“Sucre è più vivo che mai” ha

dichiarato Rafael Correa

 

6 febbraio '09 - www.granma.cu (PL)

 

 

Il Presidente della Repubblica dell’Ecuador, Rafael Correa, ha ricevuto la Fascia di Gran Maresciallo di Ayacucho, durante un omaggio realizzato in occasione dell’anniversario della nascita di Antonio José de Sucre, con la presenza dei presidenti di Ecuador, Nicaragua e Venezuela nella città di Cumanà.

 

Durante la cerimonia svolta nella Piazza che porta il nome dell'Eroe latino americano, il Presidente Rafael Correa ha posto una corona di fiori ed ha affermato che “Sucre è più vivo che mai” nella Rivoluzione latino americana.

 

“Anche se è stato ucciso molte volte dai tradimenti delle cupole che parlano spagnolo, ma pensano in inglese (…) ora Sucre resuscita perché stanno resuscitando i popoli latino americani”, ha detto. 

 

Il Capo dello Stato ecuadoriano ha ricordato che: “I resti del Maresciallo di Ayacucho”, come viene chiamato Sucre, riposano nella Cattedrale Metropolitana di Quito, così come lui aveva chiesto.

 

“Sucre è nella sua  Patria (…), così come noi siamo nella nostra Patria. Perché per noi la nostra Patria è l'America”, ha affermato Correa. 

 

Il Presidente ha detto di sentirsi onorato ed orgoglioso di presenziare la cerimonia nella città natale del Maresciallo Sucre, per l’anniversario della sua nascita ed  ha ringraziato per l'onorificenza a nome del popolo ecuadoriano.  

 

Poi Correa si e riunito con il presidente venezuelano Hugo Chavez, con il quale  ha controllato lo sviluppo dei 15 accordi di cooperazione firmati tra le due nazioni. 

 

Il presidente dell’Ecuador si trovava in Venezuela per partecipare alle attività per il X Anniversario del processo di cambio iniziato nel 1999 e che ha contato sulla presenza di vari presidenti  latino americani, che hanno poi partecipato a un Vertice  dell'ALBA

 

Alla riunione hanno partecipato Evo Morales (Bolivia), Manuel Zelaya (Honduras), Daniel Ortega (Nicaragua), il primo ministro di Dominica, Roosevelt Skerrit ed il primo vicepresidente cubano, Josè Ramon Machado Ventura.