Cuba reclama una Maggiore severità

contro i verdetti ingiusti nella boxe

 

10 settembre '09 - Frank Marín Vergara www.granma.cu (PL)

 

Il Presidente del Comitato Olimpico Cubano (COC), José Ramón Fernández, ha oggi reclamato all’Associazione Internazionale di Boxe Amatori (AIBA), una maggiore severità contro i verdetti errati in questo sport.

 

Sappiamo che l’arbitro turco (Huseyin Akbulut) che è intervenuto contro il Cubano Rey Eduardo Recio (75 kilogrammi) nel Mondiale di Italia, è stato espulso dal torneo, però consideriamo questa misura insufficiente, ha dichiarato Fernández a Prensa Latina.

 

D’accordo con il titolare del COC, non è possibile che la decisione di un giudice intralci apertamente la gara di un pugile, e che l’unica sanzione sia l’allontanamento dall’evento, invece dell’espulsione permanente dall’AIBA.

 

Fino a quando gli arbitri che commettono errori e, più che errori, ingiustizie, saranno solamente separati da un evento ma continueranno a partecipare agli altri? Ha chiesto il dirigente. L’uomo ha quindi aggiunto che il COC e la Federazione Cubana di Box non è d’accordo con quest’atteggiamento: “o finiscono queste irregolarità, ingiustizie, e la mafia nel boxe, o questo porterà a gravi conseguenze”. Fernández ha espresso la sua speranza che l’arbitraggio avvenga in assoluta imparzialità nelle ronde finali del Campionato Mondiale, e ha responsabilizzato l’AIBA per le future anomalie nei risultati dei combattimenti.

 

Il mediano Recio è caduto negli ottavi di finali dell’evento – con sede a Milano – di fronte al Tedesco Konstantin Buga, vedendosi pregiudicato nelle votazioni. Il pugile cubano aveva un vantaggio di 9-7 a 40 secondi dalla chiusura del combattimento, però Buga ha ricevuto tre punti che nessuno gli aveva visto sferrare, ottenendo la vittoria.

 

Il direttivo dell’AIBA ha ieri deciso di cacciare dalla competizione Akbulut, che operava in una delle 5 macchine dei punteggi.