Il traduttore si scusa per gli errori

 

Alexis è pieno di vita nonostante

 

ciò che il blocco gli ha negato

 

 

3 novembre 2009 -  Jorge Luis Merencio Cautín www.granma.cubaweb.cu

 

 

Guantanamo - Sorridente, viso simpatico, avvolto nella divisa scolastica, pieno di vita e ottimismo é Iribar Alexis Garcia, il figlio di questa città il 9 marzo è stato operato a cuore aperto di cardiopatia congenita, con il rischio per la sua vita, perché il governo degli Stati Uniti vieta di vendere a Cuba i dispositivi  per il cateterismo interventistico, che sostituisce l'intervento chirurgico.

Questo avanzata procedura minimamente invasiva è effettuata con ottimi risultati nel Cardiocentro William Soler per colmare i difetti di comunicazione tra le cavità del cuore e la dilatazione delle valvole cardiache strette, tra altre patologie, che evita di dover portare il paziente in sala chirurgica per eseguire un intervento chirurgico a cuore aperto.

Ciò nonostante, il governo degli Stati Uniti vieta alle società NUMED, AGA e Boston Scientific di somministrare a Cuba i dispositivi Amplatzer e Embolizzazione Coil con cui si evita il pericolo intervento, si riduce il rischio per la vita dei pazienti, il periodo di degenza e i costi ospedalieri.

Il caso del bambino di Guantanamo è stato denunciato, lo scorso mercoledì, all'
Assemblea generale dell'ONU, dal ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, come uno dei tanti esempi probatori degli effetti criminali del blocco nordamericano contro il popolo cubano.

 

L'impossibilità di disporre di tali mezzi non ha lasciato altra opzione agli specialisti del William Soler che quella di eseguire la chirurgia a cuore aperto, perché col passare del tempo vi era un deterioramento dello stato di salute di nostro figlio, dicono Marga Liuvis Iribar Matos e Alexis Quiala Garcia, i genitori del ragazzo che ha compiuto sette anni lo scorso luglio.

 

Il giorno dell'intervento e i primi post-operatori - ricordano - praticamente nessuno della famiglia dormì. Qui, in casa nostra nel quartiere Caribe, si istituì una sorta di posto di comando per il contatto permanente con noi che stavamo accanto a nostro figlio a L'Avana.

 

Assicurano che l'operazione, condotta dal dottor  Eugenio Selman-Housein Sosa, direttore del William Soler, ha avuto successo e che il recupero é trascorso senza problemi. Il bambino, che prima si lamentava per la mancanza di respiro, tachicardia, stanchezza, e dolore al petto, è in buone condizioni e realizza le sue attivà in modo disinvolto e normale ed in corrispondenza con la fase di recupero.

I suoi genitori ringraziano anche le prestazioni del Centro Provinciale di genetica medica, dove il difetto cardiaco è stato rilevato, e il Dr. John Orlando Perdomo, che ha seguito gli sviluppi, a Guantanamo, del bambino.

Alexis studia al secondo grado nel collegio Iván Rodríguez, dove gode dell'affetto dei suoi coetanei e degli insegnanti, che erano anche parte dell'improvvisato "posto di comando" famigliare.