Obama mantiene la politica
 

di blocco contro Cuba

Non riconosce le schiaccianti votazioni contrarie nelle Nazioni Unite

 

16 settembre 2009 - tratto www.granma.cu

 

Il presidente Barack Obama ha firmato un ordine che proroga di un anno la legge usata per imporre il blocco commerciale statunitense contro Cuba, nonostante i richiami per farla spirare, riporta Reuters da Washington, ed afferma che il presidente ha detto le stesse cose che dicevano i suoi predecessori sin dal 1970 AFP, citando la stessa Casa Bianca, segnala che la detta Legge di Commercio con il Nemico, vigente dal 1917 e che proibisce qualsiasi scambio con i Paesi considerati una minaccia, attualmente danneggia solo Cuba.

 

"Determino che la continuazione per un anno dell’esercizio di questa autorità nei confronti di Cuba è d’interesse nazionale", ha detto Barack Obama, lunedì 14, continuando la stessa politica dei suoi predecessori.

 

La legge, la più vecchia in vigore negli Stati Uniti per ciò che riguarda le sanzioni commerciali, è quella che ha portato al blocco commerciale e finanziario contro Cuba e la proroga si sconosce proprio prima dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella quale da 17 anni consecutivi si condanna in maniera schiacciante questa crudele misura, che è costata a Cuba perdite per più di 90.000 milioni di dollari

 

 

Il provvedimento è stato esteso di un altro anno

Obama rinnova l'embargo contro Cuba

Il blocco commerciale americano nei confronti del Paese di Fidel Castro va avanti dagli anni Settanta

 

 

14 settembre 2009 - tratto dal Corriere della sera

 

 

 

Washington - Il presidente americano Barack Obama ha deciso, come è di routine dagli anni '70, di estendere di un altro anno l'embargo commerciale nei confronti di Cuba. Questa decisione, sottolinea il sito del New York Times, al di là delle aperture di questa amministrazione nei confronti dell'isola caraibica, era ampiamente prevista e corrisponde a quello che ogni presidente americano, da un trentennio a questa parte, stabilisce di anno in anno, così come prevede il «Trade with enemy act».

 

LEGGI E CONSUETUDINI - L'ordine presidenziale è stato emanato, come riferisce una nota della Casa Bianca «nell'interesse nazionale degli Stati Uniti». Un ordine che è stato emesso nel giorno in cui scadeva il precedente prolungamento di un anno, firmato dall'allora presidente George W. Bush, come vuole la consuetudine avviata a metà degli anni Settanta per l'applicazione delle sanzioni commerciali con il nemico che risalgono al 1917. Queste entrarono in vigore contro il regime castrista nel 1963 e quindi furono ampliate e rafforzate con altre leggi, come la Helms Burton del 1996. Secondo Cuba, l'embargo è costato all'isola perdite di oltre 90 miliardi di dollari nei decenni passati.