Nicaragua, al via l’incontro

sull’energia rinnovabile

 

18 marzo '09 - www.granma.cu

 

Inizia oggi "XIII Forum Regionale: energia rinnovabile nei luoghi isolati in Centro America", con l’obiettivo di promuovere e sfruttare il potenziale esistente nell’area.

 

Durante l’incontro che terminerà il 20 marzo, si analizzeranno vari aspetti dello sviluppo sostenibile e delle energie rinnovabile, in particolare, le strategie energetiche sostenibili per l’area.

 

Al Forum parteciperà una delegazione dell’Alleanza in Energia ed Ambiente con Centro America (AEA), che investirà oltre un milione 500mila dollari in 22 progetti addizionali a quelli in corso in Nicaragua.

 

L’evento servirà da cornice, inoltre, alla presentazione di applicazioni tecnologiche all’energia rinnovabile, alla quale partecipano imprese della Finlandia e dell’Austria, paesi rappresentati a quest’incontro.

 

Secondo le statistiche, nel caso del Nicaragua c’è un potenziale d’energia rinnovabile (idroelettrica, geotermica, eolica e biomassa) di 5.480 megawatt, dei quali utilizza solo 195.

 

Tra le fonti rinnovabili si evidenzia il progetto Tumarin, che incorporerà 160 MW a partire dalle risorse idriche e potrà già funzionare nel 2013.

 

Sebbene ha un gran potenziale, lo sviluppo dell’energia geotermica non sembra essere nei piani immediati del governo, a causa degli altri costi di questo tipo d’investimento, tuttavia tra due o tre decenni quasi la metà del mondo di beneficerà di questa risorsa.

 

Il presidente dell’Impresa Nicaraguese dell’Elettricità, Ernesto Martinez, ha spiegato che la nazione ha 500 chilometri quadrati di energia geotermica, che permetterebbero la generazione di 5mila MW, sufficiente per il consumo interno e per esportare ai paesi vicini.

 

All’incontro parteciperanno le delegazioni di tutte le nazioni dell’America Centrale e della Repubblica Domenicana, della Finlandia e dell’Austria. Per il Nicaragua parteciperanno il vicepresidente Jaime Morales Carazo, il ministro dell’Energia e Miniere, Emilio Rappaccioli, e il ministro dell’Ambiente e Risorse Naturali, Juana Argeñal.

 

 

Intervista all'Ambasciatore del

 Nicaragua in Ecuador Gadiel Arce

 

5 febbraio '09 - Davide Matrone* www.prensa-latina.cu

 

 

Presso la Sala dell'Auditorium della Facoltà di Scienza della Comunicazione dell'Università Centrale di Quito si è tenuto un incontro con l'Ambasciatore della Repubblica del Nicaragua, il Compagno Gadiel Arce. Un incontro, organizzato dalla Gioventù Comunista Ecuadoriana (JCE), nel quale si è presentata l'attuale situazione del Paese dell'America Centrale.

 

L'Ambasciatore, già  ex - guerrigliero del FSNL, parla ai giovani in sala con grande spirito rivoluzionario e racconta: "La storia del Nostro Paese è stata segnata da 50 anni di dittatura militare cruenta appoggiata dal Governo Statunitense e da quello Israeliano. Una delle dittature più feroci instauratesi nel Centro America. Un regime repressivo che mirava soprattutto alla sparizione di un' intera generazione di giovani. Quest'ultimi  rappresentavano  il primissimo obiettivo della dittatura di Anastazio Somoza. Mi ricordo che negli anni antecedenti alla nostra vittoria del 1979, si attuò la famosa "Operaciòn Limpieza"; un programma scientifico mirato all'eliminazione di migliaia di giovani, molti dei quali bruciati vivi innanzi ai propri familiari. La repressione lasciò sul terreno circa 200mila vittime, alcune delle quali "desaparecidos". Molti giovani si arruolarono, allora, nel Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSNL) per lottare contro l'arroganza dell'imperialismo USA e per dare giustizia e dignità al nostro popolo.

Il FSNL nacque nel 1963. Un movimento organizzato militarmente che s'ispirava alla lotta dell'eroe nazionale Nicaraguense Augustin Sandino "Il Generale degli uomini liberi". L'Antimperialismo di Sandino rispondeva obiettivamente ad una tappa fortemente aggressiva dello sviluppo del sistema capitalista nel nostro Paese. Sandino fu decapitato, con inganno, il 21 febbraio del 1934 dagli uomini del dittatore Somoza, il suo capo è  conservato ancora oggi negli Stati Uniti.

Aderì al FSNL quando avevo solo 13 anni. Ricordo che da allora crebbe in me la coscienza di classe, cominciai a comprendere i veri motivi per i quali la maggioranza del nostro popolo viveva in condizione di estrema povertà ed indigenza. L'elemento che ci diede grande impulso e coraggio, fino al raggiungimento della vittoria il 19 luglio del 1979,  fu l'ottimismo, la forza della ragione.

Un rivoluzionario non può mai permettersi di essere pessimista, il morale alto deve accompagnare qualsiasi azione di un buon rivoluzionario. In una rivoluzione cosi come nella vita quotidiana, la sconfitta è impensabile è necessario pensare alla vittoria sempre fino alla morte e fino alla vittoria. L'ideale rivoluzionario in tutto il mondo deve avere un principio morale molto alto.

L'iniziativa all'Università riscuote un grande successo e al termine riesco a chiacchierare con l'Ambasciatore al quale rivolgo alcune brevi domande:

Solo qualche settimana fa si sono svolte l'elezioni municipali in Nicaragua. Il FSNL ha conquistato gran parte delle municipalità. Cosa è successo?

"Prima di risponderti devo ripercorrere alcune fasi storiche e politiche del Paese. Con la nostra vittoria del 1979, come già detto, riuscimmo ad abbattere una delle dittature più cruente del Continente Latinoamericano. Durante la dittatura di Anastacio Somoza nel Paese c'era una situazione di povertà diffusa. L'analfabetismo era al 59%, grazie alla nostra presa del potere nel 1979 riuscimmo ad abbassare la percentuale di analfabetismo al 12,9 %. Quando, invece, nel 1989 ritornò al governo la destra, l'alfabetismo risalì al 39% mentre noi in quest'ultimi due anni di governo l'abbiamo ridotta al 7% e ci siamo posti l'obiettivo di liberare il paese dall'analfabetismo entro quest'anno.

Dunque, durante le ultime elezioni municipali c'era un preciso piano finanziato dagli USA per destabilizzare il Paese. In pratica non vi era un programma elettorale ben preciso se non il tassativo slogan "todos en contra a Ortega". Nonostante ciò, nelle municipalità abbiamo conseguito un risultato eccellente: siamo riusciti a conquistare ben 110 municipalità su 151 e la destra ovviamente non ha accettato il responso democratico del popolo. Tuttavia i nostri sindaci sono già al lavoro.

Le stesse elezioni sono state seguite dai membri del Protocollo di Quito e dal Consiglio degli Esteri Elettorali Latinoamericani del CEELA".

Cos'è successo in questi 16 anni d'opposizione alla destra?

Dal 1989 abbiamo subito una guerra atroce ed ingiustificata da parte degli Usa, che ha causato 10000 vittime. Noi abbiamo avuto il coraggio di denunciare tale abuso dinnanzi al Tribunale dell'Aja.  Quest'ultimo ci ha dato ragione ed ha condannato il Governo degli Stati Uniti, attraverso il Governo del Nicaragua, con una sanzione economica  di 17,000$. Questa multa non è mai stata pagata e l'allora Presidentessa Violeta Barrios de Chamorro non permise al Governo che tale multa venisse pagata. Durante questi 16 anni si è registrato un vistoso incremento della povertà, nonché un diffuso livello di corruzione nel Paese.

Il Nicaragua quest'anno festeggia il 30° Anniversario della vittoria della Rivoluzione Sandinista. Quali sono gl'interventi sociali dell'attuale Governo di Daniel Ortega?

"In primis, come già ti ho detto, abbiamo tra gli obiettivi prioritari quello di rendere libero il territorio del Nicaragua dall'Analfabetismo e questo sarà realizzato entro quest'anno.

Ed è interessante notare quanto ha dichiarato, in merito a tale questione, il Ministro dell'Educazione del Nicaragua, Miguel de Castilla, durante il suo ultimo intervento a Cuba nel Palacio de las Convenciones: la Dichiarazione di Territorio Libero dall'Analfabetismo sarà un regalo del popolo nicaraguense al Lider Cubano Fidel. In soli due anni del Governo di Daniel Ortega l'analfabetismo è sceso dal 22% al 7% grazie al metodo educativo cubano "YO SI PUEDO", nel segno della Campagna denominata "Da Martì a Fidel" che si sta sviluppando nel Paese.

Nicaragua e Cuba sono legate per ragioni storiche profonde dalla nascita del sandinismo per combattere il dittatore Anastazio Somoza.

Il Nicaragua difende l'educazione come diritto umano fondamentale stimolatore dello sviluppo economico e sociale della nazione e ricordo che quando il sandinismo ritornò al potere, nel gennaio 2007, mezzo milione di bambini erano fuori dal sistema educativo, vittime dell'esistenza di un Governo Neoliberale. Il neoliberismo converte l'educazione in una mercanzia e la prima cosa che decretammo fu la gratuità dell'educazione.

Il Nicaragua si propone di essere libero dall'Analfabetismo entro il 19 luglio del 2009 giorno del 30 anniversario del trionfo della Rivoluzione Sandinista nel Paese".

A questo vanno aggiunti altri 4 Programmi Sociali come "Hambre Zero". Ossia un progetto Governativo mirato all'eliminazione della fame. Il programma si basa nell'impulso nazionale di semi e la sua opportuna distribuzione attraverso l'Istituto di Sviluppo Rurale al fine di ottimizzare l'epoca della semina e il ciclo della raccolta 2009 - 2010.

Il secondo detto "Calles para el pueblo", il terzo denominato "Casa para el pueblo" ed infine il quarto detto" AMOR" che mira alla rieducazione dei bambini abbandonati in strada. Tra i principali obiettivi c'è sicuramente quello relativo al recupero dell'infanzia persa. I nostri bambini devono sopravvivere ad una buona nutrizione, e devono ricevere un educazione adeguata e funzionale al loro inserimento nel mondo del lavoro.

Nel campo dell'assistenza sanitaria stiamo provvedendo ad aprire entro il 2009 ben 9 centri di salute grazie alla Cooperazione con il Venezuela. Già dalla prossima settimana verrà installato un centro di salute nel quartiere capitolino Hugo Chavez ed un altro nel quartiere Nejapa.

Altre 5 unità si inaugureranno nella capitale nel mese di aprile, insieme all'Ospedale in Tripitapa, ad est di Managua e il Centro di Salute di San Juan del Sur.

A questo si aggiunge l'arrivo di oltre 500 vaccini che arriveranno nel paese grazie all'impulso dell'Alternativa Bolivariana per i popoli dell'America Latina.

Il Nicaragua oggi nel nuovo contesto latinoamericano?

"Noi abbiamo da sempre attuato una politica estera aperta a tutti i paesi. In questo momento nel nuovo contesto latinoamericano giochiamo un ruolo importante in molti organismi internazionali e continentali. Il Presidente del Nicaragua Daniel Ortega è il Presidente del CICA e il nostro Paese è membro attivo della 63° Commissione dell'Assemblea dell'ONU.

Siamo un soggetto attivo dell'ALBA,  siamo parte attiva del foro di San Paolo (Brasile), siamo parte integrante del MNOAL e devo dirti che questo spazio lo abbiamo conquistato grazie alla nostra lotta contro l'imperialismo statunitense. E' oggi il tempo dell'unità dell'America Latina. Dobbiamo costruire l'unità dei popoli".

Quali sono invece i rapporti, oggi, con il Governo Ecuadoriano di Rafael Correa?

"Ottimi direi!! Anzi è il miglior rapporto allacciato con questo Paese. Abbiamo una stretta e proficua collaborazione con l'attuale Governo Correa. Da una settimana abbiamo eliminato la VISA (visto d'ingresso) per i cittadini ecuadoriani e quindi il loro ingresso nel nostro Paese sarà libero. Manteniamo convegni di carattere economici,culturali e turistici. Preserviamo uno stretto legame con le due società civili realizzando un ponte tra le stesse. Porte aperte tra i nostri studenti e gli studenti ecuadoriani. Volgiamo che tra loro s'instauri una stretta collaborazione umana e formativa di grande rispetto, stiamo lavorando molto in questo senso. Rispettiamo la "Revoluciòn Ciuadadana" ed il processo in atto oggi in Ecuador.

Ci allegra molto ciò che sta accadendo oggi in Ecuador per la presa di posizione del Governo che finalmente prende distanze dalle politiche statunitensi. Ci allegra molto che entro quest'anno la base militare USA a Manta venga smantellata".

 

* professore di italiano a Quito e appartenente alla solidarietà italiana con Cuba