Il lavoro volontario è espressione

di fermezza rivoluzionaria

 

23 novembre '09Sara Sariol Sosa www.granma.cu

 

Il lavoro  volontario esprime la disposizione di tutto il popolo di continuare a difendere le conquiste della Rivoluzione ed il diritto di continuare a costruire il socialismo, ha affermato nella Città-Scuola Camilo Cienfuegos, nella provincia  Granma, Salvador Valdés Mesa, membro del Burò Politico del Partito e segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba.

 

Al termine della “giornata di lavoro volontario”, sviluppata per un anno in omaggio all’idea feconda di Che Guevara e messa in pratica dal 22 novembre del 1959, Valdés Mesa ha segnalato che migliaia di cubani hanno dato una risposta concreta ed efficace alla convocazione fatta a favore del recupero del paese.

 

L’apporto alla semina della yucca e la sistemazione in terra di 50 palme hanno preceduto l’incontro di chiusura, con la partecipazione degli abitanti del luogo, studenti e professori della Cienfuegos,  assieme ai membri del Comitato Centrale del Partito, il generale di divisione Rogelio Acevedo González, presidente dell’Istituto d’Areonautica Civile di Cuba (IACC) e Luis Rafael Virelles Barreda, primo segretario del Partito in Granma, tra gli altri dirigenti politici, delle organizzazioni di massa e del Poder Popular.

 

Acevedo González ed Emilio Morales Rodríguez, tutti e due membri della Colonna Ribelle Numero 8 Ciro Redondo, con Caridad Pantoja Márquez, fondatrice a Manzanillo del sindacato dell’Educazione, hanno ricevuto il francobollo del 70º Anniversario della CTC, come riconoscimento per la loro partecipazione al primo lavoro volontario, ideato dal Che.   

 

Liudmila Álamo Dueñas, prima segretaria della UJC nell’Isola ha letto la convocazione alla nuova giornata di sforzo produttivo, che è appena iniziata e durerà sino al novembre del 2010, nella quale si consolideranno come premesse la razionalità, l’organizzazione e l’utilità.