Udienza pubblica dei parlamentari

 

cubani contrari all’embargo

 

13 ottobre 2009 - www.granma.cu (AIN)

 

 

 

Abelardo Moreno, vice Ministro degli Esteri di Cuba, ha detto ieri a L’Avana che la flessibilizzazione delle misure dell’amministrazione nordamericana contro l’Isola è una menzogna per confondere l’opinione pubblica internazionale.

 

In un’udienza pubblica organizzata dalla Commissione di Relazioni Internazionali del Parlamento cubano, Moreno ha espresso che l’embargo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba è una politica di genocidio, fallita, anacronistica, da guerra fredda ed in violazione del Diritto Internazionale, della Carta dell’ONU e di ogni principio etico.

 

Per il prossimo 28 ottobre, è prevista la presentazione, nell’Assemblea Generale dell’ONU, di una risoluzione per esigere la cessazione immediata di quella guerra economica, commerciale e finanziaria che è costata all’Isola oltre 96 miliardi di dollari, equivalenti a 236 miliardi e 221 milioni, d’accordo con i prezzi attuali di questa valuta.

 

Deputati e rappresentanti di vari ministeri ed entità, hanno menzionato i principali danni nei rispettivi settori, a causa di leggi che impediscono l’accesso a nuove tecnologie, bibliografie, materie prime e mercati per i prodotti cubani.

 

Si sono anche riferiti al rincaro dei costi, all’obbligo di effettuare le transazioni in altre monete, affittare barche e realizzare acquisti in Paesi d’Europa e Asia.