Kool and The Gang a L’Avana

 

10 dicembre '09 - www.granma.cu

 

Le braccia formano un circolo e il corpo s’inclina aFoto: Otmaro Rodríguezvanti e poi indietro. Si ripete e non ci stanca, ci si diverte a farlo, soprattutto con il classico tema Celebration: Celebrate good times, come on! (Let’s celebrate)/ Celebrate good times, come on! (Let’s celebrate)...

 

Nella  Tribuna Antimperialista José Martí, domenica pomeriggio c’erano molti ricordando questi passi. C’è quello nel quale le dita formano una sorta di V guardando prima a destra e poi a sinistra, per poi lasciar serpeggiare il braccio verso il basso...

 

Kool and The Gang è a Cuba. La banda nordamericana —nata  in New Jersey nella prima metà degli anni ’60, ha voluto provocare una febbre collettiva e che la grande pista  del Vedado fosse uno scenario dove ha raccontato la sua storia di grandi artisti.   

 

“Siamo molto felici d’essere qui e ci affascina appropriarci  della cultura cubana”, hanno detto. “Visiteremo una scuola di musica il giorno dopo il concerto”, hanno anche sostenuto appena arrivati nella capitale.

 

Molti – soprattutto giovanissimi - erano curiosi di conoscere il mitico team nordamericano  che ha vinto vari premi Grammy, con più di 70 milioni di copie vendute.  

 

Nella conferenza stampa tenuta nel Palazzo delle Belle Arti  hanno detto anche che hanno in programma un concerto a Miami per il 5 gennaio e la prima domanda spontanea è stata: “Ma vi permetteranno di cantare?” 

 

Un’artista, Cucú Diamante, che ha partecipato pochi mesi fa al grande concerto per la Pace di Juanes, in Plaza de la Revolucion, ha visto annullare il suo contratto a Miami  perchè aveva “osato” cantare in Cuba...

 

La Gang ha risposto in coro: “Noi abbiamo un contratto, se non lo rispetteranno  poi vedremo!”, senza preoccuparsi più di tanto, ma invitando tutti i presenti a ballare in un fresco pomeriggio invernale a L’Avana.

 

Robert Bell, Bobby, o meglio Kool, ha affermato convinto che: "Dopo di noi molti altri artisti nordamericani vorranno venire qui a Cuba”.

 

La banda di Kool ha risposto alla calda accoglienza del pubblico con la consegna di uno dei suoi tanti dischi d’oro, ricevuto dal viceministro di Cultura, Abel Acosta, che arricchirà il patrimonio del Museo Nazionale della Musica.

 

Il trombettista cubano Alexander Abreu ha suonato con la banda Open Sesamo, provocando enormi applausi da parte delle migliaia di persone di ogni età presenti nella tribuna antimperialista.