Forte diffusione dell’

influenza AH1N1

Notevoli misure di Controllo Sanitario Internazionale

 

25 maggio  '09 - www.granma.cu

 


Il ragazzino canadese di 14 anni che dopo il suo arrivo a Cuba con i genitori, tutti provenenti da Toronto e confermato come il 4º caso di influenza AH1N1 registrato nell’Isola, ha avuto un’evoluzione clinica molto favorevole ed è stato dimesso dall’ospedale.

 

Forte diffusione dell’influenza AH1N1Le fonti del Ministero di Salute Pubblica - MINSAP – hanno informato ieri che i genitori e le altre persone che hanno avuto relazioni con il ragazzino sono state sottoposte alle misure di vigilanza epidemiologica stabilite, includendo la somministrazione profilattica di antivirali e che tutti hanno presentato una diagnosi negativa della malattia.

 

Come le autorità sanitarie hanno fatto opportunamente conoscere, sono stati dimessi i tre studenti messicani che studiano in Cuba e che hanno avuto una soddisfacente evoluzione della malattia: l’influenza AH1N1.

 

Dato il continuo incremento del numero dei casi provocati dal nuovo virus esteso in 44 paesi con 11741 malati confermati e 92 morti, e il potenziale pericolo che rappresenta per il nostro paese, le direzioni del Sistema Nazionale, Provinciale e Municipale della Difesa Civile si mantengono in fase dall’erta.

 

Nella situazione attuale un importante “scudo protettore” lo costituisce il controllo sanitario internazionale noto con la sigla CSI, che sta rafforzando la vigilanza epidemiologica alle nostre frontiere – cioè gli aeroporti, i porti e le marine – con azioni destinate al contenimento o alla detenzione opportuna della malattia.

 

In un lavoro congiunto con l'Istituto di Aeronautica Civile, la Dogana, il Ministero del Turismo e quello dei Trasporti, tra i tanti organismi e istituzioni, sono state stabilite linee fondamentali di vigilanza clinico epidemiologica per il controllo dei viaggiatori.

 

All’arrivo di ogni aereo o nave, la prima autorità che entra nell’apparecchio o sull’imbarcazione è uno specialista in medicina, per indagare con conversazioni personali con i responsabili dell’equipaggio, lo stato di salute dei viaggiatori; scendendo si realizza un controllo con moderni apparecchi acquistati da Cuba per i punti d’entrata, per rilevare la temperatura del corpo di coloro che arrivano, cioè stabilire se sono febbricitanti.

 

Inoltre le autorità sanitarie riempiono la Dichiarazione di Salute del viaggiatore, con capacità legale, che dichiara se la persona presenta o meno sintomi della malattia e se proviene da un paese dov’è stata notificata l’esistenza del virus AH1N1.

 

Il dottor Ángel Manuel Álvarez Valdés, capo del programma di controllo sanitario internazionale del MINSAP, ha segnalato che il CSI estende le sue funzioni al di là delle frontiere ed in coordinamento con il sistema di pronto soccorso nei consultori del medico e della famiglia, e realizza un seguimento epidemiologico per 15 giorni a tutti i viaggiatori, cubani e di altre nazioni che giungono, per scoprire a tempo i sintomi dell’influenza.

 

Nonostante tutto questo è stato fatto un richiamo alla auto- responsabilità cittadina per far si che di fronte a qualsiasi sintomo la persona cerchi con rapidità assistenza medica nel consultorio o nel policlinico più vicino al luogo di residenza, dove si offre un’assistenza specializzata a cubani o stranieri provenienti da qualsiasi nazione.

 

Il dottor Álvarez Valdés, specialista di secondo grado in epidemiologia, precisa che i sintomi dell’influenza AH 1N1 sono molto variabili, ed anche se si sa che in Messico circa l’8% delle persone colpite dalla malattia non ha presentato febbre, questa continua ad essere uno dei sintomi principali, a cui si sommano la tosse secca o produttiva, la congestione nasale (secrezione), malessere generale, mal di testa e in alcuni casi anche vomito e diarrea.

 

“Tutte le nostre azioni vogliono evitare che il nuovo virus possa colpire un numero elevato di persone nel nostro paese e per questo parliamo di ricerca opportuna, per poter adottare le misure di controllo e trattamento del malato e dei suoi contatti, come abbiamo fatto nei quattro casi notificati in Cuba”, ha detto il medico.

 

“Il CSI offre anche protezione ai nostri collaboratori all’estero, e mantiene uno scambio sistematico con i capi missione per il coordinamento delle misure di prevenzione e controllo delle brigate”.

 

“Non è inutile sottolineare, ha aggiunto lo specialista, che la grave situazione epidemiologica internazionale ci obbliga a mantenerci in un’allerta costante senza abbassare la guardia e questo necessita che la popolazione segua con precisione e con disciplina le indicazioni dello Stato Maggiore della Difesa Civile per la sua competenza ed esperienza nell’affrontare le epidemie ed i disastri naturali. Inoltre è di vitale importanza mantenere la vigilanza clinico epidemiologica delle persone che hanno viaggiato all’estero negli ultimi 10 giorni e con i loro contatti che presentino sintomi respiratori”.

 

Di fronte all’espansione nel mondo dell’epidemia è essenziale la pratica sistematica di queste azioni di prevenzione: coprirsi la bocca ed il naso tossendo o starnutando; lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo aver tossito o starnutato; evitare il contatto con le persone malate; cercare di non toccarsi gli occhi il naso e la bocca ed accentuare le misure di igiene preventiva e collettiva.

 

 

Positiva evoluzione del solo

caso d’influenza A in Cuba

 

14 maggio  '09 - M.Z.Mrejon www.granma.cu (AIN)

 

L’unico caso confermato in Cuba d’influenza A H1N1, uno studente messicano di medicina, sta rispondendo molto  favorevolmente, ha confermato Manuel Santín, direttore nazionale di Epidemiologia, durante la trasmissione televisiva e radiofonica Tavola Rotonda Informativa quotidiana.

 

Il medico ha indicato che altri 14 messicani che presentavano sintomi influenzali, sono stati sottoposti ad un trattamento profilattico con antivirali ed in tutti i casi i risultati sono molto soddisfacenti e non si  sono incontrati altri casi della malattia.

 

Santín ha ricordato che l’Organizzazione  Mondiale della Salute (OMS) ha informato dell’ esistenza di 5728 casi d’influenza A H1N1 in 33 paesi, con il più alto numero negli Stati Uniti.

 

Luis Estruch Rancaño, vice ministro di Salute Pubblica, ha segnalato che Cuba lavora con molto impegno da un punto di vista scientifico e logistico di fronte ad un’eventuale minaccia di pandemia  ed ha precisato che non si devono trascurare le misure igieniche personali e collettive come forme efficaci di prevenzione, anche se la popolazione cubana può stare tranquilla, perchè conta sui mezzi e medicinali necessari per bambini e per adulti, oltre a contare su  personale medico molto preparato.

 

Tra le misure adottate per la vigilanza epidemiologica negli aeroporti, nei porti e nelle marine, si aggiunge l’uso di sensori di temperatura, per individuare l’esistenza di febbre tra i viaggiatori.

 

I partecipanti alla trasmissione hanno sottolineato la capacità dell’Isola nell’affrontare il pericolo della malattia, che si sta espandendo rapidamente nel pianeta, con gravi danni umani ed economici, soprattutto nei settori del turismo, con perdite di migliaia di posti di lavoro.

 

 

Cuba intensifica le misure per evitare

il virus dell’influenza porcina   

 

28 aprile '09 - www.granma.cu (PL)

 

Il Ministero di Salute Pubblica di Cuba ha annunciato un gruppo di misure preventive per evitare i danni del nuovo virus A, H1N1 d’influenza porcina, che ha provocato vari morti in Messico e negli Stati Uniti.

 

Di fronte ad una malattia di trasmissione da umano ad umano, di ampie possibilità di disseminazione in tutto il mondo, le azioni sono state  rafforzate negli aeroporti e nei porti, indica una nota informativa diffusa lunedì 27 dalla stampa nazionale cubana.

 

Le autorità sanitarie di Cuba, con la Difesa Civile Nazionale ed altri organismi, realizzeranno tutti gli sforzi necessari in ogni momento, seguendo lo sviluppo della situazione negli altri paesi. 

 

Comunque la popolazione deve intensificare la igiene personale e collettiva con  il lavaggio frequente delle mani e  coprirsi la bacca e il naso se ha la tosse e se sternuta; inoltre s’incrementerà l’attenzione medica se sarà necessario.

 

La popolazione cubana, con il rigore e la disciplina che la caratterizzano, seguirà tutte le misure sanitarie stabilite con la certezza che il ministero di salute pubblica e le sue istituzioni contano su tutte le risorse materiali e umane necessarie in tutta l’Isola e con un sistema d’assistenza accessibile a a tutta la popolazione. 

 

Le istituzioni cubane da anni lavorano anche ad un programma di prevenzione di epidemie  eventuali d’influenza aviaria, riducendo al minimo i rischi e le possibilità di presenza della malattia epidemica. 

 

Il virus A, H1N1 dell’influenza porcina, è presente in Messico, negli Stati Uniti  ed in vari paesi dell’Europa.

 

 

Non c’è un solo caso

d’influenza porcina in Cuba

 

28 aprile '09 - J.A. de la Osa www.granma.cu

 

“In Cuba no si è incontrato  un solo caso d’influenza  porcina, e non esistono pazienti sospetti della malattia tra i ricoverati negli ospedali dell’Isola”, ha assicurato alla stampa il dottor Luis Estruch Rancaño, vice ministro dell’area d’Igiene, Epidemiologia e Microbiologia del Ministero di Salute Pubblica (MINSAP).

 

Senza dubbio, come risposta alla situazione che esiste in Messico, negli Stati Uniti, in Canada ed anche in altri paesi, dove si moltiplicano i casi d’influenza porcina tra gli esseri umani, Cuba, com’è stato annunciato in una nota ufficiale, attua con tutte le capacità di vigilanza clinica, epidemiologica e d’attenzione alla popolazione del suo Sistema Nazionale di Salute.

 

L’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ha informato che la variante del Sotto-tipo H1N1 dell’influenza A non era mai apparso nè negli esseri umani, nè negli animali, per cui è difficile per gli esperti prevedere una possibile epidemia provocata da questo virus.

 

I sintomi si manifestano con febbre alta, che appare rapidamente, mal di testa, intensa secrezione nasale, irritazione degli occhi, ed in alcuni anche il vomito.

 

Come in tutte le infezioni respiratorie, il contagio avviene da persona a persona, parlando, baciandosi, tossendo,  starnutando, per il contatto diretto delle microgocce infette o attraverso oggetti  contaminati con queste secrezioni.

 

Molte persone riunite favoriscono la diffusione dell’infezione. Non è stato dimostrato scientificamente che la malattia si trasmette attraverso gli alimenti  ed in accordo coni rapporti attuali, la malattia ha una o due settimane d’incubazione.

 

Esistono episodi precedenti d’influenza porcina A (H1N1) negli umani – negli Stati Uniti - nel 1976, 1986 e 1988, ma  sempre associati a persone che avevano contatti diretti con i maiali.

 

Il nuovo virus incontrato in Messico e negli Stati Uniti  (una variante del ceppo H1N1) potrebbe aver sviluppato un forma efficiente di trasmissione che gli permette di passare rapidamente da una persona a un’altra.