26 marzo 1959: cinque decenni, con il popolo

 

Servizi di sicurezza

con radici ribelli
 

"I servizi di sicurezza dello Stato rivoluzionario, con il valido aiuto dei Comitati per la Difesa della Rivoluzione e dell'intero popolo,  distrussero i piani della CIA, e questo è stato senza dubbio un'altra brillante vittoria della Rivoluzione. Il nostro popolo ha risposto con forza a ciascuna aggressione dell'imperialismo. "


Comandante in Capo Fidel Castro Ruz

 Relazione Centrale al Primo Congresso del Partito

 

26 marzo '09 - Etcheverry Pedro Vazquez  www.granma.cubaweb.cu

 

 

Durante i  cinquanta anni trascorsi  dal 1 gennaio 1959, i nostri

50º ANNIVERSARIO DEGLI ORGANI DI SICUREZZA DELLO STATO 

Il presidente Raúl Castro ha presieduto la cerimonia

 27.3.09 - L.P.Navarro www.granma.cu

Il Generale d’Esercito Raul Castro, Presidente della Repubblica di Cuba, ha presieduto la cerimonia  politico-culturale in commemorazione del 50º anniversario degli Organi di Sicurezza dello Stato, effettuata nel Bosco dei martiri tra gli storici campi di El Cacahual.

Centinaia di bandiere cubane e del Movimento 26 di Luglio, portate da giovani studenti e combattenti del Ministero degli interni - MININT – hanno ondeggiato in questo complesso monumentale, la cui prima tappa costruttiva è stata ufficialmente inaugurata durante la cerimonia.

L’opera perpetua la memoria dei 104 martiri della Sicurezza dello Stato morti in difesa della Patria.

L’omaggio è stato commovente, pensando a quei modesti e coraggiosi combattenti degli Organi di Sicurezza dello Stato che, assieme al popolo, hanno affrontato e affrontano i piani ed i progetti del nemico per distrugger la Rivoluzione.

Erano presenti alla cerimonia il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez, Esteban Lazo, il generale di Corpo dell’ Esercito Abelardo Colomé Ibarra, e Pedro Sáez, membri del Burò  Politico; il Comandante della Rivoluzione Guillermo García, familiari dei nostri Cinque Eroi ingiustamente reclusi da dieci anni nelle carceri degli Stati Uniti, pensionati degli Organi di Sicurezza dello Stato, familiari dei martiri, capi e ufficiali dei ministeri delle FAR e del MININT.

Durante la cerimonia, Ramito e Colomé, ministri d’Informatica e Comunicazioni e degli Interni rispettivamente, hanno annullato un francobollo postale allegorico della commemorazione nel quale si notano, tra i vari simboli, l’immagine dell’uniforme e del fucile AKM del nostro Comandante in Capo Fidel Castro, pronto al combattimento.

Alla gala culturale hanno partecipato gli alunni della Scuola Nazionale dello Spettacolo, il coro Scola Cantorum Coralina, la Banda di Musica del MININT e gli interpreti  Sara González, Eduardo Sosa e Laritza Bacallao.

servizi di sicurezza, con il decisivo sostegno del popolo e come indissolubile parte di esso, hanno sistematicamente sconfitto i piani sovversivi che l'intelligence americana ha architettato per rovesciare il processo rivoluzionario cubano.

 

Piani di attentati contro i nostri principali dirigenti, guerra psicologica, il bombardamento delle città, aeroporti e zuccherifici, di sabotare l'economia, d'invasioni militari, infiltrazioni di gruppi terroristici, di bande di ribelli, di rifornimenti di armi ed esplosivi, di spionaggio e introduzione di parassiti e malattie. In sintesi, tutte le forme di attività sovversiva conosciute. Tuttavia, nonostante i danni umani e materiali causati, l'intenzione di distruggere la Rivoluzione si é frantumata contro l'unità dei cubani intorno al Partito, a Fidel, a Raul, alle nostre invincibili Forze Armate Rivoluzionarie e al Ministero degli Interni.


Le radici fondanti dei nostri servizi di sicurezza sono presenti già dal dicembre 1956, durante le prime fasi di lotta nelle montagne orientali, contro la tirannia batistiana. Alcune funzioni  che successivamente sono diventate importanti missioni di questi servizi, come proteggere la vita del leader della Rivoluzione, furono inizialmente  svolte da Juan Almeida Bosque, Universo Sanchez Alvarez, Faustino Pérez Hernández e i loro più stretti compagni, nell'incipiente gruppo guerrigliero Movimento Rivoluzionario 26 luglio nella Sierra Maestra.

 

Un fatto che segna una pietra miliare in questa storia, fu definito il 20 aprile 1958, in una relazione firmata dall' allora Comandante Raúl Castro Ruz e indirizzata a Fidel dove si segnalava:

"Credo che il Corpo di Ufficiali d'Intelligence Ribelli che è stato, fino ad oggi, di gran utilità in tutti gli aspetti, poiché sono quelli impegnati negli interrogatori dei detenuti, fare schizzi dei punti che in futuro possono essere oggetto di un nostro attacco, di dirigere il nostro servizio di intelligence e di spionaggio, istruendo i suoi membri per tutti i lavori speciali che si presentano".

E aggiungeva che "stiamo perfezionando il corpo di ufficiali di Intelligence Ribelle (IR) che ha sotto il suo comando il SOC, ossia il Servizio di Osservazione Contadina e altre unità di questo tipo". Il tenente Arturo González Lince, dalla
Comandancia Centrale, fungeva da capo del servizio, che cercava informazioni sulla localizzazione, l'armamento e il morale delle orde batistiane.

 

Il 22 agosto dello stesso anno, quando l'esercito ribelle aveva sconfitto l'Offensiva d'Estate dell'Esercito della dittatura, e si disponeva ad estendere la guerra di liberazione al resto del territorio nazionale, il comandante Raúl Castro firmò un decreto che ordinava la creazione del Servizio Segreto dello Stato Maggiore del Esercito Rivoluzionario 26 luglio, presso il Secondo Fronte Orientale Frank Pais, sotto il comando del capitano Augusto R.Martinez Sanchez, dedicato a "osservare, investigare e informare" su tutto ciò che poteva pregiudicare la sicurezza delle forze ribelli. Così funzionarono tali servizi di sicurezza fino al trionfo della Rivoluzione.
 

Il 14 gennaio 1959, su indicazioni del massimo leader della Rivoluzione, fu ideato il Dipartimento di Investigazioni dell'Esercito Ribelle, che era incaricato d'investigare i crimini degli sbirri della tirannia e di tutelare gli interessi del nostro popolo. Il giorno successivo, l'ordine che creava ufficialmente il DIER fu firmato dal comandante René de los Santos Ponce, nominato a capo di questa istituzione, con il comandante Abelardo Colomé Ibarra (Furry), come capo delle Operazioni. In principio, la dirigenza del DIER funzionò in un locale ubicato vicino alla pista dell'aeroporto, nell'antico campo militare di Colombia, oggi Città Scolare Libertà.

 

I primi combattenti che composero questa istituzione provenivano dalle principali organizzazioni rivoluzionarie che parteciparono alla lotta guerrigliera e alla clandestinità: il Movimento 26 Luglio, il  Partito Socialista Popolare e il Direttorio Rivoluzionario 13 marzo. Altri provennero direttamente dalle fila della classe operaia e contadina. In generale, molti dei suoi fondatori avevano un basso livello culturale e disponevano della solo esperienza acquisita durante la guerra di liberazione e la lotta clandestina. La mancanza di competenze tecniche e professionali, fu sostituita dalla totale consacrazione alla causa che difendevano. La lealtà a Fidel e alla Rivoluzione, il rispetto per l'integrità umana e l'etica nel trattamento dei detenuti, e il patriottismo, la solidarietà, la modestia, la semplicità, l'onestà, lo spirito di sacrificio e la natura esemplare dei suoi uomini e donne, uniti ad una ferrea disciplina e una instancabile laboriosità, coronati con un grande ottimismo e una profonda fede nella vittoria, sono stati la chiave del successo in quelle fasi iniziali.
 

Ai primi di marzo del 1959, eseguendo le indicazioni di Fidel, si concretò l'idea di fondere il DIER, il G-2 della Polizia Nazionale Rivoluzionaria (G-2 PNR) istituito in gennaio, e  il Burò d'Investigazione Navale (BIN) - un apparato ereditato dalla tirannia batistiana - per formare una sola istituzione che rispondesse agli interessi del popolo. Il 26 marzo dello stesso anno, i tre servizi di sicurezza esistenti furono uniti ufficialmente in un unico organismo che conservò il nome di DIER. Il designato ad assumere il suo comando fu il Comandante Ramiro Valdes Menendez.

 

Fin dai suoi esordi, Fidel, Raúl e Camilo Cienfuegos dedicarono particolare attenzione al lavoro di questa istituzione. Fidel diresse personalmente molte delle operazioni di intelligence e di controspionaggio, che si realizzarono per scoprire e neutralizzare i piani occulti del governo statunitense e dei suoi servizi di spionaggio e sovversione. Serva come esempio il vittorioso e creatore gioco operativo con cui si sventò, nel mese di agosto del1959, la prima grande congiura controrivoluzionaria in cui agì come agente  dell'imperialismo degli Stati Uniti il dittatore dominicano Rafael Leonidas Trujillo. In questa fase ebbero una partecipazione molto importante anche il comandante Pineiro Manuel Losada e i capitani Joaquín Méndez Cominches, Eliseo Reyes Rodriguez (San Luis), José María Martínez Tamayo (Papi), Orlando Pantoja Tamayo (Olo) e il primo tenente Enio Leyva Fonti, tra gli altri.

 

Il 16 ottobre 1959, con l'articolo 4 della legge n. 600, fu creato il Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie (MINFAR) e il Comandante Raúl Castrofu nominato come ministro. Immediatamente il DIER assunse la denominazione di Dipartimento di Informazione e di Investigazioni della Forze Armate Rivoluzionarie (DIIFAR), che sotto lo stesso comando continuò la lotta e la sconfitta di attività sovversive. Verso la fine di quell'anno venne a svolgere un ruolo importante il compagno Anibal Suarez Velaz e successivamente Luis Felipe Denis Diaz, tra  altri. A metà del 1960, la dirigenza di questa istituzione prese il nome di  Direzione di Intelligence G-2 e le loro strutture nelle province quello di Dipartimento di Informazione G-2 MINFAR. Funzionò così fino alla prima metà dell'anno seguente.

Questa struttura ha contribuito all' annientamento dei piani della Central Intelligence Agency per creare una quinta colonna nel paese, e specialmente nelle zone montagnose della regione centrale, che agisse come un fronte controrivoluzionario interno in appoggio all'invasione mercenaria della Baia dei Porci, che fu sconfitta in meno di 72 ore sulla sabbia di Playa Giron, mediante una fulminante operazione militare con forze congiunte dell'Esercito Ribelle, la Milizia e un battaglione della Polizia Nazionale Rivoluzionaria.

Il 6 giugno 1961, il Consiglio dei Ministri del Governo Rivoluzionario promulgava la legge 940, che costituì ufficialmente il Ministero degli Interni. Il comandante Ramiro Valdés fu nominato a capo di questo organismo. Con la creazione di questa nuova istituzione, le forze e i mezzi della Direzione d'Intelligence G-2 del MINFAR passarono al MININT con la denominazione di Dipartimento della Sicurezza di Stato (DSE). Il capitano Isidoro Malmierca Peoli fu il suo primo capo.

Da allora, il DSE, insieme con altre Direzioni del MININT e della Direzione del Controspionaggio militare  delle FAR, creato il 7 novembre 1962 dal decreto n. 07 del Comandante Raúl Castro Ruz, come componenti dei servizi di sicurezza cubani, hanno continuato a scontrarsi con le varie forme di aggressione.

 

I nostri servizi di sicurezza si sono rafforzati con l'ingresso di successive generazioni di giovani sempre più preparati e rimangono, dopo cinque decenni, nella stessa trincea di combattimento unito al popolo, al compagno Fidel e a Raul, nella difesa delle conquiste della nostra Rivoluzione Socialista. I suoi stretti legami con le Forze Armate Rivoluzionarie e le organizzazioni politiche e di massa - soprattutto i comitati per la Difesa della Rivoluzione - continuerà ad essere la pietra angolare del suo agire, nell'affrontare i progetti sovversivi dei servizi di intelligence nord americani e le organizzazioni terroristiche annidate in Florida.

Nei cinquant'anni trascorsi, un centinaio di combattenti dei servizi di sicurezza cubani hanno dato la loro vita per difendere la nostra sovranità nazionale, in missioni internazionaliste e operando in rischiosi compiti nelle viscere delle organizzazioni controrivoluzionarie, per proteggere il nostro popolo dalle loro azioni terroriste.

A tutti i caduti, a coloro che hanno dato il meglio di sé per affrontare il nemico, e a Gerardo, Ramón, Antonio, Fernando e René, i nostri Cinque Eroi ingiustamente prigionieri nelle carceri degli Stati Uniti per combattere il terrorismo, il nostro popolo dedica oggi il più sincero omaggio  di ammirazione e rispetto.