Abbondante raccolto di “guayabita”

frutto dell’antica bevanda cubana
 

 

 

6 luglio '09 -  www.granma.cu (PL)

 

La raccolta della guayabita del Pinar, frutto esclusivo dell’occidente cubano, è cominciata con abbondanti raccolti destinati all’elaborazione di un antico liquore.

 

Tra le pinete di questa regione cresce il piccolo arbusto che da vita alla bevanda di 40 gradi alcolici, preferita anticamente dai fattori della zona per mitigare l’umidità dei campi seminati a tabacco.

 

La pianta (psidium salutare), cresce selvatica nelle montagne e nelle parcelle di conservazione create per preservarla davanti la progressiva diminuzione del suo habitat.

 

Contadini ed operai del settore forestale raccolgono la guayabita per inviarla ad una delle industrie liquoriere più piccole del mondo.

 

Il preparato, ottenuto dopo un processo di macerazione, ha una grande approvazione nel mercato nazionale ed estero, ha assicurato all’agenzia Prensa Latina Angel Suarez, Amministratore dell’azienda.

 

Ha commentato che l’antica fabbrica situata in questa città (140 chilometri all’ovest dell’Avana) produce annualmente circa 60mila casse di Guayabita del Pinar, commercializzate a Cuba ed in paesi come Spagna, Giappone e Panama.

 

Nonostante gli effetti della crisi economica mondiale, la produzione del liquore si mantiene ai suoi livelli tradizionali e con la qualità che distingue le sue varietà dry e dolce, che hanno meritato riconoscimenti nazionali ed internazionali.

 

Nei secoli scorsi gli abitanti di Vueltabajao (come è conosciuta questa zona) scoprirono le qualità del piccolo arbusto.

 

Si racconta che, con il trascorrere degli anni, l’offerta della bevanda a personalità illustri ed il fatto di utilizzarla per brindare in occasioni speciali fosse diventato un vero e proprio rito.

 

La fama della guayabita, che si distillava rusticamente in diversi luoghi di Pinar del Rio, favorì, alla fine del XIX secolo, l’edificazione dell’industria tuttora funzionante.