Apprezziamo molto la collaborazione cubana
 

Ha detto Carlos Fuller, vicedirettore del Centro Climatico della Comunità Caraibica
 

 

 

10 luglio 2009 - O.Pelaez www.granma.cu (AIN)

 

 

“Per noi è profondamente importante la magnifica collaborazione degli specialisti dell’Istituto di Meteorologia di Cuba con la nostra entità, volta ad affrontare le minacce del cambio climatico nella regione”, ha espresso il vicedirettore del Centro di Cambio Climatico della Comunità Caraibica (con sede in Belgio), durante l’inaugurazione del primo congresso relativo a tale tematica, che si tiene all’Avana, in quanto parte della VII Convenzione Internazionale del Medio Ambiente e Sviluppo.

 

In dichiarazioni esclusive al Granma, l’esperto ha elogiato lo sviluppo raggiunto dagli scienziati dell’Isola più grande delle Antille, rispetto al disegno ed uso di modelli per la previsione climatica, tema sul quale si è basata la nascita della cooperazione tra i due istituti nel 2006.   

 

“Oggi - ha enfatizzato - gli intercambi crescono e si ampliano, ed ormai, alle competenze dei professionisti rispetto a quanto appena menzionato, aggiungiamo anche gli studi riferiti alla vulnerabilità delle coste, pesca ed agricoltura. Inoltre, nel 2008 è stato pubblicato un manuale metodologico per la valutazione del cambio climatico nell’agricoltura dei Carabi, per la cui elaborazione è risultato notevole l’apporto dei Cubani” ha aggiunto.

 

Fuller ha menzionato in maniera particolare la cooperazione multinazionale raggiunta a partire dall’impiego ed assimilazione del modello regionale PRECIS, creato da esperti inglesi per stimare il comportamento futuro del clima nei Carabi.

 

“La brutta notizia è che, secondo i più recenti dati, dobbiamo aspettarci un aumento nella frequenza e nell’intensità dei cicloni tropicali e dei periodi di siccità, oltre che di fenomeni piovosi di estrema intensità”, ha precisato il vicedirettore.

 

Prospettive tanto tetre, ci obbligano a prepararci sempre meglio, e a cercare di conoscere, attraverso le possibilità che ci offre la scienza, l’impatto reale del riscaldamento globale nelle differenti sfere della vita.

 

Creato nel 2005 per iniziativa dei Capi di Stato del CARICOM, ed integrato da 14 Paesi, il Centro di Cambio Climatico della Comunità Caraibica ha il proposito di coordinare e diffondere le azioni intraprese per mitigare le conseguenze di tale processo sulle nazioni dell’area.