruzione da parte del governo ha causato l’espulsione di 5mila membri della Direzione del Controllo delle Droghe.

 

Il governo della Bolivia, invece, ha denunciato che gli Stati Uniti non rispettano i convegni di corresponsabilità nella lotta antidroga.

 

Il ministro degli Interni, Alfredo Rada, ha spiegato alla stampa che la Divisione Antinarcotici, un’unica agenzia dell’ambasciata statunitense che permane a La Paz, doveva appoggiare la lotta al narcotraffico, ma ha ritardato gli accordi.

 

Il ministro ha precisato che il governo degli USA aveva autorizzato l’utilizzo di 20 milioni di dollari al tal fine, ed ha segnalato che questo processo, nella regione tropicale del Chapare, è stato paralizzato quasi due mesi per i tranelli imposti dalla Casa Bianca.

 

Rada ha ribadito che saranno gli stessi boliviani, senza la necessità di pressione da parte di una nazione stranieri, a decidere e partecipare alla lotta per lo sradicamento delle piantagioni illegali di foglia di coca.