ANALISI SUL COLPO DI STATO IN HONDURAS

 


Micheletti, vincolato

al cartello di Cali

 È compreso in una lista di narcos del ministero della Difesa

 

 

20 luglio '09 - Jean-Guy Allard www.granma.cu

 

 

Il nome del capoccia golpista dell’Honduras, Roberto Micheletti appare in una lunga lista de narcotrafficanti redatta, in data non precisata, da un alto ufficiale del  Ministero della Difesa e Sicurezza Pubblica  dell’ Honduras che lo vincola al Cartello di Cali, la rete colombiana delnarcotraffico.

 

Il documento – riprodotto nel sito web cubadebate.cu - firmato dal Colonnello di fanteria René Adalberto Paz Alfaro, con intestazione del Ministero, segnala nel numero SN-FF. AA. 060, ROBERTO MICHELLETI BAIN – con l’errore d’ortografia in Micheletti – con “Connessione Cartello di Cali” e alla menzione “Luogo” la parola “Yoro”.

 

Le note biografiche di Micheletti precisano che ha cominciato la sua carriera politica negli anni ’80, quando occupava l’incarico di presidente del Consiglio locale a Yoro, dove si è sempre fatto eleggere deputato al Congresso Nazionale.

 

Figlio di un cittadino italiano, Umberto Micheletti e di Donatella Bain, l’attuale usurpatore della presidenza dell’Honduras è nato il 13 agosto del 1948 nel municipio di El Progreso (Yoro).

 

Ha studiato commercio negli Stati Uniti e poi si e dedicato alla sua impresa di trasporti, la TUTSA, nel suo municipio natale.

 

La presenza del nome di Micheletti nella lista dei narco trafficanti non lascia dubbi sulla presenza del suo nome nelle schede della DEA, l’agenzia nordamericana antidroga,  anche se non è mai filtrato nulla sino ad oggi dalle fonti nordamericane.

 

Richiama l’attenzione che alcuni giorni fa un gruppo di congressisti nordamericani d’estrema destra, guidato da rappresentanti della Florida, Mario e Lincoln Díaz-Balart, hanno tentato d’insudiciare il nome del presidente costituzionale Manuel Zelaya, sollecitando al presidente Barack Obama che faccia eseguire investigazioni su presunti vincoli con il narco traffico attraverso la DEA.  Obama non ha nemmeno risposto.

 

I Díaz-Balart hanno un lungo rapporto sulle loro torbide relazioni con i circoli cubani affiliati al narco traffico.

 

Il dirigente per i diritti umani in Honduras, Andrés Pavón intervistato da Radio Pacifica il 10 luglio, ha affermato che il generale Vázquez Velázquez, capo dello Stato Maggiore dell’Honduras, è vincolato notoriamente con il narco traffico. 

 

“È un uomo della comunità d’intelligenza dell’America Latina, vicina alle strutture della DEA e della CIA”, ha spiegato in una conversazione telefonica con il giornalista Fernando Velázquez, riportata da Radio Mundial del Venezuela.

 

Pavón ha aggiunto che ci sono le prove che la stessa ambasciata degli Stati Uniti, attraverso la DEA, è stata complice in operazioni di narco traffico.