Celebrato a Cárdenas il X Anniversario

della Battaglia delle Idee

 

8 dicembre 2009 - www.granma.cu (AIN)

Con una marcia di donne per le strade della Città Bandiera, in provincia di Matanzas, esigendo la libertà per i Cinque antiterroristi cubani ingiustamente reclusi nelle prigioni dell’impero, è stato celebrato il X anniversario della Battaglia delle Idee, divenuta una giornata di riaffermazione patriottica.

 

Come dieci anni fa, ragazze e ragazzi si sono impadroniti delle strade centrali di Cárdenas, portando stendardi colorati e mostrando il protagonismo che disimpegnano nella società.

 

I dirigenti della Unione dei Giovani Comunisti – UJC –, della FEEM e le autorità del territorio si sono sommati alla marcia che si è conclusa con una manifestazione culturale vicino a Tele Bandera, un  centro televisivo, istituito nel territorio a proposito dei programmi trasformatori della Rivoluzione  Cubana.

 

Tra i giovani che hanno marciato, come nella prima concentrazione del dicembre del 1999, c’era anche Elián González, che ha compiuto 16 anni ed è stato una vittima della Legge de Ajuste Cubano.

 

Il suo sequestro a Miami diede inizio all’attuale Battaglia delle Idee.

 

Le donne della città, a nome di tutte le donne cubane, hanno a loro volta ripetuto la marcia di dieci anni fa, esigendo la liberazione dei Cinque Eroi  prigionieri politici degli Stati Uniti.

 

Yadira García Vera, membro del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, ha presieduto la concentrazione femminile, assieme ai familiari di  Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e René González.

 

La marcia è partita da Calle Coronel Verdugo y Ruiz, davanti al balcone della  casa di  Raquel Rodríguez, la nonna materna del bambini sequstrato a Miami.

 

Da quando Elián è tornato a Cuba, la marcia è  dedicata al reclamo di giustizia per i Cinque, come mostra di solidarietà e d’appoggio alle madri, alle mogli e alle figlie dei Cinque combattenti antiterroristi.

 

Mirtha Rodríguez, madre di Tony, ha ringraziato per il gesto solidale della marcia convocata dalla Federazione  dalle Donne Cubane ed ha assicurato che, nonostante la lunga durata di questa lotta, un giorno i Cinque parteciperanno personalmente ad una  marcia per difendere qualsiasi  altra giusta causa del mondo.

 

Mirtha ha denunciato che la stampa di Miami continua a fare il gioco della mafia nemica di Cuba, con articoli che manipolano  i fatti, e che per questo è necessaria una forte resistenza e far sì che il popolo nordamericano conosca la verità per tutte le vie possibili.

 

La madre di Tony ha annunciato che Elizabeth Palmeiro e Magaly Llort, la moglie di Ramón e la madre di Fernando, rispettivamente, sono a Miami per assistere all’udienza della nuova sentenza - che si è svolta oggi martedì 8.