Risaltata la lotta per

 l’indipendenza di Portorico

Reclamata la libertà per i Cinque Eroi nel Giorno della Pace 

 

23 settembre '09 - Diony Sanabia Abadia  www.granma.cu (PL)

 

“Il popolo di Portorico mantiene l’identità propria e la lotta per conquistare la sua vera indipendenza, ha sottolineato il delegato alterno della Missione di questo paese in Cuba, José Berrios.

 

Intervenendo durante una cerimonia per il Giorno Internazionale della Pace, che si è svolto nella Casa dell’Amicizia a L’Avana, il funzionario ha condannato il dominio che gli Stati Uniti esercitano su Portorico da 111 anni.

 

“Dal 1898 soffriamo una crudele dominazione della quale siamo vittime e lo siamo ancora oggi”, ha segnalato Berrios, riferendosi a vari meccanismi di controllo che gli USA utilizzano.

 

Vanno ricordati i quattro uffici dello statunitense Burò Federale d’Investigazione ed altre istituzioni militari che operano nella stessa Portorico.

 

“Nonostante il perdurare dello stato di dominio, i portoricani mantengono la loro identità e il desiderio d’essere liberi”, ha aggiunto, ed ha reclamato anche la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani: Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernando González, Ramón Labañino e René González, prigionieri politici degli Stati Uniti dal settembre del 1998.

 

Abbiamo l’opportunità storica di forzare il presidente Obama a liberare i Cinque, come sono noti nel mondo dal 1982.

 

Le ONG’s vincolate alla ONU, il terzo martedì di settembre celebrano il Giorno Internazionale della Pace.

 

 

Indipendentisti portoricani citati
 

da un giudice federale

 

20 maggio '09 - D.F.Mexidor www.granma.cu

 

 

Gli indipendentisti portoricani che sono entrati Campidoglio statunitense chiedendo che Porto Rico non sia più una colonia yankee, “affrontano accuse di aver interrotto i lavori del Congresso, e rischiano multe da 500 dollari e o il carcere da uno a sei mesi”, ha informato via e-mail da San Juan, Hector Pesquera, copresidente del Movimento Indipendentista Nacional Hostosiano (MINH).

 

“I componenti del gruppo sono stati detenuti dalla Polizia di Washington e liberati dopo otto ore d’interrogatori”, ha riferito Pesquera, aggiungendo che i sei “sono stati citati per comparire davanti un giudice nella capitale federale il prossimo 26 maggio”.

 

L’azione dei patrioti portoricani “ha ricevuto l’appoggio di vasti settori del paese – ha precisato – oltre l’indipendentismo e logicamente, ha ricevuto la condanna degli acerrimi annessionisti, che sostengono che queste azioni danneggiano ‘la buon’immagine dei portoricani’ verso gli statunitensi”.

 

Lo scorso 6 maggio, l’emiciclo della Camera dei rappresentanti degli USA è stata scenario di un atto di disobbedienza civile, in cui i partecipanti hanno portato bandiere di Porto Rico e cartelloni con la scritta “111 anni di colonialismo sono una vergogna”.

 

Hanno anche inviato lettere al presidente Barack Obama, al presidente della camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, e al vicepresidente degli Stati Uniti, Joseph Biden, nelle quali denunciano “la condizione coloniale umiliante nel XXI secolo” a cui è sottoposta Porto Rico. “E’ tempo che questo crimine contro la nostra gente venga risolto”, hanno scritto nel testo.